17/03/2025
16/12/2010

Confindustria
"crescita bassa"

L'analisi del centro studi di Confindustria è impietosa. “L’Italia delude e rimane indietro” dicono gli esperti di viale dell’Astronomia che hanno limato al ribasso le stime del Pil

Se da una parte c’è un governo pronto a scommettere sulla tenuta e la ripartenza dell’economia del nostro Paese, dall’altra l’analisi del centro studi di Confindustria è impietosa. “L’Italia delude e rimane indietro” dicono gli esperti di viale dell’Astronomia che hanno limato al ribasso le stime del Pil, il prodotto interno lordo. Nel 2010 la crescita prevista era del 1,2% ma secondo Confindustria si fermerà al 1%. E non andrà meglio nel 2011con una stima di 1,1% contro 1,3% previsto dal governo. “La malattia della lenta crescita – dicono da Confindustria – non è mai stata vinta e il confronto con la Germania è impietoso. Il miracolo tedesco ha poco del miracoloso e molto del faticoso. Non è un fuoco di paglia, ne accidentale ne episodico, ma frutto dei mutamenti strutturali”.
E i problemi non si fermano qui. Con la crisi in due anni si sono persi 540mila posti di lavoro. Secondo le stime del centro studi “il numero delle persone occupate continuerà a diminuire nel 2011 e inizierà a scendere molto gradualmente nel 2012”. I dati sono preoccupanti e nel quarto trimestre del 2011 la disoccupazione toccherà il 9%.