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Performance del prodotto Tv

dall’operatore Fastweb, con un servizio Video On Demand denominato Rai On articolato in più canali tematici e alimentato con la programmazione Rai corrente e del passato.

Questa collaborazione è stata interrotta a fine anno in virtù della dismissione di questa offerta da parte di Fastweb che si è riposizionato da un modello di tipo chiuso, in cui l’operatore broadband aveva anche un ruolo nella parte di predisposizione dell’offerta editoriale, a un modello aperto in cui la propria funzione è di mera piattaforma distributiva.

Il 2011 è stato caratterizzato da un’ulteriore crescita del bacino di utenza del Digitale Terrestre; a fine anno le regioni completamente digitalizzate sono diventate quattordici, pari a circa il 78% della popolazione italiana.

Tra gli effetti più significativi dell’ampliamento e della diversificazione dell’offerta televisiva, vi è senz’altro l’aumento della platea che prosegue in un trend di crescita che dal 2009 in avanti vede il mezzo a livelli sempre superiori a quelli degli anni precedenti.

Il 2011 è stato quindi un ennesimo anno record per gli ascolti televisivi: per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni Auditel sono stati superati i 10 milioni di telespettatori nell’intera giornata (10,1 milioni vs. 9,8 milioni del 2010) e i 25 milioni e mezzo nella prima serata (25,8 milioni di ascolto medio, in netta crescita rispetto ai precedenti massimi del 2004 e del 2010 in cui la platea raggiunse i 25,1 milioni).

Si tratta di risultati di assoluto rilievo, anche perché sono stati raggiunti in un anno privo di grandi eventi sportivi (Mondiali ed Europei di calcio, Olimpiadi invernali ed estive) che di norma contribuiscono notevolmente alla crescita del consumo televisivo.

In uno scenario competitivo in forte trasformazione, il Gruppo Rai si conferma sempre più leader.

Nel giorno medio, Rai si afferma con il 40,2% di share (-1,1% rispetto al 2010) a fronte del 36,3% di Mediaset (-1,3%).

Questo risultato è stato ottenuto in un quadro di generale incremento dei canali specializzati presenti sulla piattaforma satellitare o su quella digitale terrestre: escludendo le reti Rai e Mediaset rilevate da Auditel, l’insieme delle ‘Tv satellitari’ sale complessivamente all’11,1% (+1,6 punti di share rispetto al 2010), mentre le ‘Altre Tv terrestri’ raggiungono l’8,8% (in crescita di +0,2 punti).

Al risultato del Gruppo Rai hanno contribuito in modo determinante le performance delle reti specializzate (‘Rai Specializzate’) che ottengono complessivamente il 4,8% di share nell’intera giornata (con un incremento di +1,8 punti rispetto al 2010) grazie in primis alle performance di Rai 4, Rai Premium, Rai Yoyo, Rai Movie e Rai News (che ha più che raddoppiato il proprio share).

La Rai diventa quindi il primo editore digitale del mercato italiano, superando Mediaset (4,4%), Sky (4,0%), Fox (1,7%) e tutti gli altri competitor nazionali e internazionali del calibro di Discovery, Switchover Media, Disney, Viacom e Turner.

I canali generalisti Rai scontano, come quelli della concorrenza (ad eccezione di La7), una flessione fisiologica con i tre canali Rai che mantengono comunque le proprie posizioni di leadership:
Rai 1 con il 18,7% di share si conferma la rete più vista in assoluto e conserva il vantaggio rispetto all’ammiraglia Mediaset (-2 punti rispetto al 2010 per entrambi i canali);
Rai 2 si attesta all’8,2% (-0,9 punti) ed è il quarto canale nazionale, superato solo da Canale 5 e dagli altri due canali Rai;
Rai 3 resta invariata all’8,5% e diviene il terzo canale nazionale.

In Prime Time il Gruppo Rai si conferma leader con il 41,3% di share (-2,4% rispetto al 2010) a fronte del 36,8% di Mediaset (-0,7% punti).

Nella fascia oraria di maggiore ascolto, la crescita delle ‘Altre Tv’ a scapito della tradizionale offerta generalista appare più contenuta: l’insieme delle ‘Tv satellitari’ realizza il 9,9% di share (+1,4 punti percentuali rispetto al 2010), mentre le ‘Altre Tv terrestri’ salgono al 7,5% (+0,2).

Rai 1 rimane il canale più seguito con uno share del 18,9% e supera Canale 5 di quasi 2 punti percentuali nonostante l’assenza nel 2011 di eventi calcistici di rilievo che ne hanno condizionato le performance (-3,4 punti rispetto al 2010 in cui vi erano stati i Mondiali di calcio e una squadra italiana si aggiudicava la Champions League).

Rai 2 e Rai 3 si confermano i canali più visti dopo le reti ammiraglie, rispettivamente con il 9,5% (-0,4 punti sul 2010) e il 9,0% (-0,1 punti).

L’insieme dell’offerta dei canali ‘Rai Specializzate’ raggiunge il 3,9% con un incremento di +1,5 punti percentuali di share rispetto al 2010.

Entro la fine del primo semestre del 2012 è prevista la conclusione del processo di conversione delle trasmissioni in tecnica digitale su tutto il territorio nazionale; tra maggio e giugno il segnale analogico verrà infatti spento anche nelle regioni del Sud Italia non ancora coinvolte: Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Per avere delle indicazioni sullo scenario competitivo del prossimo futuro è quindi interessante focalizzarsi sugli ascolti delle regioni ‘all digital’ che a fine 2010 avevano già completato il passaggio al digitale terrestre (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sardegna). In queste aree, che comprendono circa il 65% della popolazione italiana, è stata infatti disponibile per tutto il 2011 un’offerta televisiva più ricca che nel resto del Paese.

I risultati ottenuti nelle regioni ‘all digital’ sono estremamente positivi e dimostrano la validità delle scelte strategiche compiute da Rai.

Nel giorno medio, infatti, Rai prevale su Mediaset in modo ancora più netto che nelle altre zone d’Italia: il Gruppo Rai raggiunge il 40% di share contro il 35% di Mediaset.

In particolare, nelle 24 ore, le tre reti generaliste Rai superano quelle del principale competitor (33,5% contro il 29,6%).

Le reti ‘Rai Specializzate’, con un’offerta sul digitale terrestre di undici canali, ottengono complessivamente il 6,6% di share e collocano cinque reti nella graduatoria delle 15 emittenti digitali (free e pay) più viste. In particolare evidenza vi sono: Rai 4 (1,2 % di share), Rai Premium (1,1%) e Rai YoYo (1,0%).





RAI: Rai Radio Televisione Italiana
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