Report sotto attacco: le reazioni

"Se il potere non tollera che si diano le notizie vuol dire che il giornalismo fa il suo mestiere. Meno entusiasmante è vedere chi detiene il potere per mandato dei cittadini, o chi ha responsabilità di rilievo pubblico, reagire con violenza al controllo sul suo operato da parte dell'informazione, invece che spiegare come stanno le cose, magari facendosi intervistare e non rincorrere per strada. L'ennesimo attacco a Report dei soliti noti prova ancora a infangare la trasmissione di inchiesta di RaiTre e a fermare chi fa informazione". Così in una nota l'Esecutivo Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai.

“Ogni giorno FdI e Maurizio Gasparri si svegliano e hanno l’obiettivo di attaccare Report. Non riescono a digerire le inchieste giornalistiche che li hanno coinvolti e anziché rispondere nel merito se la prendono con i giornalisti della trasmissione di Rai3. L’ultima questione sollevata da Gasparri&co. è l'attività di dossieraggio degli 'spioni' di Equalize. Lo schema che si propone è sempre lo stesso: urlano allo scandalo con la grancassa dei giornali di Angelucci, che da parlamentare di maggioranza si presta volentieri a sparare fango sui giornalisti considerati “nemici”. Oggi però scopriamo da un post pubblicato da Sigfrido Ranucci, che il punto di riferimento degli spioni sarebbe stato proprio il giornalista che dalle colonne del Giornale di Angelucci sta attaccando Report”. Lo afferma il capogruppo del M5s in Vigilanza Rai, Dario Carotenuto. "Siamo davanti a una macchinazione vile. Inquieta profondamente l’intreccio perverso tra parlamentari e stampa di destra che arriva ad infangare il Servizio pubblico per i propri interessi. Una chirurgica opera di killeraggio per zittire la libera informazione", conclude Carotenuto.