Gioco, spettacolo, meraviglie, visioni, sonorità, letture, immaginazione
“Vie della Seta” - Biennale Internazionale di Cultura 2011-2012
Civiltà e cultura tra storia e mito
Per il primi giorni delle feste natalizie, vi consigliamo una particolare serie di eventi - nella Città Eterna - a tema orientale.
Con un programma di mostre di grande livello - che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità - e con un ricco calendario di conferenze ed eventi prosegue la Biennale Internazionale di Cultura dedicata a quei Paesi del Medio ed Estremo Oriente che, fino al XIII secolo, in sostanza fino ai viaggi di Marco Polo, hanno costituito un mistero per l’Europa.
La Biennale Internazionale di Cultura “Vie della Seta” - che già dal nome si rifà all’importante ruolo che le rotte carovaniere hanno avuto, a partire dal III secolo a. C., come canale di trasmissione dell’antica civiltà orientale e come ponte degli scambi economici e culturali tra Oriente e Occidente - fino a febbraio 2012 coinvolgerà diversi luoghi della città: alcuni dei musei più prestigiosi (Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano, Museo di Roma in Palazzo Braschi, Museo di Roma in Trastevere e Macro Future) e il complesso delle Terme di Diocleziano, che per l’occasione riaprirà al pubblico due padiglioni.
Ecco il calendario e i luoghi delle mostre ora in corso. Per tutte le informazioni e le mostre successive, visitate il sito ufficilae http://www.viedellaseta.roma.it/
Fino al 15 gennaio 2012
La Grande astrazione celeste
MACRO Testaccio
Collettiva di 15 artisti cinesi, con 32 opere, a cura di Achille Bonito Oliva. Gli artisti appartengono a generazioni diverse e grazie a loro è possibile rintracciare un’astrazione in continua trasformazione dal 1973 fino ai giorni nostri, dove la pittura acquista una misura minimale e trova una assonanza con la ricerca artistica occidentale per la quale l'arte, come diceva Leonardo Da Vinci, è “cosa mentale”.
Beyond The East: Oltre l’Oriente
MACRO Testaccio
In mostra i 15 grandi maestri indonesiani che rappresentano una nuova generazione di artisti alla ricerca di un cortocircuito culturale ed umano, che intuiscono la necessità di costruire una nuova coscienza “glocale”. Oggi America, Europa e Asia sono uniformate dalle tecnologie informatiche e condizionate dalle leggi del mercato internazionale ma condividono all’unanimità la necessità di preservare l’unicità e la diversità del loro patrimonio culturale. Le opere dei 15 artisti indonesiani rielaborano e al contempo analizzano e dissezionano le dinamiche legate al consumismo di massa e all’idolatria feticista del brand.
Fino al 29 gennaio 2012
Dvin: una Capitale tra Europa ed Asia
Museo di Roma Palazzo Braschi
Dvin, grande capitale nell'antica Armenia, fu un’importante città sulla strada che collega l'Oriente e l'Occidente. La mostra ripercorre la storia della Città, evidenziando le profonde stratificazioni culturali, attraverso l’esposizione di oltre quaranta reperti artistici.
Fino al 5 febbraio 2012
Il Vello d’Oro: antichi tesori della Georgia
Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano
La cultura dell’antica Colchide – oggi repubblica georgiana – viene raccontata attraverso l’eccellenza della lavorazione dei metalli, suggerendo spunti per ricondurre il mito del vello d’oro non solo alla leggenda, ma ad un preciso riferimento con la fiorente civiltà documentata grazie alle recenti scoperte nei principali siti archeologici georgiani.
Fino al 26 febbraio 2012:
a Oriente: città, uomini e dei sulle Vie della Seta
Terme di Diocleziano
Un viaggio visivo, sonoro ed emotivo che mira a rappresentare la ricchezza dei luoghi, delle genti e delle credenze religiose lungo le Vie della Seta, grazie all’allestimento multimediale di Studio Azzurro e a una selezionata raccolta di 100 importanti manufatti di varia tipologia che raccontano le civiltà del buddhismo, del cristianesimo e dell’Islam tra il II secolo a.C. e il XIV secolo.
Luci cinesi 1981/2011. Reportage di Enrico Rondoni
Sala Mostre del Museo delle Terme di Diocleziano
Un reportage in oltre 100 fotografie a colori e bianco e nero per raccontare il grande balzo in avanti compiuto dalla Repubblica Popolare Cinese in questi ultimi 30 anni. Dal primo viaggio nel 1981 all’ultimo in Tibet nel 2011, l’autore ha documentato i complessi cambiamenti del paese, colti nella vita quotidiana.