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La Terra dei fuochi
Data: 22/02/2011
Un posto al sole per la terra!
Un concerto-evento ideato per porre l’accento sulla tanto annosa quanto drammatica questione ambientale campana, riguardante in particolar modo le province di Caserta e Napoli arricchito dalla presenza di numerosi musicisti della scena ‘militante’ locale e nazionale (Peppe Barra, Tony Esposito, Modena City Ramblers, Sud Sound System e non solo), nonchè da autorevoli personalità del mondo della cultura e dell’impegno sociale come il premio Nobel Dario Fo (che patrocina la manifestazione assieme alla Provincia ed alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università di Napoli) e Padre Alex Zanotelli, del giornalismo di denuncia come Rosaria Capacchione e della magistratura più attenta nei confronti delle ecomafie come Raffaele Cantone e Raffaello Magi e dal nostro imancabile Patrizio Rispo.
Da ‘paese del sole e del mare’ a ‘Terra dei Fuochi’, da Real sito vanvitelliano ad epicentro dei traffici di rifiuti industriali sull’asse Nord-Sud, da culla della cultura mediterranea a maxidiscarica a cielo aperto, il passo non è stato breve ma non per questo si tratta di un processo irreversibile. Ma ancor prima di suoli e falde acquifere, le opere di bonifica devono riguardare le coscienze. L’unica strada da percorrere affinchè il “Quarto Mondo” tristemente citato dall’ex direttore generale del Ministero dell’Ambiente Mascazzini in una telefonata intercettata finita agli atti dell’inchiesta sullo sversamento del percolato nel mare campano, torni ad appartenere a pieno titolo alla Campania Felix.
Da ‘paese del sole e del mare’ a ‘Terra dei Fuochi’, da Real sito vanvitelliano ad epicentro dei traffici di rifiuti industriali sull’asse Nord-Sud, da culla della cultura mediterranea a maxidiscarica a cielo aperto, il passo non è stato breve ma non per questo si tratta di un processo irreversibile. Ma ancor prima di suoli e falde acquifere, le opere di bonifica devono riguardare le coscienze. L’unica strada da percorrere affinchè il “Quarto Mondo” tristemente citato dall’ex direttore generale del Ministero dell’Ambiente Mascazzini in una telefonata intercettata finita agli atti dell’inchiesta sullo sversamento del percolato nel mare campano, torni ad appartenere a pieno titolo alla Campania Felix.