Astrazeneca: cinque indagati per la morte di Camilla Canepa
La 18enne ligure, Camilla Canepa, era morta il 10 giugno 2021, dopo che a fine maggio aveva partecipato a un open day AstraZeneca. Pochi giorni dopo la somministrazione del vaccino anti-covid, la ragazza aveva avuto un malore ed era andata al pronto soccorso di Lavagna dove, secondo gli inquirenti, non si era provveduto "all'effettuazione di tutti gli accertamenti diagnostici previsti dal protocollo terapeutico elaborato da Regione Liguria per il trattamento della sindrome da VITT", cioè la trombosi con trombocitopenia indotta dal vaccino.
Se diagnosticata in tempo, sarebbe stato possibile somministrarle la terapia corretta e con elevata probabilità salvarle la vita. Questa l'ipotesi dei pm. I cinque indagati sono medici dell'Asl4: a quattro di loro viene contestato il reato di omicidio colposo, mentre a tutti è contestato il falso ideologico per l'omessa indicazione nella cartella clinica dell'esecuzione del vaccino.
La Procura di Genova aveva già accertato in precedenza che Camilla Canepa "non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco" e che la morte per trombosi con trombocitopenia era "ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid". Report si era occupato del caso di Camilla Canepa e degli open day Astrazeneca nell'autunno del 2021 con i servizi "Il caso AstraZeneca" e "Astradays". Lo scorso febbraio è tornato a occuparsi di Astrazeneca con "Il vaccino scomparso".