Willie Peyote, torinese classe 1985 è considerato una delle figure più interessanti e innovative della scena Indie italiana contemporanea. 
Messa da parte la Laurea in Scienze Politiche dopo aver sperimentato generi e formazioni differenti (compreso il rock e il punk) trova la sua strada nel mondo del rap e dopo diversi Demo e un EP pubblica nel 2011 il suo primo album solista, “Il manuale del giovane nichilista”, che già dal titolo suggerisce la sua visione del mondo e il suo modo di comunicarlo ai suoi ascoltatori, condensato in un provocatorio mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale.  

Due anni dopo, nel 2013, esce “Non è il mio genere, il genere umano”, che sembra riconfermare il suo pseudo-pessimismo antropologico. 
Nel 2015 “Educazione Sabauda”, disco (certificato oro) che lo lancia definitivamente grazie a brani come “Io non sono razzista ma”, “C'era Una Vodka” e “Che Bella Giornata” (questi ultimi due certificati oro).
Il 6 ottobre 2017 esce “Sindrome di Tôret” (certificato oro), Il disco che coniuga perfettamente i suoi due istinti musicali, quello rock e quello hip-hop. Nell’album i singoli oro “Ottima Scusa” e “Le chiavi in borsa”.
L’anno successivo collabora con i Subsonica nel brano “L’incubo”. Questa collaborazione sfocia anche nel tour del gruppo torinese e sul palco del Concerto del Primo Maggio 2019.

Il 25 ottobre 2019 esce “Iodegradabile”, album che debutta nella Top5 dei dischi più venduti e ascoltati in Italia e da cui sono stati estratti i singoli “La Tua Futura Ex Moglie” (certificato oro con ottimi risultati sia in digitale che in radio), “Mango”, “Quando nessuno ti vede” e “Semaforo”. 
Anche questa volta, come per ogni album, Willie ha in programma di far seguire all’album una serie di date live in giro per l’Italia ma purtroppo la pandemia interrompe tutto.
Il tour bloccato dalla pandemia ha lasciato spazio prima alla pubblicazione di un freestyle dal titolo “Ogni giorno alle 18” (a sostegno dell’iniziativa benefica #teniamocistretti a favore degli ospedali torinesi) e poi a due singoli: “Algoritmo” (1 maggio 2020) in collaborazione con la star internazionale del reggae SHAGGY  e di Don Joe (tra i brani più programmati della scorsa estate) e “LA DEPRESSIONE È UN PERIODO DELL’ANNO” (13 novembre 2020), una fotografia amara di questo periodo di difficoltà, raccontata con i modi e i toni di chi ha fatto dell’accusa sociale e della descrizione della nostra società uno dei capisaldi del suo lavoro artistico.

Il 2020 si chiude con l’annuncio della partecipazione di Willie Peyote alla 71ma edizione del Festival della Canzone italiana con il brano “Mai dire mai (la locura)”, singolo che regala a Willie Peyote il Premio della Critica Mia Martini e il disco di Platino.
Durante la settimana sanremese la casa editrice People pubblica “Dov’è Willie?”, una conversazione tra Willie Peyote e Giuseppe Civati, un dialogo in cui si discute della scena musicale e del contesto culturale, di Torino, dell’Italia, delle cose che contano e della partecipazione al Festival di Sanremo.

Il 2022 è l’anno di “PORNOSTALGIA”. Il disco, anticipato i primi giorni di aprile dal brano manifesto “Fare Schifo” (con la partecipazione di Michela Giraud) è il sesto album della carriera di Willie Peyote, contiene 13 tracce tra cui spiccano le collaborazioni con SAMUEL, JAKE LA FURIA e SPERANZA, EMANUELA FANELLI, MICHELA GIRAUD, Aimone Romizi dei FAST ANIMALS AND SLOW KIDS e il producer bolognese GODBLESSCOMPUTERS.

Altro disco e altro tour questa volta con la “PRECARIA ORCHESTRA SABAUDA, CONCERTI DAL VIVO”. Nella primavera del 2023 è in tour con i Savana Funk per cinque date in cui due mondi apparentemente lontani si fondono condividendo l’amore per il groove e l’attenzione ai temi sociali.

A maggio pubblica il brano inedito “Picasso” e a settembre il singolo “Frecciarossa” fa da traino al tour nei principali club italiani dove registra numerosi sold out incontrando il consenso del pubblico e degli addetti ai lavori. Il 25 aprile 2024 esce l'EP “Sulla riva del fiume”, insieme al singolo “Giorgia nel Paese che si meraviglia”. Il disco è la prima parte di un album vero e proprio, che andrà a concludere la cosiddetta «trilogia sabauda», dove i primi due capitoli sono, appunto, “Educazione Sabauda” e “Sindrome di Tôret”.

L’anno si chiude con la pubblicazione del singolo “CHISSA’” con ditonellapiaga e l’annuncio della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025.