Appendino condannata per falso ideologico
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata a sei mesi per falso ideologico nell'ambito del processo per il mancato inserimento nel bilancio 2017 del Comune di cinque milioni di euro versati come caparra dalla società Ream Sgr, controllata dalla fondazione bancaria Crt. La società, durante la precedente amministrazione comunale, si era interessata alla riqualificazione di un'area abbandonata nella periferia del capoluogo, detta ex Westinghouse. Il progetto era stato poi affidato a un'altra società, senza che il Comune restituisse la caparra. È il 2016 e in quell’anno la città di Torino era a rischio dissesto finanziario, per l’ingente mole di debiti accumulati: il mancato inserimento della partita in bilancio sarebbe servito, secondo la tesi della procura, a far quadrare i conti dell’Ente locale. Il giudice non ha riconosciuto invece l'ipotesi di reato, formulata dalla Procura, di abuso di ufficio, pertanto la condanna non rientra nei casi per i quali la legge Severino prevede la decadenza dalla carica pubblica. Report aveva raccontato la vicenda nell'inchiesta di Manuele Bonaccorsi "Mal comune", andata in onda il 19/11/2018. Il servizio si occupava anche del dissesto del Comune di Catania, per cui l'allora sindaco Enzo Bianco è stato recentemente condannato a un risarcimento di 48 mila euro con l'interdizione per 10 anni dai pubblici uffici.