L'iniziativa, promossa dalla Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità e dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, è stata allietata da momenti musicali a cura degli alunni della Scuola Media Tito Livio di Napoli, diretti dalla prof.ssa Rossana De Rogatis.
Il caseificio Le Terre di Don Peppe Diana ha sede a Castel Volturno, sui terreni confiscati alla camorra. Le sue attività sono state inaugurate lo scorso 17 maggio alla presenza del fondatore di Libera don Luigi Ciotti e del consigliere del Presidente Caldoro per l'agricoltura Vito Amendolara.
Le nostre emozioni
E' un'emozione indescrivibile quella di vedere camminare tra le persone, i genitori e i parenti di alcune delle vittime innocenti della camorra. I loro volti sono comuni, i loro vestiti anche, la camminata appare stanca. Eppure ti viene voglia di piegare la testa per la vergogna. Vergogna di un dolore che nessuna parola potrà mai colmare. Vergogna di essere troppo poco in trincea a lottare contro certi problemi che, volenti o nolenti, affliggono la nostra terra. Vergogna per non sopportare il peso di una ruga che racconta la sofferenza inaudita di una madre che ha visto suo figlio morire a 10 anni per un colpo vagante. Ma la morte genera vita e le persone che non ci sono più continuano a vivere negli occhi dei loro cari che lottano con coraggio. Un coraggio che ha reso grandi troppo presto i figli di una donna caaduta senza vita davanti ai loro piedi. Un coraggio che trasforma un bene e un'azienda confiscata alla camorra in un luogo legale dove produrre qualcosa di buono, qualcosa di vero, in nome di coloro che non ci sono più e per tutti quelli che ci sono e che vogliono vivere per nutrire la propria amata terra.