"Hysteria" - l'eccittante invenzione del vibratore...
Il film con Rupert Everett e Maggie Gyllenhaal, ci rivela i retroscena dell'invenzione di uno dei più particolari prodotti della rivoluzione industriale
Da http://www.treccani.it : isteria (o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare entità nosografica.
1. Cenni storici
La prima individuazione dell’isteria risale a Ippocrate, che coniò il termine isterico nella convinzione che si trattasse di malattia in rapporto a disturbi dell’utero. (...) Nel 19° sec. J.-M. Charcot interpretò l’isteria come un’entità nosologica, ne descrisse la sintomatologia distinguendo le manifestazioni episodiche da quelle a carattere permanente e, sia pure sulla base della errata concezione dell’affinità dell’i. con gli stati ipnotici, ne ribadì la pertinenza alla neuropatologia.
Esce nelle sale il 24 febbraio "Hysteria - l'eccitante invenzione del vibratore....", un commedia romantica e divertissment comico, diretto da Tanya Wexler che vede protagonisti Felicity Jones, Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Rupert Everett e Jonathan Pryce.
La trama si basa su un fatto storico: l'invenzione del vibratore elettrico, brevettato alla fine dell'Ottocento da un medico inglese assai stimato, un tale Joseph Mortimer Granville, che progettò il dispositivo in tutta serietà per fini esclusivamente terapeutici.
Granville lanciò l'apparecchio noto come "martello di Granville", per alleviare i blocchi e i dolori muscolari.
Ben presto, però, il dispositivo fu utilizzato per quello che, all'epoca, era considerato l'unico rimedio efficace per il disturbo, assai diffuso e notoriamente mistificatorio, noto come "isteria".
Il trattamento consisteva in un "massaggio terapeutico" degli organi femminili sino al punto del parossismo , considerato nell'ottica vittoriana come un rilassamento rigorosamente clinico del sistema nervoso, da non confondere in nessun caso con l'orgasmo e privo di qualunque connotazione sessuale.
Partendo da questo aneddoto tecnologico, si sviluppano le vicende del film: a Londra Mortimer Granville (DANCY), brillante giovane medico dedito alla sua professione, ha appena perso il posto nell'ospedale in cui lavora ed è in cerca di un nuovo lavoro.
Lo trova con il dott. Robert Dalrymple (JONATHAN PRYCE), il maggior specialista londinese di medicina femminile.
Esperto di isteria, Dalrymple si trova a fronteggiare un vera e propria epidemia di questo male, ed è letteralmente assediato da una allarmante quantità di pazienti con i sintomi più disparati: pianto, ninfomania, frigidità, melanconia, ansia.
Per fortuna, la cura escogitata da Dalrymple, consistente in un massaggio manuale, si rivela straordinariamente efficace.
Il giovane e avvenente Mortimer ben presto ha una fila di donne in coda davanti allo studio, e si ritrova fidanzato con la figlia minore del capo, la bella e perfetta Emily Dalrymple (JONES).
Ma questi successi hanno un prezzo. Morimer si trova a fare i conti con tremendi crampi alle mani e con l'aperta disapprovazione dell'irritante figlia maggiore di Dalrymple, Charlotte (GYLLENHAAL), paladina dei diritti delle donne povere, che accusa il padre e il giovane medico di ciarlataneria.
Perduto il tocco terapeutico, Mortimer non è più in grado di soddisfare le sue pazienti.
Di conseguenza perde nuovamente il lavoro, oltreché la fidanzata.
Non sapendo dove andare, si rivolge al suo amico di lunga data, Edmund St. John-Smythe (RUPERT EVERETT), inventore progressista ossessionato dalla nuova scienza dell'elettricità.
Edmund rivela all'amico i suoi progetti per un nuovo piumino per spolverare elettrico, dando al medico un'idea brillante.
Il risultato farà rifiorire la carriera medica di Mortimer, entusiasmerà i pazienti e metterà sottosopra il suo cuore, quando Charlotte comincerà a insegnargli cose che non aveva mai immaginato su come funzionano veramente le donne e su cosa vogliano realmente.
Qui di seguito, potete vedere on line il trailer del film.