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Prevedibile evoluzione della gestione
Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude
con una perdita che riduce
significativamente le consistenze del
patrimonio netto. Il bilancio è stato
predisposto sulla base del presupposto
della continuità aziendale, in quanto il
piano industriale 2013-2015,
approvato dal Consiglio di
Amministrazione, prevede per l’esercizio
2013 una perdita di ammontare tale da
non incidere significativamente sulle
consistenze del patrimonio netto.
Per l’esercizio 2014 si prevede un
sostanziale pareggio di bilancio, mentre
per l’esercizio 2015 è previsto un
significativo e positivo risultato di
esercizio. In particolare il piano tiene
conto che le prospettive per il 2013
dell’economia nazionale continuano a
essere caratterizzate da un elevato tasso
di incertezza, che si traduce in bassa
propensione ai consumi e alla spesa
pubblicitaria da parte delle aziende.
Il quadro macroeconomico avrà
ulteriori ripercussioni negative per la Rai
in termini di raccolta pubblicitaria, a
oggi confermate dal deludente
andamento del mercato nel primo
trimestre, sostanzialmente in linea con i
trend negativi dell’ultima parte del
2012.
A fronte di tale complesso scenario la
Rai ha elaborato ed è in procinto di
porre in esecuzione ulteriori e sempre
più estesi e incisivi interventi di
razionalizzazione della spesa.
La revisione dei processi e delle attività,
insieme alla prossima revisione del
modello organizzativo, consentirà di
migliorare il livello dell’efficienza
operativa e di permettere alle risorse
aziendali di focalizzarsi sull’attività
editoriale e produttiva.
Tutto ciò premesso, e considerando
l’assenza dei grandi eventi sportivi dal
palinsesto 2013, è ragionevole sostenere
che per Rai vi siano nel 2013 i
presupposti per un marcato
miglioramento del risultato della gestione
rispetto al 2012. Infatti, sulla base delle
proiezioni attualmente disponibili,
l’esercizio 2013, dovrebbe registrare una
perdita di esercizio di entità limitata.
Le tre linee di indirizzo che la Rai
intende perseguire nel corso
dell’esercizio sono:
• la finalizzazione del processo di
profonda revisione organizzativa della
concessionaria di pubblicità e del
modello di gestione della raccolta
quale strumento e presupposto per
raggiungere l’obiettivo di un recupero
di quote di mercato;
• l’avvio di un percorso di
rafforzamento del prodotto secondo
una logica di allocazione delle risorse
che privilegi i segmenti posti sulle
direttrici di sviluppo, innanzitutto i
canali specializzati e Internet;
• il proseguimento, l’intensificazione e
la sofisticazione del processo di
razionalizzazione della spesa ad
assetti costanti, intervenendo su tutte
le aree aziendali e, laddove
necessario, ridefinendo i processi in
un’ottica di semplificazione e
risparmio di attività e quindi di costi.
In sintesi, verrà attuata una gestione
intesa a coniugare, con equità e
determinazione, rigore e disciplina sul
lato dei costi con un mirato e selettivo
sostegno alle aree aziendali di
eccellenza il cui potenziamento
rappresenta la miglior garanzia di
vitalità dell’offerta editoriale all’insegna
della missione di Servizio Pubblico e di
rafforzamento del brand Rai.
L’impegno è quindi quello di liberare
risorse da attività ancillari, intervenendo
sulla razionalizzazione dei meccanismi
di funzionamento aziendali, per
reindirizzarle sullo sviluppo del prodotto,
dell’offerta e dei nuovi canali utilizzando
tutte le leve disponibili, compresa quella
tecnologica.
La gestione aziendale verrà guidata
dalle scelte del Piano Industriale 2013-
2015. Un Piano che nell’arco del
triennio, insieme ai correlati strumenti
operativi, si prefigge l’obiettivo di
raggiungere un sostenibile livello di
redditività e una minore esposizione
finanziaria. Riteniamo che anche per il
recepimento delle risorse finanziarie
previste dal piano, non vi siano
particolari criticità.
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