Dopo l'inchiesta di Report, indagato il cognato del presidente della Lombardia Attilio Fontana.
Dopo l'inchiesta di Report, la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Dini (a sinistra nella foto), cognato del presidente della Lombardia Attilio Fontana (a destra). Nel servizio "A loro insaputa" Giorgio Mottola aveva raccontato la fornitura di camici da oltre mezzo milione di euro che l’azienda di cui è titolare Dini, Dama spa, si è aggiudicata, senza gara pubblica d'appalto, dalla Regione il 16 aprile scorso, in piena emergenza Covid-19. Indagato anche Filippo Bongiovanni, direttore generale di Aria Spa, la centrale acquisiti lombarda. Sia Aria spa sia Andrea Dini hanno sempre ribadito che si sia trattato di una donazione e che nemmeno un euro sia uscito dalle casse regionali, ma secondo i magistrati, che ipotizzano il reato di turbativa d’asta, le fatture sarebbero state stornate e la vendita trasformata in donazione solo il 22 maggio. Ieri la Guardia di Finanza ha acquisito negli uffici della Regione la documentazione relativa alla fornitura, mentre in Procura sono stati sentiti l'assessore lombardo Raffaele Cattaneo, alcuni funzionari regionali e il presidente di Aria.