Estorsione e autoriciclaggio, arresti tra gli ultras della Juventus, alcuni intervistati da Report

"Last banner", l'ultimo striscione, è il nome dell'operazione della Polizia di Stato di Torino, coordinata dal Gruppo Criminalità Organizzata della locale Procura della Repubblica, scattata questa mattina nei confronti di diversi gruppi ultras della Juventus. Dodici misure cautelari sono state eseguite nei confronti di esponenti dei “Drughi”, di “Tradizione-Antichi valori”, dei “Viking”, del “Nucleo 1985” e di “Quelli … di via Filadelfia”, indagati a vario titolo per associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata.In diverse città perquisizioni hanno interessato  37 indagati fra i principali referenti degli stessi gruppi ultrà e del “N.A.B. – Nucleo Armato Bianconero".

Le indagini sono scaturite da una denuncia avanzata dal club e hanno permesso agli inquirenti di delineare una precisa strategia estorsiva degli ultras nei  confronti della società. Quando infatti, al termine del campionato 2017/18, la Juventus aveva revocato alcuni privilegi concessi alle tifoserie, i capiultrà hanno reagito mettendo in campo una precisa strategia criminale per ripristinarli e riaffermare una posizione di forza. Gli investigatori hanno inoltre accertato l'attività dei 'Drughi' per raccogliere centinaia di biglietti per le partite allo Juventus Stadium, avvalendosi di biglietterie compiacenti sparse su tutto il territorio nazionale.

Alle attività illegari che avevano luogo tra gli eponenti della curva bianconera Report ha dedicato due inchieste di Federico Ruffo andate in onda il 22/10/2018 e il 03/06/2019, di cui vi proponiamo una breve sintesi.