2022 YLAB Winners

26 aprile 2022 ore 11:08

 

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Miglior progetto sostenibile
di carattere ingegneristico, sociale o di ricerca

Microclima ospedaliero sostenibile

Politecnico di Bari e Università degli studi di Bari Aldo Moro
Di Gabriele Biagi, Raffaele De Palo, Michele Di Gioia, Mariagrazia Olivieri, Francesco Paciolla, Giulio Vasciminno
Informazioni: Raffaele De Palo <raffaele.depalo at uniba.it>

Il controllo della qualità dell'aria in ambiente ospedaliero è fondamentale per la salute e per il benessere dei pazienti e dello staff medico. I sistemi attualmente utilizzati presentano problematiche che limitano il loro utilizzo in tutti i reparti. Il nostro progetto si prefigge di sviluppare un sistema innovativo di monitoraggio e controllo automatizzato del microclima in reparto ospedaliero, con l'obiettivo di garantire la salubrità dell'aria e ottimizzare il consumo energetico. In particolare, i principali parametri di controllo di maggior interesse sono temperatura, umidità relativa, concentrazione di CO2 e pressione dell'ossigeno. Il sistema di monitoraggio sarà basato sull'integrazione di sensori elettronici e fotoacustici. Questi saranno in grado di rilevare in tempo reale eventuali fluttuazioni dei parametri di controllo e di azionare automaticamente sistema di regolazione del microclima.

Motivazione

La giuria ha decretato il premio YLab Prix Italia 2022 sezione migliore progetto sostenibile - di carattere ingegneristico, sociale o di ricerca a "Microclima ospedaliero sostenibile". Motivazione: 1. mix perfetto di analisi costi e benefici determinanti per la trasparenza emersa che conferisce valore aggiunto all'intero progetto. 2. Tema di forte attualità. Risponde a un bisogno di forte attualità rispetto al momento storico. 3. Fa emergere un vuoto normativo e interroga le istituzioni. 4. Il progetto è risultato allo stesso tempo sostenibile a 360°.

 

Menzione speciale
Quello che le mamme non dicono

Università degli Studi di Foggia
Di Liliana Curcelli
Informazioni: <liliana_curcelli.587338 at unifg.it>

Il progetto, atto a prevenire e affrontare la depressione post partum, intende illustrare un programma che, attraverso l'utilizzo di equipe di psicologi e altri professionisti, sostenga le puerpere dal periodo immediatamente successivo al parto, fino a quando la mamma e il neonato lo necessitano. Oggi abbiamo dati e mezzi che evidenziano come questa condizione, se taciuta può arrivare ad avere effetti che gravano sulla società. Dal suicidio all'infanticidio, la depressione post-partum può comportare e lasciare dietro di sé una serie di danni che, in alcuni casi, possono portare anche a conseguenze gravi. Noi tutti come società oggi, abbiamo l'obbligo anche solo morale di adottare misure e forme di aiuto che siano tempestive a salvaguardia del neonato e di sua madre.

Motivazione

La giuria si è riservata di conferire a Liliana una menzione speciale del premio YLab Prix Italia 2022 che dedica a tutte le persone che vivono questo "stato". 1. Tema di forte attualità legato alla storia raccontata da Liliana, che la giuria ha ritenuto in linea con il fenomeno della depressione considerato uno "stato" che le persone senza distinzione di sesso vivono oggi più di ieri. In particolare, gli ultimi eventi storici richiedono un'attenzione mediatica e un supporto tecnico – specialistico per rendere la loro vita meno sola. 2. Questa storia ci riporta a considerare la valenza della sostenibilità sociale rispetto a quella economica e ambientale come la priorità. È un'emergenza che ci obbliga ad intervenire subito.

 


 

Miglior progetto comunicativo - mediatico

Il granchio blu

Università del Salento
Di Stefania Bocco, Giorgia Chirico, Mirko Clemente, Martina Dinoi, Federica Gianfreda, Alessia Merico, Cosimo Micelli, Immacolata Parisi, Gaia Pascali
Informazioni: Mirko Clemente <mirko.clemente at studenti.unisalento.it>

In questo periodo storico il Mar Mediterraneo è sempre più soggetto all'attacco di specie aliene. All'interno di questa categoria troviamo il protagonista del nostro documentario, il granchio blu. Questa tipologia di specie sta sempre di più sostituendo le specie autoctone modificando l'equilibrio dell'ecosistema dei nostri mari (Mediterraneo e Adriatico). La lotta contro questo animale si basa sul fatto che il sapore del granchio blu è ottimo, rendendo la pesca professionale un vantaggio per l'ambiente, per il settore della pesca e per i consumatori, trasformando una minaccia in un'opportunità. La motivazione di questo documentario è informare lo spettatore di questa problematica, alla quale per ora non è possibile trovare una soluzione; è necessario, quindi, mobilitarsi per limitarne l'espansione e permettere alle altre specie di riprendersi i loro spazi.

Motivazione

La giuria ha decretato il premio YLab Prix Italia 2022 sezione per Il miglior progetto comunicativo mediatico al "Il granchio blu". La motivazione: 1. chiarezza espositiva, per la forza dello stroy telling emerso dal video in piena armonia per immagini e sound utilizzato. 2. Per il messaggio e progetto fortemente empatico, di forte attualità, strettamente legato al tema della sostenibilità, soprattutto in riferimento a quella ambientale. 3. Stile narrativo innovativo e smart di facile utilizzo per la comunicazione digital.

 

 


 

Gli altri progetti

 

Our heart, our home

Università del Salento - Relatori: Antonio Elia e Saulle Lucia. Altri partecipanti: Chiara Cazzato, Giorgia De Blasi, Lucrezia Pia Lacarbonara, Clara Politano, Serena Risimini, Delia Santarcangelo, Romina Scarano.

Abbiamo cercato di coniugare l'aspetto laboratoriale e quello scientifico sfruttando l'infrastruttura Life Watch. Il nostro lavoro si è basato totalmente sulla ricerca e sul racconto di ciò che ha spinto ragazzi e ragazze provenienti da varie parti del mondo a lasciare le loro case per recarsi in Puglia, a studiare l'ecosistema locale, per poi trovare soluzioni sostenibili ai diversi problemi che caratterizzano la natura e l'ambiente del Pianeta Terra.

 

UMAR

Politecnico di Bari - Relatore: Stefano Marino. Altri partecipanti: Maria Grazia Giordano e Domenico Maraglino

Il crescente afflusso turistico che ha caratterizzato i litorali pugliesi nel corso degli ultimi anni li rende particolarmente adatti alla sperimentazione di tecnologie di monitoraggio crowd-sourced, ossia che prevedano la partecipazione attiva della collettività. La realizzazione prevede lo sviluppo di una App per smartphone che consenta agli utenti di effettuare fotografie delle zone costiere interessate dall'iniziativa e di inviarle istantaneamente ad un server dedicato all'archiviazione e al processamento delle stesse. Sarà necessario dotare le aree di interesse di una postazione fissa (di irrelavente impatto ambientale) che consenta di standardizzare l'inquadratura della fotografia. Inoltre, il coinvolgimento dell'utenza verrà facilitato attraverso la pianificazione di incontri partecipati volti a pubblicizzare l'iniziativa. La raccolta delle immagini ha come finalità la derivazione dalle stesse di indicatori dello stato di salute delle coste (ad esempio l'andamento della linea di riva nel tempo) e della qualità delle acque (come la presenza di macro-plastiche flottanti).

 

Progetto integrato di rigenerazione del campus E. Quagliarello

Politecnico di Bari - Relatore: Sblendorio Vito Samuele. Altri partecipanti: Michele Dell'Olio, Francesca Fariello, Anna Salomone

Per la realizzazione della proposta progettuale in questione è stata declinata la metodologia progettuale per le Aree Produttive Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzate, promossa dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia, che ha consentito di applicare al Campus i tematismi che concorrono al raggiungimento della sostenibilità complessiva: sistema insediativo, integrazione paesaggistica, trasporti e mobilità, acqua ed energia. Nell'ambito del sistema insediativo l'idea progettuale avanzata consiste nell'avviare un processo di ripensamento organico e sostenibile degli spazi aperti del nostro campus universitario, rendendolo parte attiva delle dinamiche urbane e restituendo spazio pubblico alla comunità accademica e cittadina. Al fine di minimizzare il carattere introspettivo del campus è stata contemplata la riqualificazione delle aree più marginali o sottoutilizzate dello stesso, nonché il ripensamento dei varchi d'accesso e la riconnessione dell'area di studio alla rete dei flussi e delle attrezzature esterne preesistenti. Nell'ottica di tutelare i valori ambientali dell'area in analisi, si è sviluppato un piano di integrazione paesaggistica capace di rifunzionalizzare ed attrezzare le aree verdi esistenti, valorizzando ed implementando la vegetazione storica presente nel campus e sfruttando l'ombreggiamento generatovi per favorire la sosta. A partire da tali premesse è stata elaborata una strategia per la mobilità sviluppata in tre fasi, scenari che si susseguono progressivamente nel tempo, capaci di risolvere gradualmente il problema dell'utilizzo pervasivo delle autovetture e dell'occupazione estensiva di suolo adibito a parcheggio, incentivando una mobilità più sostenibile e restituendo al pedone il ruolo principale all'interno del campus. Infine, fondamentale è stata la riflessione sull'utilizzo consapevole delle risorse idriche ed energetiche che ha condotto alla progettazione di spazi multifunzionali adibiti all'accumulo e riuso delle risorse, non impattando sulla qualità paesaggistica del campus ma integrandovi, invece, la possibilità di essere vissuti come spazi per la socialità.

 

Eco – Resistance

Università del Salento - Relatori: Annalucia Arnesano e Martina Di Florio

"Sonata breve" è il titolo di un progetto in cui il tema dell'ecosostenibilità coadiuva con l'elemento musicale e il contrasto tra il minuscolo e l'immenso, addentrandosi nei meandri di una profonda osservazione, attraverso obiettivo macro 100mm, del terzo passaggio, in cui l'assenza dell'attività umana ha generato un rifugio per la conservazione della diversità biologica, che diventa luogo privilegiato del cambiamento ecologico e che, nella quotidianità delle sue piccole parti, compone la grande casa che abitiamo. Una casa che, purtroppo, manifesta una sempre più evidente ribellione e il cui delirio è conseguente all'operato umano su di essa, ma che resiste anche e soprattutto grazie alla forza dei piccoli elementi da noi ripresi con un taglio creativo che si presta a far parte di una produzione e di una campagna, su più ampia scala, di sensibilizzazione.

 

#Sostenibilità @Green App

Università degli Studi di Foggia - Relatori: Santoro Francesca, Sderlenga Trecy e Petrilli Giulia. Altri partecipanti: Andrea De Martino, Fabio Di Lucchio, Tatiana Mottola, Romano Donatelli, Franceska Shuli

Green App è un applicativo sviluppato per chi intende investire sul mercato con un impatto green. Ad oggi, gli investimenti sostenibili si stanno diffondendo ma il risparmiatore – futuro investitore – non ha mezzi semplici che gli permettano di raggiungere ed individuare facilmente gli strumenti più adatti al suo profilo. I destinatari dell'app sono quindi i risparmiatori perché la scaricano e la utilizzano, dall'altra parte ci sono le imprese che possono far notare la loro attività green ai risparmiatori spronandoli ad investire attraverso i loro prodotti finanziari

 

Oro blu

Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Partecipanti: Ruggero Vischi, Raffaella Maria Barbara Direnzo, Giulio Pasquale Pistone, Michele D'Aquino.

Il progetto Oro blu nasce per dare una seconda vita ad una risorsa che ormai vede un tramonto già iniziato da tempo: l'acqua. L'idea è quella di creare un sistema di simbiosi industriale basato sull'Interrelazione delle attività commerciali, industriali e del sistema universitario della Città Metropolitana di Bari, al fine di recuperare e riutilizzare l'Acqua consumata e le Acque Reflue prodotte in altri processi produttivi per rispettare il concetto di sostenibilità e di economia circolare ed arrivare all'obiettivo di Città sostenibile ed Università sostenibile.

 

La strada di domani, oggi

Università degli Studi di Foggia - Relatore: Uri Giuseppe Amedeo

L'ideazione di un nuovo manto stradale per il recupero delle acque piovane e la ricarica in movimento dei veicoli. Un tipo di asfalto alternativo che sfrutta la tecnologia millenaria delle strade romane, quindi nella stratificazione sottostante atta al filtraggio e nel collegamento con un sistema di riciclo dell'acqua piovana, con tutti i benefici del caso; ma anche nello sfruttamento nel lastricato in superficie di uno schema di mattonelle di pietra alternate a piastre conduttive di energia elettrica per la ricarica dei veicoli elettrici anche in movimento (al di sotto dei quali si trova un'altra "metà" della piastra dello stesso tipo), che sia sicura per i pedoni, e che permetta la permeabilità dell'acqua nelle strutture sottostanti.

 

Grow Green

Libera Università Mediterranea "Giuseppe Degennaro" LUM - Relatori: Antonella Marangi, Vanessa Liantonio, Kristina Nesterova

La Perla del Doge, situata sulla costa Pugliese a nord di Bari, è una sala ricevimenti affermata la cui vision è quella di organizzare con dedizione, eventi luxury e ricevimenti affacciati sul mare e immersi in un'incantevole atmosfera. La proposta si focalizza sull'adozione di approcci sostenibili e digitali applicati al wedding planning coinvolgendo tutte le fasi necessarie per trasformare il matrimonio in un'esperienza sostenibile a 360°. I pilastri su cui si basa l'iniziativa sono: abito da sposa sostenibile, filosofia zero waste, Internet of things e Green future. I project goals mirano dunque a sfruttare l'economia circolare nel settore wedding e a ridurre le emissioni di Co2 e lo spreco di energia così da soddisfare i business needs, tra cui socially sustainable, ecologically sustainable ed economically sustainable. Tra sogno e realtà, il futuro è green in Perla del Doge.

 

Il pianeta lo salviamo insieme!

Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Partecipanti: Arianna Di Cosmo, Annalisa Martimucci, Sara Tondo, Maria Telesca

Il progetto ha come obiettivo quello di creare una App rivoluzionaria che si rivolge a bambini e ragazzi e che permette loro di acquisire una mentalità eco-sostenibile, stimolando in loro la volontà di prendersi cura dell'ambiente circostante, attraverso il gioco. L'app sarà composta da tre mondi e in ogni mondo ci saranno delle prove (sempre più difficili) da superare per poter sbloccare il mondo successivo, fino a raggiungere la prova finale, che consentirà di salvare l'intero pianeta. L'obiettivo è anche quello di trasferire il gioco nella vita reale attraverso il superamento di prove da svolgere durante le lezioni in classe grazie all'aiuto degli/ delle insegnanti, in tal modo si avrà un impatto concreto nella vita reale degli studenti.

 

InMENSAna: edo ergo sum

Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Partecipanti: Anita Malagrinò Mustica, Agata Otranto, Elisabetta Resta

Il progetto si prefigge l'obiettivo di creare una mensa universitaria completamente sostenibile e capace di farsi veicolo di riscatto e opportunità per il personale coinvolto e i fruitori del servizio. Il piano si nutre della sinergia tra il mondo universitario e quello dell'associazionismo esterno e rivolge attenzione alle forme di energia rinnovabile, ai materiali eco- sostenibili, a una corretta alimentazione basata sulla dieta mediterranea) e all' impegno per la riduzione degli sprechi alimentari. Le stesse strutture mensali andrebbero ad occupare aree universitarie in disuso o scarsamente sfruttate, per la creazione di una filiera sostenibile con produzione biologica a Km 0.

 

 

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