Prestazioni
inesistenti
Prestazioni irregolari o inesistenti. La Corte dei Conti fa sequestrare sei cliniche del gruppo Angelucci
Sei cliniche “San Raffaele” del gruppo Tosinvest Sanità del gruppo Angelucci sono state poste sotto “sequestro conservativo ante causam” dalla Corte dei Conti.
Secondo il Vice Procuratore Generale Minerva, nelle strutture si eseguivano prestazioni irregolari o inesistenti in regime di convenzione con la Asl. Il danno per la Regione Lazio è stimato in 134 milioni di Euro. A svelarlo il quotidiano ecologista “Terra”.
Danni che dovranno però essere accertati anche nel procedimento penale aperto dalla Procura di Velletri contro l'operato dei dirigenti della clinica San Raffaele di quella città, di ispettori e funzionari compiacenti che, secondo i magistrati avrebbero eseguito ricoveri finti per finte riabilitazioni.
Nessuno controllava né denunciava quanto accadeva anche quando nella clinica ci sono stati casi di Tbc. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, bastava spendere il nome degli Angelucci per superare ostacoli burocratici e accaparrarsi la benevola compiacenza degli ispettori. Questo scrisse più di un anno fa il gip Roberto Nespeca nelle 836 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare che ha messo sotto accusa l'impero sanitario, immobiliare, editoriale e finanziario di Antonio e Giampaolo Angelucci.
La Commissione di inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando, ha disposto accertamenti in merito al sequestro.
“La Commissione che presiedo - ha detto Orlando - ha aperto un’indagine per approfondire quanto sarebbe accaduto, secondo i magistrati, presso le cliniche della famiglia Angelucci, ovvero finti ricoveri grazie a personale compiacente al fine di aumentare il guadagno del privato e la conseguente spesa pubblica per le casse dello Stato, mai come ora bisognose di risparmio: se questo fosse vero, sarebbe gravissimo. È proprio da comportamenti come questi, qualora risultassero confermati, che si origina il malaffare che spesso sta dietro il sistema sanitario e provoca il dissesto finanziario che ora, probabilmente saranno i cittadini stessi a dover pagare di tasca propria”.