Gimondi: “Nibali mi somiglia”

E’ ancora presto per esprimere verdetti ma un’italiano in rosa rimane una soddisfazione
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Giro d'Italia
13-05-2010

Gimondi: “Nibali mi somiglia”

E’ ancora presto per esprimere verdetti ma un’italiano in rosa rimane una soddisfazione

    Nibali come Gimondi: il messinese ricorda sempre di piu’ l’ex campione del passato. Non lo dicono soltanto gli addetti ai lavori, ma anche l’indimenticato campione bergamasco, uno dei cinque corridori ad aver vinto tutte e tre le grandi corse a tappe: Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta di Spagna. Assieme a Eddy Merckx e a Fausto Coppi, Gimondi e’ uno dei tre ciclisti ad aver colto tutti e sette i traguardi piu’ prestigiosi ed importanti del panorama ciclistico internazionale: oltre alle tre corse a tappe, Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia e campionato del mondo per le classiche di un giorno.

    “Si’ e’ vero, Nibali un po’ mi somiglia - dice Gimondi, che come il siciliano venne chiamato, al Tour del ‘65, all’ultimo momento e alla fine vinse a sorpresa la Grande Boucle - ma mi rivedo un po’ anche in Basso. Come me tutti soffrono i cambi di ritmo”. Per Gimondi rivedere un italiano in maglia rosa, soprattutto in Italia sulle strade di Coppi e Girardengo, e’ una soddisfazione doppia. “Avere conquistato la maglia rosa e’ una cosa importante - continua - ma e’ ancora presto. Sensazioni? Dopo il Terminillo le avro’ piu’ chiare. Bisognera’ vedere come Vinokourov andra’ in salita, Evans invece e’ meno scalatore”.

    Una cosa tuttavia si sente di dirla: e cioe’ che il campione del mondo ha sbagliato tutto. Dato come favorito alla vigilia l’australiano e’ ora costretto a inseguire. “Se non ha la squadra la colpa e’ soltanto la sua. Un campione del mondo prima di trattare l’ingaggio deve trattare la squadra. Per me e’ una cosa inconcepibile che uno gia’ al secondo giorno rimanga da solo nel gruppo dei migliori. Non lo accetto”. Ma anche l’Astana ieri e’ andata in crisi e Vinokourov si e’ giocato la maglia rosa. “Si’ ma Vinokourov e’ un osso duro”.

    Nessun dubbio invece per Gimondi sulla squadra migliore: “Finora quella che sta correndo meglio e’ senz’altro la Liquigas”. Intanto, manifestazione di protesta questa mattina alla partenza da Novara dei lavoratori della Bialetti di Omegna, azienda che da sempre produce la famosa caffettiera ‘Moka Espress’, uno dei simboli del made in Italy. I rappresentanti sindacali hanno protestato per sensibilizzare l’opinione pubblica sui possibili tagli al personale che, a partire dal 20 giugno, riguarderebbero 300 dipendenti e contro la decisione dei vertici aziendali di delocalizzare la produzione in Cina.

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