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Prevedibile evoluzione della gestione

Il 2012 è un anno di recessione per l’economia italiana.

E’ tuttavia prevedibile che il processo di miglioramento della governance europea insieme con il rafforzamento degli strumenti di stabilizzazione finanziaria, da un lato, e le importanti manovre di correzione dei conti pubblici per gli anni 2012 – 2014 con le relative riforme strutturali, dall’altro, possano condurre a un miglioramento, sebbene lento e graduale, delle prospettive.

Le previsioni più aggiornate stimano una stabilizzazione dell’attività produttiva già nella seconda metà dell’esercizio, per tornare all’espansione del reddito nel 2013.

Il quadro macroeconomico, connotato da elevata incertezza e volatilità, potrà avere ripercussioni negative per la Rai in termini di raccolta pubblicitaria, confermate dall’andamento del mercato nel primo trimestre.

In un esercizio gravato dal costo per grandi appuntamenti sportivi internazionali (Olimpiadi estive di Londra ed Europei di calcio in Polonia e Ucraina, con un costo per i diritti pari a 135 milioni di Euro) e dalle attività connesse al completamento del processo di switch-off, ossia il definitivo passaggio al digitale terrestre dell’intero territorio nazionale, la Rai è impegnata a proseguire il processo di consolidamento dei progressi economici realizzati nel 2011, con l’obiettivo di confermare – pur in presenza di un contesto fortemente critico – il pareggio dei conti anche nel 2012.

Il risanamento strutturale della situazione economico – finanziaria è infatti la precondizione essenziale per abilitare il rilancio del Servizio Pubblico e lo sviluppo dell’Azienda Rai.

Tale fondamentale obiettivo verrà pertanto perseguito nel rispetto di alcune fondamentali priorità:
riqualificazione dell’offerta televisiva generalista e specializzata;
ripensamento e rilancio dell’offerta Internet al fine di ridurre le distanze rispetto agli altri operatori editoriali attivi nei diversi ambiti competitivi;
sviluppo di una strategia editoriale e di business per il presidio del nuovo mercato dei Servizi Media di rete, anche attraverso partnership con altri player del settore.

La Rai ha quindi impostato un’approfondita operazione di spending review di tutte le aree aziendali e delle società controllate parallelamente a un ulteriore rafforzamento delle policy di razionalizzazione della spesa.

Rientrano in questa logica, favorite da una revisione della struttura organizzativa e dei processi decisionali, importanti iniziative di razionalizzazione dei modelli produttivi finalizzati al conseguimento di benefici economici e di flessibilità operativa, con la più efficiente valorizzazione del personale interno.

Il canone unitario di abbonamento, anche per il 2012, è stato adeguato in funzione della dinamica inflattiva programmata.

Pertanto, come per il 2011, non verrà ragionevolmente recuperato – stante le previsioni delle principali istituzioni finanziarie – neanche l’erosione del potere di acquisto.

In assenza, allo stato, di interventi risolutivi su presupposti e meccanismo di riscossione del canone ordinario, caratterizzato da una evasione nell’ordine di 500 milioni di Euro, sono attesi benefici – certamente di dimensioni assolutamente non comparabili – dalla recente norma che ha disposto l’obbligo per le imprese e le società di indicare nella dichiarazione dei redditi il numero identificativo dell’abbonamento speciale.

Si tratta di un primo importante tassello nell’operazione di revisione del finanziamento pubblico della Concessionaria, fondamentale per la stabilità del risanamento aziendale.

RAI: Rai Radio Televisione Italiana