I vincitori del #PrixItalia2016: Musica dalla Siberia


Foto di Guri Skeie

Tuva è una piccola, sperduta repubblica russa della Siberia meridionale. È famosa per la sua musica folk, fondata sul canto gutturale, che si è mantenuta viva attraverso i secoli.

Il canto della natura che so cantare. Sulle strade selvagge di Tuva, in Siberia”, vincitore del Prix Italia di quest’anno nella categoria Radio Musica, esplora questa eredità culturale e guida l’ascoltatore attraverso le steppe di Tuva. Secondo la giuria, lo storytelling e la struttura narrativa rendono questo programma “una piacevole introduzione a una tradizione musicale unica”.

Abbiamo parlato con Guri Skeie dell’emittente norvegese NRK.

Da dove è nata l’idea per questo lavoro?

Ho ascoltato dei cantanti di Tuva per la prima volta alcuni anni fa durante un festival in Norvegia, e ho pensato subito che fosse un tipo di musica folk molto interessante. È stato allora che ho deciso che prima o poi sarei andata a Tuva, per scoprire la cultura da cui nasceva quella musica.

Questo tipo di canto è sempre stato utilizzato dagli abitanti di Tuva come uno strumento per comunicare con il mondo spirituale, la natura e gli antenati.

Che tipo di lavoro ha richiesto questo tipo di programma?

Abbiamo registrato “Il suono della natura” in otto giorni. Prima di lasciare la Norvegia, avevo condotto una ricerca estesa per essere sicura che avremmo incontrato le persone giuste durante il nostro viaggio a Tuva. Tuttavia, non importa quanto ci si possa preparare per un viaggio in zone così sperdute, occorre sempre aspettarsi degli imprevisti.

Avevo fissato un appuntamento con una professoressa di canto gutturale a Khømei e lei aveva anche organizzato degli incontri con alcuni cantanti di canto gutturale e una gita nella steppa perché potessimo vedere dove vivevano i nomadi. Abbiamo registrato delle interviste e dei canti anche lì nelle steppe.

Durante il viaggio ho registrato utilizzando un Nagra (strumento di registrazione audio professionale, ndr) e una volta tornata in Norvegia, ho montato il materiale con un tecnico audio per due settimane.

Quali sono state le maggiori difficoltà e quali i momenti più soddisfacenti?

Per quanto riguarda le difficoltà, registrare sul campo è stata la parte più difficile. È molto complicato controllare il suono quando si viaggia a bordo di un vecchio veicolo militare. In aggiunta, incontrare le persone e non parlare la loro lingua è decisamente un ostacolo; ho sempre dovuto fare affidamento su un interprete.

Invece, per quanto riguarda gli aspetti positivi è stato bello vedere che gli abitanti di Tuva hanno lavorato così tanto per preservare la propria cultura e le proprie tradizioni. Sono fortemente consapevoli della loro importanza, ma allo stesso tempo sono contenti di condividerle con gli altri.

Infine, un commento su questa vittoria al Prix Italia nella categoria Radio Musica.

È bello ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro. In aggiunta, sono rimasta stupita dal fatto che un argomento così peculiare come il canto gutturale siberiano abbia convinto la giuria. Sono molto felice per questo.

In futuro, dopo essere stata a Lampedusa, sto pensando di realizzare qualcosa sull’isola e sul tema della migrazione. È stata un’ottima idea tenere il Prix sull’isola.