In occasione del Novantesimo compleanno della più grande diva del cinema italiano, Rai Teche propone su RaiPlay, da venerdì 20 settembre, una selezione di perle d’archivio: “L’Oro di Sophia” (https://www.raiplay.it/programmi/lorodisophia). Documenti degli anni ’60 che riportano ad una Sophia Loren in bianco e nero, già star internazionale, ma che al contempo testimoniano la sua profonda umanità catturando istantanee di vita vera. Icona di un’epoca, talento, carisma e sensualità: 70 anni di luminosa carriera premiata con l’Oscar nel 1991. Decine e decine di titoli e un viaggio nel cinema che la vede protagonista di pellicole cult e al fianco di colleghi d’eccezione, in Italia e oltreoceano, dove conquista anche Hollywood.
Ma, nelle immagini proposte, si riscopre una donna che non ha mai perso il contatto con il reale. Le telecamere Rai la sorprendono a pochi giorni dalla nascita del suo primogenito, ancora nel reparto maternità. Un sorriso per tutti e qualche parola in inglese, a farle visita non è solo la televisione italiana. Con il piccolo Carlo, commenta insieme ai giornalisti, ha dato alla luce un capolavoro diverso dal solito.
E ancora, in collegamento dal Teatro Mediterraneo dove si svolge il Primo incontro internazionale di Cinema a Napoli. Una “festa a Sophia”: l’attrice è l’ospite d'onore, accolta dal pubblico partenopeo. Vittorio De Sica è lì con lei e le dedica parole affettuose, fraterne: «timida, volenterosa, dolce Sophia (...) una creatura nata per le cose semplici, le cose vere, le cose sincere».
Una sincerità che le permette di incarnare personaggi che vanno dalla farsa alla tragedia e di passare dal set di una commedia come La baia di Napoli, a quello grave della Ciociara, dove la ritrova Carlo Mazzarella. Entusiasmo e autenticità nel dare valore a tutte le tinte, uno dei suoi tanti segreti.
Un immenso talento riconosciuto e premiato molto in fretta: nel 1966 ha poco più di trent’anni, ma il MOMA di New York già ospita una mostra di fotografie a lei dedicata. Lo stesso anno l’Associazione Nazionale degli Esercenti americani la premia insieme a Walt Disney: lei attrice dell’anno, lui campione dello spettacolo. E di nuovo Sophia con gli occhi sgranati e il sincero stupore, l’orgoglio e i passi timidi, piano piano fa la storia di questo Paese.
Ma, nelle immagini proposte, si riscopre una donna che non ha mai perso il contatto con il reale. Le telecamere Rai la sorprendono a pochi giorni dalla nascita del suo primogenito, ancora nel reparto maternità. Un sorriso per tutti e qualche parola in inglese, a farle visita non è solo la televisione italiana. Con il piccolo Carlo, commenta insieme ai giornalisti, ha dato alla luce un capolavoro diverso dal solito.
E ancora, in collegamento dal Teatro Mediterraneo dove si svolge il Primo incontro internazionale di Cinema a Napoli. Una “festa a Sophia”: l’attrice è l’ospite d'onore, accolta dal pubblico partenopeo. Vittorio De Sica è lì con lei e le dedica parole affettuose, fraterne: «timida, volenterosa, dolce Sophia (...) una creatura nata per le cose semplici, le cose vere, le cose sincere».
Una sincerità che le permette di incarnare personaggi che vanno dalla farsa alla tragedia e di passare dal set di una commedia come La baia di Napoli, a quello grave della Ciociara, dove la ritrova Carlo Mazzarella. Entusiasmo e autenticità nel dare valore a tutte le tinte, uno dei suoi tanti segreti.
Un immenso talento riconosciuto e premiato molto in fretta: nel 1966 ha poco più di trent’anni, ma il MOMA di New York già ospita una mostra di fotografie a lei dedicata. Lo stesso anno l’Associazione Nazionale degli Esercenti americani la premia insieme a Walt Disney: lei attrice dell’anno, lui campione dello spettacolo. E di nuovo Sophia con gli occhi sgranati e il sincero stupore, l’orgoglio e i passi timidi, piano piano fa la storia di questo Paese.