Rufino è uno dei primi seguaci di S. Francesco, probabilmente un suo amico d'infanzia o di gioventù. Rufino è nobile, ma è un ragazzo molto timido e insicuro: "Senza lo ardire ne la facundia del predicare."
In relazione con Rufino si ha talvolta l'immagine di un Francesco severo, dalle abitudini quasi militari.
E' probabile che Francesco opponesse il suo rigore ad alcune esagerate incertezze e paure dell'amico.
Alcune cronache dell'epoca raccontano che Rufino fosse assalito da gravi dubbi e da visioni del demonio che solo Francesco era in grado di placare.
Fu vicino a Francesco nel giorno della sua morte.
Il santo di Assisi lo definì "una delle tre più sante anime del mondo".
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