Le reazioni alle anticipazioni dell'inchiesta di Report sulle attività private nella cybersicurezza del senatore Maurizio Gasparri
Dopo le anticipazioni dell’inchiesta di Report sulle attività private nella cybersicurezza del senatore Maurizio Gasparri si sono espressi alcuni parlamentari:
26 novembre 2023
Per il membro della commissione di vigilanza Rai Angelo Bonelli: "Desta profonda preoccupazione il silenzio sulla vicenda del senatore Maurizio Gasparri, componente della commissione di Vigilanza Rai, ex primo vicepresidente del Senato e oggi capogruppo di Forza Italia. Secondo quanto spiegato dall'inchiesta di Report in onda stasera, il senatore Gasparri é presidente della società Cyberealm srl, ma non lo ha mai comunicato, come previsto dal regolamento del Senato e dalle norme di legge. Il suo é l'incarico di presidente di una società legata alla sicurezza informatica, composta anche da ex membri dei servizi segreti israeliani. Apprendiamo quindi che lo stesso Gasparri, utilizzando il suo ruolo istituzionale, ha chiesto e ottenuto un appuntamento con l'agenzia delle Dogane per la Cyberealm srl per vendere software.. Apprendiamo anche che la Cyberealm ha ottenuto commesse anche da aziende e organi dello Stato."
Per Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio: "La domanda che sorge spontanea è: quali sono gli interessi che persegue il senatore e lobbista Gasparri, quelli generali, del Paese, o quelli particolari, della società che rappresenta, in un settore, peraltro, più che strategico per gli interessi nazionali, come quello della sicurezza informatica? Quello che vedo, già ad occhio nudo, è un enorme, gigantesco, conflitto di interesse che è un'anomalia, ma nel nostro Paese è normale perché non esiste una seria legge sul Conflitto di interesse - spiega -. Ma la cosa più inquietante di tutte sta nei presunti interessi esteri che si inseriscono in questa vicenda, avendo il senatore lobbista procacciato appuntamenti di affari con la nostra agenzia delle dogane a un ex agente dei servizi segreti israeliani. Quindi, di chi fa gli interessi il senatore lobbista Gasparri, dello Stato, della società di cui è presidente e rappresentante di interesse o di imprenditori ed ex 007 israeliani con cui tratta in ragione del suo incarico, mai comunicato agli uffici del Senato nonostante il regolamento glielo chiedesse?".
"La vicenda del senatore Gasparri, dopo le notizie apprese dalla nuova puntata di Report, merita senz’altro un chiarimento urgente. Per questo pensiamo sia opportuno, a questo punto, che l’Ufficio di Presidenza del Senato si esprima: è necessario capire se siamo di fronte ad un caso di mancata comunicazione da parte del sen. Gasparri o se ci sia stata la volontà di non fornire le dovute informazioni al Senato. Lo diciamo senza particolare spirito polemico: fare chiarezza è interesse delle istituzioni, del confronto politico e - ci permettiamo - dello stesso sen. Gasparri”. Così il senatore Walter Verini, membro dem della commissione Giustizia a Palazzo Madama e capogruppo Pd in commissione Antimafia.
27 novembre 2023
“Dall’inchiesta di Report e da fonti di stampa emergerebbe che sarebbero diversi gli enti pubblici che negli anni avrebbero intrattenuto rapporti ed elargito appalti e commesse a società riconducibili a Maurizio Gasparri, nella sua qualità di presidente della società Cyberealm. Tra queste potrebbe esserci la Rai, il che assume particolare rilevanza soprattutto alla luce del fatto che Gasparri è membro della commissione di vigilanza ed è il principale promotore della convocazione di Sigfrido Ranucci. Se l’ipotesi fosse confermata ci troveremmo di fronte a un possibile conflitto di interessi che non può passare in secondo piano. Per questo abbiamo presentato una interrogazione in vigilanza, volta a sapere dalla Rai se l’azienda o società del Gruppo Rai abbiano mai affidato alla Cyberealm o a società della sua orbita l’espletamento di servizi e, se si, con quale modalità sia stata scelta, quale durata ha o ha avuto il rapporto contrattuale, quali servizi ha espletato e a fronte di quale corrispettivo. Siamo stati i primi, quasi nel silenzio generale, a rilevare l’incompatibilità di Maurizio Gasparri con il suo ruolo in vigilanza. Continueremo ad andare a fondo di questa questione, anche sollevando la questione nell'ufficio di presidenza di domani, perché le istituzioni non possono essere piegate all’uso e al consumo di un politico che usa la commissione per i suoi show e ha una situazione opaca su cui avrebbe il dovere di fornire tutti i chiarimenti del caso”. Così gli esponenti M5S in commissione di vigilanza RAI.
"Sul caso Gasparri ci sono tanti punti oscuri, evidenziati dall'inchiesta di Report, ma una cosa è certa: il neocapogruppo di Forza Italia ha omesso di comunicare il suo ruolo di presidente di una società che si occupa di cybersicurezza, la Cyberealm. Su questo Gasparri non può fare finta di nulla, visto che secondo la legge i parlamentari 'non possono ricoprire cariche né esercitare funzioni di amministratore, presidente... in associazioni o enti che gestiscano servizi di qualunque genere per conto dello Stato o della pubblica Amministrazione, o ai quali lo Stato contribuisca in via ordinaria, direttamente o indirettamente'". A rilevarlo è il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli. "Per questo - anticipa - abbiamo scritto al presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, Dario Franceschini, affinché si attivi subito il giudizio di compatibilità tra il mandato parlamentare e le cariche ricoperte dal Senatore Gasparri, omesse in sede di dichiarazione".
28 novembre 2023
"Abbiamo inviato una lettera al presidente della Giunta per le elezioni del Senato perché valuti la violazione da parte del senatore Gasparri del regolamento del Senato che impone di dichiarare ogni carica ricoperta anche a titolo gratuito. Gasparri non ha dichiarato il suo ruolo nella società Cyberealm perché sapeva che altrimenti sarebbe risultato un lobbista il che è incompatibile con la carica di senatore, tanto più se membro della commissione Difesa. Se lo avesse fatto sarebbe emerso subito il suo ruolo di referente per gli affari istituzionali, cioè la sua attività di lobbying, un'attività che non può esser fatta da un senatore, da un parlamentare". Lo ha dichiarato il senatore del M5s Ettore Licheri nel corso della trasmissione "L'aria che tira" su La7.
"Se, come appare oramai chiaro,risulta che Gasparri non ha adeguatamente informato il Senato circa i suoi ruoli e incarichi in enti e società, di ciò dovrà necessariamente e rapidamente essere interessata la Giunta delle elezioni, che dovrà valutare eventuali profili di incompatibilità con il ruolo di senatore. Domani, insieme alla collega Rossomando, solleveremo la questione in Giunta". CosìAlfredo Bazoli, capogruppo Pd nella Giunta delle elezioni a Palazzo Madama