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Prevedibile evoluzione della gestione

La ripresa dell'economia mondiale, pur tra molte incertezze, prosegue, con importanti differenziazioni per aree geografiche. Nella media del 2010, il prodotto mondiale è cresciuto del 5% rispetto a una flessione dell'anno precedente di quasi un punto percentuale. è comune la previsione di una prosecuzione della dinamica espansiva sui ritmi dello scorso anno. Nell'area dell'Euro, l'impulso più forte alla crescita è impresso dall'economia tedesca, per effetto della importante crescita delle esportazioni e degli investimenti in macchinari e attrezzature. Per quanto riguarda l'Italia, i tassi di sviluppo sono attorno all'1%.

L'espansione produttiva si concentra nelle aziende esportatrici, in particolare in quelle grandi, rivolte alle economie emergenti, mentre la domanda interna rimane debole.

In questo contesto, dopo un 2010 caratterizzato, dopo la pesante flessione dell'anno precedente, da una ripresa della raccolta pubblicitaria, le stime di mercato per il 2011 si mantengono alquanto prudenziali, ipotizzando comunque un modesto segno positivo. Tuttavia, dato lo scenario di elevata incertezza e volatilità, le previsioni sono suscettibili di variazioni.

Il 2011 sarà l'anno cruciale per il definitivo passaggio dell'intero territorio nazionale alla trasmissione televisiva in digitale terrestre e quindi sarà fondamentale anche per rafforzare il posizionamento degli operatori in un contesto competitivo altamente dinamico.

Per Rai il 2011 si presenta quindi come un esercizio particolarmente importante. La Rai deve infatti conciliare due esigenze contrapposte: accelerare il percorso di risanamento strutturale del conto economico aziendale, intervenendo prioritariamente e in modo strutturale sul fronte dei costi, e al contempo aprire una fase nuova che abbia come elemento fondamentale quello dello sviluppo, con un profondo ripensamento, editoriale e industriale, sul ruolo del Servizio Pubblico nel nuovo scenario digitale.

La capacità di reinventare il proprio ruolo, scongiurando il rischio di un declino causato da una lenta ma progressiva marginalizzazione, passa necessariamente attraverso il posizionamento centrale, come editore globale e gratuito, sulla piattaforma digitale terrestre.

Il centro del progetto della Rai è proprio intorno alla piattaforma digitale, con un investimento focalizzato sulle risorse umane, sull'innovazione tecnologica e, ovviamente, sul prodotto.

L'importanza dell'impegno è in un numero: solo per l'avanzamento del progetto per la costruzione della rete, Rai impegnerà nel 2011 risorse nell'ordine di quasi 100 milioni di Euro. Le proiezioni economiche per il 2011 evidenziano un risultato in sostanziale pareggio, sia per l'assenza, trattandosi di esercizio dispari, di oneri per grandi eventi sportivi, sia - soprattutto - per il consolidamento delle iniziative gestionali, anche di carattere strutturale, che verranno implementate ed attuate nel corso dell'esercizio.

In considerazione della consolidata dinamica di crescita della risorsa pubblica, che non si discosta dall'adeguamento inflattivo, e delle criticità strutturali che sembrano connotare il mercato pubblicitario, specie nella sua componente televisiva, diventa sempre più indifferibile - nell'ottica di un riequilibrio strutturale che significa anche possibilità di sviluppo - affrontare in modo deciso il tema delle risorse.

Il riequilibrio deve inevitabilmente poggiare sulla risorsa pubblica, che viene mantenuta a un livello insufficiente rispetto ai costi che Rai sostiene per le attività affidate dalla Legge e dal Contratto di Servizio; attività che, con ogni rinnovo, vengono progressivamente ampliate.

Il canone unitario di abbonamento, anche per il 2011, è stato adeguato in nesso alle aspettative inflattive. Pertanto, limitatamente agli effetti sull'esercizio in corso, risultati postivi potrebbero derivare solo da una tempestiva revisione dei meccanismi di contrasto all'evasione, palesemente inadeguati a fronte di un fenomeno di inaccettabili dimensioni.

Al riguardo, un segnale incoraggiante è rappresentato dal nuovo testo del Contratto di Servizio 2010 - 2012 sottoscritto in data 6 aprile 2011 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Rai.

Infatti, il Ministero ha assunto l'impegno a individuare, anche con il coinvolgimento delle amministrazioni competenti, le più efficaci metodologie di contrasto all'evasione del canone di abbonamento, proponendo le opportune iniziative legislative e adottando le necessarie misure amministrative.

RAI: Rai Radio Televisione Italiana