Scheda Attore
I personaggi di Un posto al sole
Marina Tagliaferri
Marina ha incontrato il teatro da bambina e lo ha seguito con il desiderio sempre crescente di entrare all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Prima di realizzare questo sogno ha creato una piccola compagnia di attori dilettanti. Preso il diploma di scuola superiore è entrata in Accademia e ha cominciato il teatro, quello vero. Sono i mitici anni '70-'80. Le compagnie sono quelle dei grandi giri. Ha iniziato con Carmelo Bene in Amleto in teatro e L'Edipo Re con Gassman in televisione. E poi a seguire tanti teatro: Misura per misura di Shakespeare, Il vantone di Pisolini, e Il ventaglio di Goldoni per la regia di Squarzina, Il Commedione, di Diego Fabbri per la regia di G.Sbragia, L'albergo del libero scambio di Feideau per la regia di Bosetti, Il Metastasio per la regia di Scaccia, Liolà diretta da Gassman e Pagliai, Otello per la regia di Enrico Maria Salerno, Il ritorno di Casanova con Albertazzi e tanti altri.Alla fine degli anni '80 si è affacciata alla televisione con alcuni sceneggiati di successo: Disperatamente Giulia, con Salerno, Un cane sciolto con S. Castelletto, I ragazzi del muretto, Caro maestro 2, Un prete tra noi 1 e 2 e tanti altri. Si fa ricordare in particolare per una pubblicità di carne in scatola che l'ha vista testimonial per 3 anni. Marina ama la campagna, il pianoforte, il suo cane e il suo dialetto, il romanesco. E' appassionata dei sonetti di G.G.Belli e insieme a Gianni Bonagura ha fatto due serate chiamate La maratona del Belli. Il suo sogno nel cassetto è fare un musical.
Giulia
Sospesa sul filo di quel difficile equilibrio che è ogni matrimonio, Giulia ha attraversato crisi, tradimenti e ricongiunzioni riuscendo a salvare ciò che ha costruito con tanto amore: la famiglia. Giulia è una donna molto impegnata: negli anni Settanta è stata una femminista agguerrita, ed ha sempre desiderato essere molto attiva. Generosa e sensibile, mai stravagante ma dotata di un'eleganza innata che si accompagna al suo buon gusto nello scegliere sempre i vestiti giusti, ha trovato nella maternità e nel suo lavoro di assistente sociale il suo equilibrio e la sua realizzazione. Con entrambi i figli ha un rapporto molto speciale, rivelandosi spesso molto più pronta del marito Renato nel comprendere i bisogni dei suoi ragazzi, in modo particolare di Angela, nella quale ha rivissuto il difficile passaggio di una giovane dall'adolescenza all'età adulta e la maternità. Nonostante la sua modernità di donna e di madre, Giulia è molto legata ai valori tradizionali, che l'hanno portata a non rinunciare ad una famiglia vera come la sua, sebbene i dissapori con Renato, l'allentarsi del loro rapporto e una nuova passione per altri uomini, l'abbiano spinta a lasciare il marito, la casa e una vita di certezze forse spente. Ma il valore della famiglia è assoluto anche per Giulia che torna a Palazzo per stare vicino ai suoi cari e aprire un centro d’ascolto dedicato alla sorella Rita, morta per mano della camorra, in uno dei quartieri difficili di Napoli dove riesce ad aiutare il prossimo.