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Sintesi economico-patrimoniale
e finanziaria
Conto Economico
Il Conto Economico della Capogruppo
riferito all'esercizio 2010 registra una
perdita netta pari a 128,5 milioni di
Euro, a fronte di una perdita di 79,9
milioni di Euro consuntivata
nell'esercizio 2009.
In seguito alla fusione per
incorporazione della società controllata
RaiSat in Rai avvenuta nel corso
dell'esercizio con effetti contabili
retrodatati al 1° gennaio 2010, al fine
di assicurare un confronto omogeneo
dei risultati dell'attuale esercizio con il
precedente è stato elaborato, quale
termine di riferimento, un Conto
Economico e una Struttura Patrimoniale
risultante dal consolidamento delle due
società, come evidenziato dai prospetti
riclassificati riportati nella pagina
precedente.
Il Conto Economico 2009 così
elaborato evidenzia una perdita di 81,3
milioni di Euro.
Di seguito sono esposte alcune
informazioni sintetiche sulle principali
voci del Conto Economico e le
motivazioni degli scostamenti più
significativi rispetto ai dati dell'esercizio
precedente come sopra definiti.
Ricavi delle vendite e delle
prestazioni
Si compongono dei canoni di
abbonamento, degli introiti pubblicitari
e di altri ricavi di natura commerciale.
Nel complesso ammontano a 2.821,0
milioni di Euro con una diminuzione di
171,2 milioni di Euro (-5,7%) nei
confronti dell'esercizio 2009.
Canoni di abbonamento (1.685,4
milioni di Euro). Comprendono i canoni
di competenza dell'esercizio nonchè
quelli di competenza di esercizi
precedenti riscossi in via coattiva tramite
iscrizione a ruolo.
Comprendono altresì i crediti rilevati
verso il Ministero dell'Economia e delle
Finanze per canoni non riscossi relativi
agli esercizi 2008, 2009 e 2010 per
soggetti esentati dal pagamento, di cui
all'art. 1 comma 132, legge 24
dicembre 2007, n. 244.
In merito occorre precisare che la
circolare 46/E dell'Agenzia delle Entrate
del 20 settembre 2010, definendo i
requisiti soggettivi e la procedura che i
soggetti interessati devono seguire per
fruire di tale agevolazione, ha messo in
atto i presupposti necessari per
individuare gli aventi diritto
all'esenzione.
L'attività di individuazione degli
abbonati esentati, in fase avanzata di
esecuzione, ha permesso di valutare in
termini prudenziali un credito di 2,0
milioni di Euro.
L'incremento complessivo (+2,4%) è da
riferire all'aumento del canone unitario,
da Euro 107,50 a Euro 109,00
(+1,4%) e al forte incremento della
riscossione coattiva.
E' da rilevare anche l'aumento del
numero degli abbonati paganti (+0,2%)
e la ripresa dei nuovi abbonati
(+3,4%), dopo la flessione del 2009.
Anche nel 2010 il canone pagato in
Italia continua a essere uno dei più
bassi in Europa. Nella tabella a lato, a
titolo esemplificativo, è riportato
l'importo annuale del canone, espresso
in Euro, in vigore nei più importanti
Paesi europei.
Pubblicità. Al manifestarsi dei timidi
segnali di uscita dalla recessione, anche
il mercato nazionale della pubblicità ha
evidenziato un'inversione di tendenza
rispetto al 2009 e ha presentato
moderati ma diffusi cenni di recupero per
quasi ogni mezzo e settore
merceologico: nel 2010 il mercato
pubblicitario mostra una crescita del
3,8%, incrementando la raccolta di circa
300 milioni di Euro. Fatta eccezione per i
periodici e i quotidiani, tutti i media
mostrano una dinamica positiva. Il
mercato di riferimento Rai (Tv e Radio)
ha evidenziato nel 2010 un incremento
complessivo del 6,1% (fonte Nielsen).
In tale contesto, gli introiti pubblicitari
della Rai (942,4 milioni di Euro)
evidenziano una variazione positiva di
31,0 milioni di Euro (+3,4%) rispetto
all'esercizio 2009.
Da rilevare la crescita dei canali
specializzati che hanno registrato un
forte incremento degli ascolti rispetto al
2009, conseguente all'elevata qualità
della programmazione, all'ampliamento
dell'area di diffusione del segnale
digitale terrestre e ad azioni di
riposizionamento e di rebranding di
alcuni canali (Rai Movie e Rai 5).
Gli Altri ricavi presentano un
decremento di 242,2 milioni di Euro
(-55,6%), principalmente determinato
dal venir meno del provento rilevato
nell'esercizio 2009 relativo alla cessione
a terzi dei diritti pay tv dei Mondiali di
calcio 2010 e 2014 e di altri eventi
minori della FIFA a fronte di un
corrispettivo di 175 milioni di Euro.
Altri fattori ulteriori di riduzione della
voce sono evidenziati nella tabella. Tra
questi si rilevano l'azzeramento dei
proventi per la Fornitura dei canali
tematici satellitari da parte della ex
RaiSat (-32,7 milioni di Euro), la
diminuzione delle voci Cessione diritti
utilizzazione materiale teche a squadre
calcistiche (-13,3 milioni di Euro) per i
differenti effetti degli accordi conclusi
nei due esercizi, Servizi speciali da
convenzione (-10,0 milioni di Euro) in
conseguenza della rimodulazione delle
attività previste nella convenzione per
l'offerta televisiva, radiofonica e
multimediale all'estero, Servizi resi a
operatori telefonici (-7,1 milioni di Euro)
e Servizi diversi, principalmente verso
enti pubblici (-6,9 milioni di Euro) tra i
quali si evidenziano minori proventi
verso il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca (5,5
milioni di Euro nel 2009).
Come indicato nella tabella a lato,
l'incidenza delle tre componenti sul
totale dei ricavi da vendite e da
prestazioni, rispetto a quanto
consuntivato nell'anno precedente,
presenta un accresciuto peso delle voci
Canoni di abbonamento e Pubblicità a
scapito della componente Altri ricavi.
Costi operativi
Ammontano complessivamente a
2.649,9 milioni di Euro e presentano,
rispetto all'esercizio 2009, un
decremento di 101,4 milioni di Euro,
pari al -3,7%, le cui motivazioni sono
nel seguito illustrate.
Nella voce sono consuntivati i costi, sia
esterni che interni (costo del lavoro),
attinenti l'ordinaria attività dell'impresa,
secondo la classificazione che segue.
Consumi di beni e servizi esterni -
La voce include gli acquisti di beni e le
prestazioni di servizi necessari alla
realizzazione di programmi a utilità
immediata (acquisti di beni di consumo,
servizi esterni, collaborazioni artistiche
ecc.), i diritti di ripresa di eventi sportivi,
i diritti d'autore, i servizi resi da società
controllate, i costi di funzionamento
(affitti e noleggi, spese telefoniche e
postali, pulizia, manutenzioni ecc.) e
altri costi correlati alla gestione (imposte
indirette e tasse, contributo all'Authority,
canone di concessione ecc.).
Come evidenziato nella tabella, la voce
presenta, rispetto al passato esercizio,
un decremento di 102,3 milioni di Euro
(-5,6%), determinato dal venir meno del
costo dei diritti pay tv dei Mondiali di
calcio 2010 e 2014 ed eventi minori
FIFA pari a 169,3 milioni di Euro
oggetto della già menzionata cessione a
terzi rilevata nell'esercizio precedente.
Il confronto, nettato da tale componente,
evidenzia un incremento della voce pari
a 67,0 milioni di Euro (+3,6%), per lo
più derivante dall'aumento dei costi per
l'acquisizione dei diritti di ripresa,
riguardanti essenzialmente diritti sportivi
(+77,2 milioni di Euro). Al riguardo va
segnalata la presenza nel 2010, come in
tutti gli anni pari, dei grandi eventi
sportivi a ricorrenza quadriennale
(Campionati mondiali di calcio e
Olimpiadi invernali) che nel 2010 hanno
inciso sul Conto Economico per 107,8
milioni di Euro, parzialmente compensati
da risparmi conseguiti per l'acquisto dei
diritti della Champions League e delle
partite della Nazionale di calcio.
Oltre a quanto sopra, si evidenziano
maggiori costi per attività svolte da
società del Gruppo e risparmi nelle
altre componenti della voce a conferma
di un andamento già manifestatosi nello
scorso esercizio.
In merito ai maggiori costi rilevati per
attività svolte da società del Gruppo si
segnala che sono da riferire a Rai Way
(+19,9 milioni di Euro), principalmente
per l'estensione della trasmissione e
diffusione del segnale in tecnica digitale
terrestre e a Rai Cinema (+19,0 milioni
di Euro) per la sensibile crescita
nell'utilizzo di opere seriali di classe
pregiata.
Costo del lavoro - Ammonta a 911,0
milioni di Euro, con un incremento
complessivo pari a 0,9 milioni di Euro
rispetto a quanto consuntivato al 31
dicembre 2009 (+0,1%), secondo la
ripartizione evidenziata nella tabella a
lato.
Il costo del lavoro risulta pertanto fermo
ai livelli dell'anno precedente, grazie
anche al mancato stanziamento del
sistema premiante di quadri, impiegati,
operai e dirigenti che si traduce in un
minor costo di 16 milioni di Euro circa.
Il raffreddamento del costo del
personale è anche il frutto di una serie
di interventi gestionali che hanno
consentito di compensare l'impatto
economico derivante dagli automatismi
contrattuali, dalla stabilizzazione dei
precari, dall'innalzamento dell'indice di
rivalutazione del TFR e soprattutto dalla
concomitante applicazione dei rinnovi di
tutti i contratti collettivi.
Tra le manovre adottate, un peso
significativo è stato svolto dalle
incentivazioni all'esodo nonchè dal
sostanziale blocco delle politiche
gestionali.
Il personale in organico al 31
dicembre 2010 risulta composto da
10.055 unità, con un incremento di 25
unità rispetto al 31 dicembre 2009.
Il numero medio dei dipendenti,
comprensivo delle unità a tempo
determinato, ammonta a 11.857 unità,
con una diminuzione di 61 unità
rispetto agli organici del passato
esercizio. Nel dettaglio si assiste a un
calo di 178 unità del personale a
tempo determinato conseguente alla
stabilizzazione dei precari cui
corrisponde una crescita di 117 unità
del personale a tempo indeterminato
per effetto delle concomitanti
incentivazioni all'esodo.
Margine Operativo Lordo
Il Margine Operativo Lordo presenta,
per effetto delle dinamiche sopra
esposte, un saldo positivo di 185,3
milioni di Euro, con un decremento
rispetto al passato esercizio di 71,0
milioni di Euro pari al 27,7%.
Ammortamento programmi
La voce in esame è correlata con gli
investimenti in programmi, che nel
corso del 2010 ammontano a 272,9
milioni di Euro, con un decremento di
31,4 milioni di Euro (-10,3%), per la
gran parte riferibile al genere Fiction.
Gli ammortamenti del periodo riferiti
alle voci sopra citate, pari a 257,4
milioni di Euro, manifestano un
decremento rispetto al precedente
esercizio pari a 19,6 milioni di Euro
(-7,1%) correlato all'andamento degli
investimenti.
Altri ammortamenti
Sono correlati agli investimenti in
immobilizzazioni materiali e ad altri
investimenti, la cui dinamica
nell'esercizio 2010, evidenziata nel
prospetto che segue, presenta nel
complesso un decremento di 14,6
milioni di Euro.
Gli ammortamenti del periodo riferiti
alle voci sopra citate ammontano a
68,0 milioni di Euro, con una
diminuzione di 10,3 milioni di Euro
rispetto al 2009, interamente riferita alle
immobilizzazioni materiali, in relazione
al progressivo completamento del
processo di ammortamento dei beni
entrati in funzione in anni passati e di
un livello d'investimenti in diminuzione.
Altri oneri netti
La voce, comprendente costi/proventi
non direttamente correlati all'attività
tipica della Società, evidenzia nel 2010
oneri netti pari a 20,2 milioni di Euro
(nel precedente esercizio 35,4 milioni di
Euro). Più in particolare la voce
comprende accantonamenti per rischi e
oneri (15,9 milioni di Euro), oneri a
fronte di programmi a utilità ripetuta di
cui non si preveda l'utilizzabilità o
replicabilità (34,7 milioni di Euro),
l'accantonamento al fondo
pensionistico integrativo aziendale a
favore di ex dipendenti (9,7 milioni di
Euro), parzialmente compensati da
sopravvenienze attive nette (25,0 milioni
di Euro) e da rilasci di fondi accantonati
in precedenti esercizi (16,4 milioni di
Euro).
Risultato Operativo
La dinamica dei ricavi e dei costi
operativi sin qui illustrata ha
determinato un peggioramento del
Risultato Operativo, che passa dai
-134,4 milioni di Euro del passato
esercizio ai -160,3 milioni di Euro
dell'esercizio attuale, con un
decremento di 25,9 milioni di Euro.
Proventi finanziari netti
La voce Proventi finanziari netti
presenta un risultato positivo di 1,9
milioni di Euro (1,0 milioni di Euro
nell'esercizio 2009). La voce evidenzia
gli effetti economici della gestione
finanziaria e comprende interessi attivi e
passivi verso banche e società del
Gruppo e i proventi netti di cambio.
In dettaglio si evidenzia una variazione
negativa degli interessi netti verso
banche di 0,3 milioni di Euro a fronte di
una maggiore esposizione finanziaria
verso terzi, parzialmente compensata
dalla riduzione dei tassi applicati. I bassi
tassi di interesse di mercato hanno
altresì determinato un limitato
decremento (0,5 milioni di Euro) degli
interessi attivi originati dal
finanziamento delle consociate.
Le differenze di cambio, principalmente
originate dall'acquisto di diritti sportivi
denominati in dollari americani, sono di
importo positivo grazie alle operazioni
di copertura attivate in esercizi
precedenti, che hanno limitato
l'andamento negativo del rapporto di
cambio tra Euro e dollari registrato in
corso d'anno.
Il costo medio del finanziamento presso
banche e altri istituti finanziari, costituito
da linee di credito su conto corrente,
'denari caldi' e finanziamenti stand-by, è
in diminuzione in relazione alla
riduzione dei tassi di riferimento del
mercato monetario, e si attesta all'1,9%
(2,3% nell'esercizio precedente).
Risultato delle partecipazioni
Come indicato nella sottostante tabella,
la voce ammonta complessivamente a
59,8 milioni di Euro e include i
dividendi incassati nel periodo a valere
sui risultati dell'esercizio precedente
(57,6 milioni di Euro), la plusvalenza
rilevata al termine del processo di
liquidazione della controllata Sacis (4,8
milioni di Euro), le riduzioni di valore
delle partecipazioni per perdite
consuntivate nell'esercizio (3,1 milioni di
Euro).
Oneri straordinari netti
Ammontano a 45,0 milioni di Euro (1,6
milioni di Euro nel 2009) e sono relativi
a costi sostenuti per le azioni di
incentivazione all'esodo anticipato del
personale.
Imposte sul reddito
La voce presenta un valore positivo per
15,1 milioni di Euro determinato dal
saldo tra fiscalità corrente e differita
così come dettagliato nella tabella.
Per quanto riguarda l'imposta IRES, non si
è rilevato alcun importo in quanto per
l'esercizio il risultato, ai fini fiscali, è di
segno negativo.
L'IRAP, ammontante a 25,6 milioni di
Euro, presenta una diminuzione di 1,9
milioni di Euro rispetto al precedente
esercizio, determinato da un minor
imponibile fiscale.
Le imposte differite passive determinano
un effetto positivo pari a 2,7 milioni di
Euro (nel 2009, 13,8 milioni di Euro), in
conseguenza del rientro delle differenze
temporanee di reddito derivanti dai
maggiori ammortamenti effettuati nei
precedenti esercizi ai soli fini fiscali.
Le imposte differite attive (38,0 milioni di
Euro) sono originate dall'iscrizione di
crediti IRES per 37,7 milioni di Euro
derivanti dall'imponibile fiscale negativo
dell'esercizio, che trova compensazione
con gli imponibili fiscali positivi di società
controllate, apportati in sede di
consolidato fiscale relativo al periodo
d'imposta 2010.
Struttura patrimoniale
Immobilizzazioni
Le Immobilizzazioni materiali
sono
dettagliate nel prospetto.
Le Immobilizzazioni in programmi sono per lo più rappresentate dal
genere Fiction (345,3 milioni di Euro)
nel quale si è concentrata la maggior
parte degli investimenti del periodo
(272,9 milioni di Euro). Il dettaglio è
riportato nella tabella.
Le Immobilizzazioni in partecipazioni
subiscono un lieve incremento (+3,2
milioni di Euro) principalmente da
attribuirsi alla ricapitalizzazione della
società Rai World.
Le Altre Immobilizzazioni sono
dettagliate nel prospetto a fianco.
Capitale d'esercizio
La variazione nei confronti del bilancio
2009 (-81,4 milioni di Euro) è
riconducibile in massima parte alla
normale evoluzione della gestione
aziendale.
Tra le variazioni di maggior rilievo si
evidenziano:
- Crediti commerciali: in diminuzione
di 106,5 milioni di Euro, in gran
parte per incassi avvenuti
nell'esercizio di crediti pregressi
concernenti servizi da Convenzione
resi allo Stato.
- Altre attività: in diminuzione per
32,9 milioni di Euro in larga parte
riconducibile al rientro degli anticipi
corrisposti a fronte dell'acquisizione
dei diritti riferiti a manifestazioni
sportive disputatesi nell'esercizio (in
particolare Campionati mondiali di
calcio e Olimpiadi invernali).
- Altre passività
in diminuzione per
41,3 milioni di Euro determinata in
buona parte dalla differente
liquidazione temporale di varie partite
di debito.
Da rilevare che la voce Crediti
commerciali, al netto delle relative
svalutazioni, e per la maggior parte
costituita da crediti verso imprese
controllate, principalmente Sipra, e
verso enti e istituzioni pubbliche.
Posizione finanziaria netta
La posizione finanziaria netta a fine
esercizio risulta positiva, seppure in
peggioramento rispetto all'esercizio
precedente (3,8 milioni di Euro contro
40,5 milioni di Euro nel 2009) e risulta
così composta:
Nonostante il risultato economico
negativo, la posizione finanziaria
complessiva evidenzia un limitato
decremento (36,7 milioni di Euro)
interamente attribuibile alla componente
intercompany, in particolare per il
peggioramento del saldo verso la
società Rai Cinema.
A determinare tale risultato hanno
contribuito in maniera significativa il
miglioramento delle poste di capitale
d'esercizio, principalmente per l'incasso
dei crediti pregressi relativi a
Convenzioni per servizi resi a favore
dello Stato, e la riduzione degli
investimenti complessivamente effettuati.
La posizione finanziaria netta media è
positiva, in leggero peggioramento
rispetto all'esercizio precedente (da 59
a 53 milioni di Euro).
L'analisi effettuata in base a indici di
struttura patrimoniale e finanziaria
evidenzia che:
- l'indice di copertura del capitale
investito netto, determinato dal
rapporto tra capitale investito netto e
mezzi propri, è pari a 0,99 (0,92 nel
2009);
- l'indice di disponibilita, individuato
dal rapporto tra attività correnti
(rimanenze, attivo circolante,
disponibilità liquide e crediti
finanziari) e passività correnti (passivo
del circolante e debiti finanziari), è
pari a 0,98 (1,09 nel 2009);
- l'indice di autocopertura delle
immobilizzazioni, calcolato in base al
rapporto tra patrimonio netto e
immobilizzazioni, è pari a 0,34 (0,45
nel 2009).
I rischi finanziari ai quali è esposta la
Società sono monitorati con opportuni
strumenti informatici e statistici. Una
policy regolamenta la gestione
finanziaria secondo le migliori pratiche
internazionali, con l'obiettivo di
preservare il valore aziendale attraverso
un atteggiamento avverso al rischio,
perseguito con un monitoraggio attivo
dell'esposizione e l'attuazione di
opportune strategie di copertura, anche
per conto delle società del Gruppo.
In particolare:
- Il rischio di cambio è significativo in
relazione all'esposizione in dollari
statunitensi originata dall'acquisto di
diritti sportivi e dal finanziamento della
consociata Rai Corporation. Nel corso
del 2010 tali impegni hanno generato
pagamenti per circa 70 milioni di
dollari. La gestione è realizzata a far
data dalla sottoscrizione dell'impegno
commerciale, spesso di durata
pluriennale, e ha come obiettivo la
salvaguardia del controvalore in Euro
degli impegni stimati in sede di ordine
o di budget. Le strategie di copertura
sono attuate attraverso strumenti
finanziari derivati - quali acquisti a
termine, swaps e strutture opzionali -
senza assumere mai carattere di
speculazione finanziaria. La policy
aziendale prevede molteplici limiti
operativi cui deve attenersi l'attività di
copertura.
- Il rischio tasso è anch'esso
regolamentato dalla policy aziendale,
in particolare per l'esposizione di
medio-lungo termine, con specifici
limiti operativi. Al momento la
posizione finanziaria non include
significative esposizioni a lungo
termine, ma vede l'alternarsi di brevi
periodi di liquidità gestionale a
periodi di scoperto coperti attraverso
le linee di credito a revoca o gli
affidamenti stand-by, per i quali non
si è ritenuto opportuno attivare
operazioni di copertura.
- Il rischio di credito sugli impieghi di
liquidità è limitato in quanto la policy
aziendale prevede, per i limitati
periodi di eccedenze di cassa,
l'utilizzo di strumenti finanziari a
basso rischio e con controparti di
rating elevato. Nel corso del 2010
sono stati utilizzati unicamente
depositi vincolati o a vista con
remunerazioni prossime al tasso
Euribor.
- Per quanto concerne il rischio di
liquidità, si evidenzia che l'azienda
ha con il sistema bancario linee di
affidamento a breve termine per un
importo di circa 475 milioni di Euro.
E' inoltre attivo un finanziamento di
220 milioni di Euro nella tipologia
stand-by, con scadenza nel 2012,
con un gruppo di banche. Il
complesso degli affidamenti è
sufficiente a coprire i periodi di
massimo scoperto, seppure la
procedura di liquidazione dei canoni
da parte del Ministero dell'Economia
e delle Finanze attraverso quattro rate
posticipate possa generare tensioni
nel caso di ritardi significavi rispetto
alle date contrattuali di fine trimestre.
L'azienda, a fronte dei rilevanti
investimenti richiesti dal progetto DTT,
oltre ad avere attivato con la Banca
Europea degli Investimenti
un'istruttoria per l'accensione di un
finanziamento a medio-lungo
termine, ha avviato una procedura di
selezione presso il sistema bancario,
che dovrebbe concludersi nel primo
semestre 2011, per la ristrutturazione
delle fonti di finanziamento in
un'ottica di allungamento delle stesse
su un maggiore orizzonte temporale.
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