2004.
Ottobre: è il momento di “Quanti amori”, altre 13 canzoni per un nuovo punto di arrivo. A questo disco si dedica un team di musicisti del calibro di Tony Levin al basso (ex King Crimson), Steve Ferrone alla batteria, Michael Thompson alle chitarre, mentre gli arrangiamenti orchestrali portano la firma, oltre che di Adriano Pennino, di Jeremy Lubbock, già con Madonna, Sting, Michael Jackson, Ray Charles. “Non c’è vita da buttare” (con le chitarre di Alex Britti), “Spiegami cherè”, “Napule” (un affresco straordinario a quattro voci: D’Alessio, Sal Da Vinci, Gigi Finizio e Lucio Dalla), “Liberi da noi”, “La donna che vorrei”, “Le mani” sono i brani di punta. Pochi giorni dopo l’uscita dell’album, nella prima settimana di novembre, per i fan di Gigi arriva un’altra sorpresa che, questa volta, non li porta a fare la fila davanti ai negozi di dischi, ma davanti alle librerie: la Mondadori pubblica infatti l’autobiografia “Non c’è’ vita da buttare”, il libro cui Gigi stava lavorando da tempo buttando giù una marea di appunti che finalmente trovano forma organizzata in quello che la critica – insolitamente benevola – definisce un buon “romanzo popolare”. Il 31 dicembre, nello spettacolo di fine anno di Raiuno, Gigi presenta una memorabile versione di “Napule”, dal vivo con Lucio Dalla e Gigi Finizio.
2005.
In marzo Gigi è per la terza volta al Festival di Sanremo. In questa 55° edizione presenta “L’amore che non c’è”, ultimissima figlia del clima creativo di “Quanti amori, l’album che in appena quattro mesi ha superato le 300.000 copie, registrato 12 settimane di permanenza nella top ten, e che viene ripubblicato il 4 marzo con l’aggiunta di ‘L’Amore che non c’è’. Da aprile a settembre Gigi è di nuovo in tournée per incontrare negli stadi e nelle piazze italiane un pubblico cui diventa sempre più complicato dare una fisionomia precisa. Il 30 settembre 2005 una platea di 250.000 persone si riunisce a Napoli, a Piazza del Plebiscito, per uno dei più grandi eventi della storia del pop italiano. Un concerto che è la consacrazione di un anno straordinario e di un mito. La serata raccoglie un cast d’eccezione con nomi quali Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Lee Ryan (ex cantante dei Blue), Giorgio Panariello e tanti altri. La messa in onda in prima serata su Canale 5 dell’evento ottiene oltre 6.500.000 telespettatori e uno share medio del 25%, un vero record per un concerto. Sono tutti “Cuorincoro”: e così si intitola infatti il doppio album dal vivo che raccoglie i momenti più emozionanti della serata oltre a due inediti da studio, i primi scritti interamente da Gigi, testo e musica: “M’innamorerò sempre di te” e, in napoletano, “Fino a quando scure notte”. Quasi in contemporanea esce anche il DVD “Cuorincoro” che raccoglie i momenti più importanti ed emozionanti dei concerti del 2005.
2006.
L’anno si apre con una nuova tournée mondiale, e due importanti riconoscimenti: il Venice Music Award, e il Premio Barocco. Esce il nuovo album “Made in Italy”, il n. 9 per SonyBmg, e 15° della sua carriera. “Made in Italy” consolida la statura di Gigi songwriter a pieno titolo, autore in larga parte sia dei testi (in collaborazione con Mogol in quattro occasioni) che interamente delle musiche. “Primo appuntamento” è il primo singolo, ma presto si faranno strada nuove pietre miliari del suo immenso repertorio come “Brividi d’amore”, “Apri le braccia”, “Una volta nella vita”, “Canterò di te”, “Parlarti e poi”, “La grande storia”, colonna sonora del nuovo film di Raul Bova e “Un cuore malato” cantata con Lara Fabian.
Tuttavia non sarà solo la musica a caratterizzare la fine di questo anno. Per la prima volta si accende su Gigi D’Alessio il faro di una cronaca che nulla a che vedere con il suo mestiere di musicista. In dicembre D’Alessio rende pubblica la sua relazione con Anna Tatangelo con l’ovvia conseguenza di una separazione dolorosa.
2007.
Gigi torna al Festival di Sanremo, questa volta in qualità di super ospite: nella quarta serata si esibisce sulle note di “Con il nastro rosa”, “Adagio” e “Un cuore malato”.Il 14 ottobre D’Alessio sbarca nel tempio della musica parigina con un concerto eccezionale all’Olympia, che vede anche la partecipazione straordinaria di Anna Tatangelo e dell’artista francese Lara Fabian. I memorabili momenti del live saranno raccolti nel DVD “Gigi D'Alessio - A l'Olympia Live in Paris” che raccoglie 27 brani per oltre 120 minuti di musica.Sempre in ottobre, preceduto dal nuovo singolo “Non mettermi in croce”, viene pubblicato il box “Mi faccio in 4”, imponente raccolta in 4 cd che abbraccia otto anni di carriera e ben sette album, da “Portami con te” del 1999 all’ultimo “Made in Italy”. “Mi faccio in 4” è un monumentale “greatest hits”: 48 grandi successi e due inediti (“Non mettermi in croce”, nata ancora dalla collaborazione di Gigi con Mogol, e “Bambina”). I 4 cd hanno ognuno una sorta di identità: “NAPOLETANO”, “LATINO”, “POP” e infine “BALLAD”.
2008.
Ottobre: “Questo sono io” è l’album n. 16, primo per la sua label GGD. “Un disco di tutte verità”, dice Gigi, undici nuove canzoni concepite durante la lunga tournée teatrale. Un lavoro dalle forti tinte autobiografiche che mostra la zona nuda dei sentimenti di un poeta maturo e di un musicista che raggiunge vette sempre più alte. “Superamore” è il primo singolo scelto, ma in circuito ci sono anche canzoni come “Babbo Natale non c’è”, struggente canzone della lontananza dedicata al figlio Luca di cinque anni (title track dei titoli di coda di “No problem”, film firmato Vincenzo Salemme, di cui Gigi firma tutte le musiche originali), e “Giorni”, sigla del programma Amici di Maria De Filippi. Da segnalare anche “Male d’amore” in cui non esita a confessare le sue paure di uomo che vive insieme ad una donna molto giovane, “Nessuno te lo ha detto mai”. “Questo sono io” è anche il disco che segna il disgelo tra D’Alessio e Pino Daniele dopo anni di incomprensioni. Pino Daniele scrive la musica e con Gigi il testo del duetto D’Alessio/Tatangelo “Sarai” dove suona anche la chitarra con il suo stile inconfondibile, stile che ritroviamo in “Addo’ so’ nnato ajere”, una passeggiata tra i ricordi di Gigi adolescente che sentiva nelle strade del suo quartiere le canzoni di Daniele diffondersi nell’aria: una sorta di dedica che Pino mostra di gradire molto partecipando, oltre che da musicista, come cantante “firmando” nel brano una preziosa sottolineatura vocale. Ancora una volta da tappeto rosso i nomi dei musicisti: Neil Stubenhaus (già con Barbra Streisand), John Robinson (Madonna e Clapton tra gli altri), Michael Thompson (Faith Hill, Celine Dion, nelle produzioni di D’Alessio dai tempi di “Uno come te”), la London Symphony Orchestra, Maurizio Pica, Alfredo Golino, Maurizio Fiordiliso, Rosario Jermano, Roberto D’Aquino. Produttore artistico come sempre Adriano Pennino, affiancato nei missaggi da Roberto Rosu e dallo special guest Humberto Gatica, altra “mano” di livello mondiale.