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Rosaria Bronzetti ci porta dietro le quinte del Teatro dell’Opera di Roma per "Il Barbiere di Siviglia", di Gioachino Rossini.

Il nuovo allestimento del capolavoro rossiniano è firmato per la direzione d’orchestra da Bruno Campanella e per la regia da Ruggero Cappuccio.
La poetica rivoluzionaria del sogno di una nuova società, alle radici della commedia del francese Beaumarchais, nell’opera buffa rossiniana coinvolge i protagonisti in un intreccio musicale e drammaturgico perfetto, dal gioco degli equivoci abilmente costruito dall’irriverente barbiere-factotum fino allo scioglimento finale. Il giovane conte di Almaviva – con la voce e il volto del tenore argentino Juan Francisco Gatell – e la sua innamorata Rosina, il soprano Annalisa Stroppa, riusciranno a coronare il loro sogno d’amore grazie alle astuzie di Figaro interpretato da Alessandro Luongo. Accanto a loro, Nicola Ulivieri è Basilio e Paolo Bordogna Bartolo.

Racconta Cappuccio alle telecamere di “Prima della Prima”: “Nel ‘Barbiere’ Rossini recupera una materia estremamente usurata (si tratta di una storia da Commedia dell'Arte) e la rilancia con un vitalismo del tutto nuovo. Ci troviamo di fronte ad una innamorata che vuole accettare il corteggiamento del Conte di Almaviva; al suo desiderio però si frappone un ostacolo. Nella Commedia dell'Arte era il padre, mentre in questo caso è un tutore -ma la funzione è la stessa- aiutato da una figura di servo, Figaro. Di quest’ultimo potremmo dire che è un arlecchino di cento padroni perché non solo taglia capelli, prepara strane pozioni, è un mediatore matrimoniale...  ma fondamentalmente è lo specchio deformato della borghesia. Se lo vedessimo salire le scale al braccio della Locandiera di Goldoni tutto ciò tornerebbe in perfetta rima sociale con quello che rappresenta.”

La regia televisiva di questa puntata è di Roberto Giannarelli.

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