Il giorno dell'orgoglio

Basso vede sua l'edizione del Giro 2010. Simoni saluta la carriera con orgoglio. Tappa vinta da Tschopp. Evans dimostra che c'è
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Giro d'Italia
29-05-2010

Il giorno dell'orgoglio

Basso vede sua l'edizione del Giro 2010. Simoni saluta la carriera con orgoglio. Tappa vinta da Tschopp. Evans dimostra che c'è

L’ultima frazione in linea finisce con la vittoria di Tschopp inseguito fino all’ultimo metro da un ritrovato Vinokourov che ha voluto lasciare il segno su questa edizione. Basso rimane maglia rosa e guarda con fiducia e ottimismo alla passarella dell’Arena di Verona. Ma è il giorno di Evans che girando in riserva per tutta la corsa trova lo scatto che lo piazza al secondo posto. Terzo Basso che ha aiutato un Nibali in difficoltà.

Il capitano della Liquigas si presenta a Verona con un +1’05” ed è andato a togliere il terzo posto a Scarponi lasciando a Nibali la terza posizione a un solo secondo di distacco dal corridore di Filottrano.

Sul passo del Tonale gli ultimi fuochi di questa spettacolare edizione mettono in mostra anche la rabbiosa reazione di Evans a 3 km dal traguardo che lascia dietro Nibali e Scarponi a dimostrazione che quest’anno ogni metro è stato decisivo se non fatale.

Dietro Evans si getta Scarponi, gli ultimi sussulti prima del crono veronese. Basso è costretto a risalire per aiutare Nibali a difendere il terzo gradino in classifica. Sfida nella sfida mentre il traguardo si avvicina.

Alla faccia delle salite le cose belle si vedono solo negli ultimi chilometri lungo la salita che porta al valico del Tonale dove contano i secondi per consolidare le posizioni

Il Gavia non fa la differenza. Non da emozioni e se vogliamo non aggiunge e non leva nulla a questo giro. Si può dire che il giro si è chiuso sul Mortirolo, domani la cronometro e se non fosse per l’indeterminatezza del futuro possiamo dire che Basso è il vincitore del giro 2010.

Il brutto tempo aveva addirittura consigliato agli organizzatori di ipotizzare tre percorsi alternativi. Non ce n’è stato bisogno.

E’ il giorno di Simoni, lo scatto d’orgoglio di Gibo che corona bene la sua ultima tappa in linea della carriera. Dal blog e da Facebook i complimenti per lui dove dieci anni fa Bormio vinse la tappa. Vorrebbe agguantare la cima Coppi del giro ma Tschopp gli toglie l’ultima soddisfazione.

Lo scatto bruciante di Tschopp è quasi pari al calo di Gibo che si fa raggiungere dal gruppo (Vinokourov, Sastre, Pinotti e Lloyd). Scollinato il passo Gavia va in scena lo svizzero della Bbox che protagonista di una strepitosa discesa che lo allontana dagli altri inseguitori.

La partita è con Vinokourov che si risveglia dopo qualche tappa, non poche, in cui ha mostrato stanchezza, non con Sastre che spinge bene fino al Gavia ma poi perde terreno.

Con Vinokourov pedalano bene Karpets, riavutosi grazie alla discesa del Gavia, e Righi. Nell’ultimo tratto di salita dolce verso il Tonale rosicchiano secondi a Tschopp. Il kazako dell’Astana dice che è il suo giorno e non molla, a ruota sempre Righi.

Da notare l’assenza di Arroyo che non ci ha mai provato. Probabilmente allo spagnolo va bene così.
Senza Arroyo che lancia la sfida la Liquigas ha sempre controllato la corsa lasciando andare le fughe iniziali sempre puntualmente riprese dal gruppo e arrivando alla fine con la sicurezza di aver consegnato al suo capitano il giro del 2010.

di Pietro Plastina
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