Cronache dei colori - Eventi e storie del mondo cromatico : Storia dei colori

Storia dei colori


 

 

La viola (strumento musicale)




Il suo nome deriva probabilmente dal latino vitula o vidula. La sua storia accertata inizia nel Medioevo e ne abbiamo una prima testimonianza scritta in un decreto emesso dal podestà di Bologna nel 1261 in cui si menziona l'esistenza di questo strumento musicale.
Nel tempo la Viola subì molte mutazioni, dando origine a una vera e propria famiglia di strumenti musicali.
Si ebbe la Viola d'amore a cinque, sei o sette corde di budello animale con altrettante corde metalliche (denominate simpatiche) poste sulla cassa armonica per ottenere un effetto di risonanza.
Poi ricordiamo la Viola da braccio e la Viola da gamba, i cui nomi fanno riferimento alla posizione in cui veniva suonata, e ancora il Basso di Viola, la Viola bastarda, la Viola fagotto, la Viola di bordone, l'Arciviola, il Violone.
A loro volta questi strumenti si trasformarono in altri, variando di dimensione, dando vita ai moderni violini, violoncelli e contrabassi, dove il denominatore comune è linguisticamente espresso nella radice "viol-".
La viola medioevale è presente in molte pitture e sculture che testimoniano come all'epoca essa ebbe largo sviluppo e fortuna.
Naturalmente nella modernità la viola trova il suo posto nel gruppo degli archi. Ne sono espressione, per fare qualche esempio, i quintetti per archi di Mozart e di Brahms, così come diverse composizioni di Schumann e Dvorâk nelle quali la viola esprime frasi musicali molto belle.
E in ultimo, non dimentichiamo la Viola elettrica, con amplificatori, usata nella musica rock. Ancora un esempio: nelle composizioni del gruppo Velvet Underground.

 

 

 

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