Da Li Hacker



[Racconto di Giovanna Gra]


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durata 20 minuti

E' una sera strana, questa sera.
Forse perché stiamo per lasciarci, perché sta per arrivare il Natale, perché spira un'inconfondibile tramontana.

E' una notte lunga, invernale, qui fra i tetti ovest della grande città.
L'odore delle castagne abbrustolite corre lungo i pianerottoli e le scale, spicca il volo e invade il cielo.

Il cielo... che cosa immensa il cielo.
Il cielo è come la rete, non ha limiti, ci tiene in contatto e, forse, ci illumina.

Che notte questa notte in cui i gatti fra i tetti fanno ciambelle contro il freddo e le luci della città scaldano anche i cuori meno allenati.

Come si fa in una notte come questa a non pensare a lei?
Sì, lei, la ragazza più carina della rete, la mia Emily...

E così, mentre mi illanguidisco fra le scritte al neon e le paciose antenne paraboliche di questi tetti, annuso il freddo e sono improvvisamente contento.
Ma il mio computer mi riporta immediatamente alla realtà: sta ricevendo un drappello di mail.
Vorace, invadente, maleducato, spam!
Che tormento!
Comunque, a parte i primi dieci messaggi di origine sconosciuta, ce ne è uno, molto curioso, di un tale che si dice un account dormiente.
Un indirizzo mail nato molto tempo fa e mai più utilizzato.
E' una cosa veramente strana che, ovviamente, non mi passa inosservata.
Controllo i dati:
mhhh... nome, indirizzo... lancio un'occhiata al mio firewall: no, non si sta agitando.
Posso procedere.
Incomincio a leggere.
L'amico cerca un contatto, chiedo lumi:

"Chi sei?", domando.
"Accidenti, non mi pare vero!
Qualcuno mi ha risposto, dunque mi hai ricevuto?", è la replica.
"Certo che ti ricevo!
E naturalmente ti ho risposto.
Qual è il problema?"
La mia domanda cade nel silenzio.
Insisto.
"Ehi, amico di mouse, ci sei ancora?"
"Sì, scusa, sono molto lento.
Sono in viaggio verso l'oblio, ma finché qualcuno si degnerà di accettare la mia posta avrò una sparuta speranza.
Con chi ho l'onore di chattare?", domanda.
E' inquietante ma schietto.
Ma cosa vorrà dire con "In viaggio verso l'oblio"?
Va beh, decido di andare avanti e mi presento.

"Sono un ragazzo non vedente.
Il mio nome è Li Esposito, ma tutti mi conoscono come Li Hacker.
Il mio link di origine è Napoli.
Sono stato adottato da una famiglia di questa città.
Una città magnifica, calda, chiassosa e piena di sole.
Ma, in realtà, la mia... ehm... interfaccia è quella di un ragazzo cinese.
Passo molto tempo sul tetto del mio palazzo, quassù ho il controllo della situazione!
Il vento mi soffia in faccia e mi sembra di essere sul tetto del mondo.
Il mio portatile si chiama Transistor ed è un onesto navigatore.
Come me, del resto.
Ti basta?"

"Accidenti, sì!

 

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Immagine di Li Hacker in figura intera (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vedono quattro immagini del ragazzo cinese nell'atto di camminare. Ha indosso un cappottino color ocra, dei jeans grigi e scarpe da ginnastica di colore bianco e giallo. Le figure di Li sono in sequenza e danno l'idea della passeggiata in quanto ognuna completa la progressione della marcia. Li Hacker passeggia fra alcune scritte che compaiono a livello del suolo, a mezz'aria, in alto. Le parole sono: 'Caro amico ti scrivo', 'Ciao', 'ricevi', 'come stai?','invia'. Lo sfondo è di colore azzurro elettrico.Particolare di Li Hacker a mezzo busto.Particolare di Li Hacker a tre quarti.
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Ciao Li Hacker che chatti dal tetto del mondo, piacere di conoscerti!"

"Piacere mio.
Maaaa... perché dici che viaggi verso l'oblio?
Non mi sembra una meta allettante"

"Infatti non lo è, ma il caso ha voluto che mi affibbiassero un nome, poi un indirizzo e mi lasciassero in stand by.
Affacciato sulla rete senza essere utilizzato, sono caduto nel nulla.
Così ora mi lascio andare verso mete ignote e chissà..."

"Ci sono molti deadmedia ehm... quasi defunti... nelle tue condizioni?", domando un po' perplesso e preoccupato.

"Moltissimi e tutto lascia presagire che ce ne saranno sempre di più."
"Come mai?"
"Perché i ragazzi preferiscono altri messaggi e sono loro i padroni della rete.
E' così!"
"Davvero?", domando cauto, ma so che il mio nuovo amico non ha tutti i torti.
Infatti, tempo due secondi, mi reitera il concetto:
"Certo!
I ragazzi amano volare e vuoi mettere come arrivi prima con un sms?"
"Sì, lo so", rispondo, un po' dispiaciuto per lui.
"Lo so che lo sai.
E so anche che sai che gli sms scompaiono, mentre le mail restano e trasportano parole che pesano.
Per questo potremmo presto vederle sparire a favore di nuove o rinnovate o diverse abitudini.
Amico mio, scripta manent..."
"Veramente?
Le mail potrebbero scomparire dalla nostra vita?", domando stupito.
"Non lo so, non sono nessuno per dirlo. Però stiamo viaggiando a una velocità da raggiungere la luce... chi può dire cosa accadrà?
A proposito, sai quando è stata inviata la prima mail?"
"No."
"Nel millenovecentosettantuno da Ray Tomlinson e il testo era QWERTYUIOP, cioè i tasti superiori della macchina da scrivere."
"Fantastico!
Accidenti, più di trentacinque anni fa!"
"Sì, anche se l'utilizzo di massa delle mail è avvenuto negli anni novanta.
Comunque, anche questo dato fa un certo effetto!
Non trovi?"

"Sicuramente!
Accipicchia!", mi stupisco e convengo.

"Comunque sia, quello che posso dirti è che quelli come me cresceranno in modo esponenziale.
Inviati del nulla.
Postini senza meta verso l'oblio.
Destinazione: vuoto assoluto."
"Da pazzi!
Ma com'è questo fenomeno?
Cioè, occhei, i ragazzi non usano le mail, ma allora non dovrebbero nemmeno creare gli account!", osservo.

"Non lo so, di fatto molta gente si affaccia in rete, prende un nome, un indirizzo e poi non torna più", mi risponde sconsolato.

"Tu prevedi di fermarti un giorno da qualche parte?", gli chiedo.
"Non lo so Li.
Però, forse, a furia di non parlar mai con nessuno tacerò per sempre.
Sai, io sono stato creato per comunicare.
Sono un postino della rete, i botta e risposta sono il mio pane, la ricezione e l'invio i miei strumenti di lavoro."
"Mi spiace davvero... ma non hai nemmeno qualche messaggio fra le bozze da poter rimaneggiare?
Che ne so, qualcosa rimasto lì in attesa di essere inviato?"

"Nulla.
Nemmeno mezzo allegato.
Non saprei dire proprio niente di chi mi ha creato, che gusti ha, se è un uomo o una donna, se è giovane o vecchio.
Quindi, ovunque vada, nel presente o nel futuro, non ho passato da raccontare, non ho memoria e, dunque, non ho niente da dire."

 

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Immagine di Li Hacker sul tetto (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede il ragazzo, di profilo, seduto su un tetto lievemente spiovente e sormontato da un'antenna TV. Ha le gambe ripiegate sotto le ginocchia e, proteso in avanti, digita sulla tastiera del computer, posto dinanzi a lui. Sulla destra si vede un altro tetto spiovente anch'esso con antenna. Sullo sfondo, il cielo notturno è stellato.Particolare dell'antenna TV e del monitor del computer.Particolare di Li Hacker.
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"Accidenti amico ho un problema!", gli annuncio allarmato.
"Cioè?", domanda lui rassegnato.
"Sto ricevendo il tuo messaggio spezzettato e non sempre il testo è leggibile!
Puoi inviarmelo di nuovo?"
"Lo temevo", risponde dispiaciuto e continua:
"Spiacente Li, non posso, mi sto allontanando sempre più ed è per questo che non mi ricevi.
Io levito in formazione compatta con altri miei simili.
Abbiamo l'aspetto di fogli di carta volanti.
Ma non potresti mai afferrarci se ti tuffassi nella rete, perché... in realtà non esistiamo più!
Viaggiamo grazie alla scia dell'ultimo invio, abbiamo una traiettoria opportunista e l'inerzia è l'unica nostra compagnia."
"Ma io ti ricevo ancora!"
"Sì, ma è un caso.
Stiamo passando vicini al tuo dominio di cielo ma è un transito, una virata, un passaggio, una sciata..."
"Ehi, amico?
Amico!
Ehi, vecchio Ac, mi senti?"

Continuo a chiamare, a inviare mail, ma nessuno mi risponde!
Che tristezza, non voglio finire così...
Non voglio che un giorno il mio account finisca fra i dead media!
Accidenti, devo correre ai ripari, subito!

Ecco cosa farò...
Ho scritto tre mail e lo ho depositate nella posta da inviare.
Le terrò lì, per sicurezza.

DA posta da inviare account
Lihacker@mailmail.it
Oggetto:info

"Cara Emily, qualora non riuscissi più a comunicare, qualora ci perdessimo nella rete e incominciassimo a vagare senza meta e senza senso, qualora dovessi incontrare il mio account che vaga insieme ad altri in cerca dell'oblio, sappi che gli ho affidato delle lettere.
Per l'esattezza tre lettere.
Sono per te.
Vai nella cartella della posta da inviare e le troverai.
Sono lettere in grado di raggiungerti ovunque e, quando dico ovunque, intendo proprio ovunque!"

DA posta da inviare account
Lihacker@mailmail.it
Oggetto: prima mail

"Cara Emily, non ti ho ancora conosciuta ma ti sto aspettando.
Sto aspettando quel giorno, il primo, in cui ho chattato con te in rete per la prima volta.
Ti scrivo dal passato.
Sono in trepidazione perché so che manca meno di una settimana e sentirò per la prima volta la tua voce dai miei altoparlanti.
Che meraviglia Emily...
Ci pensi?
Stiamo per incontrarci!
E so già che non dormirò quella sera, so che resterò al buio a fissare il soffitto e a immaginare come potrebbe essere bello passeggiare con te fra le stelle.
So che appena ti sentirò non capirò perché la mia mano cercherà di alzare a manetta il volume.
So che appena mi saluterai, nelle ore successive continuerò a ripetermi: perché non faccio che pensare a quella ragazza?
E so che le mie orecchie diventeranno bollenti ogni volta che ti sentiranno ridere e dire:
"Ma dai?
Sei sicuro?"

 

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Immagine di Li Hacker tra fogli di carta mossi dal vento (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede il ragazzo in figura intera. Indossa un cappottino lungo, color ocra e una sciarpa a righe mossa dal vento, di colore rosso e grigio. Attorno a lui una folata alza dei fogli di carta che simboleggiano concretamente le lettere inviate via e-mail. Li Hacker, allungando la mano destra, ne afferra al volo una. Lo sfondo è un cielo stellato.Particolare dei fogli di carta.Particolare di Li Hacker a mezzo busto.
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Oh, Emily, prima di incontrarti non capivo bene a cosa servisse il passato.
Adesso lo so:
il passato è servito per consumarmi nell'attesa di incontrarti!
Non importa quanto sia stato lungo.
Quanto sia stato noioso.
Quanto sia stato pedante o invadente.
Quanto sia stato triste o complicato.
Tutto viene ripagato in un istante.
In quel piccolo frame della vita in cui incontri qualcuno che, per il solo fatto di esistere, dà un senso a quella lunga attesa.
Quel qualcuno che, per il solo fatto di esistere, darà senso al futuro e alle sue incognite.
Il mio piccolo frame sei tu, Emily.
L'importante è riconoscere l'attimo.
L'attimo in cui la tua vita sta per incrociare la mia.
A questo serve il passato.
E' il cavallo dei giorni che corrono verso di te.
Sto arrivando, Emily, ancora qualche giorno... abbi fede e saremo insieme!"


DA posta da inviare account
Lihacker@mailmail.it
Oggetto: seconda mail

"Cara Emily, ti sto scrivendo dal presente.
Ho sentito la tua voce e finalmente ho volato.
Conoscerti mi ha concesso dei poteri magici, indicibili, soprannaturali.

No, non ridere, ti prego, e prendimi sul serio, perché voglio spiegarteli.
Da quando ti conosco non mi stanco mai.
Ho praticamente imparato a volare e così cammino a tre metri da terra!
Ovviamente questo ha anche cambiato il mio modo di vedere.
Beh, cambia tutto a tre metri da terra!
I problemi sembrano più piccoli, le strade più allegre.
Molte delusioni non pesano, non pesano più.
La gente mi sembra più simpatica e meno temibile.
Tollero i lunedì che mi sono sempre stati insopportabili, mangio cose che prima non potevo digerire.
E ho una gran voglia di voltar la pagina e finire nel futuro!
Smetti di ridere, Emily, e ascolta.
Da quando ti conosco il mio cuore batte a ritmi sconosciuti.
Può rallentare molto quando ti tiene per mano, oppure può correre come un pazzo, tipo quando cerchi di guardarmi negli occhi!
La cosa strepitosa, Emily, è che grazie a te posso cambiare il colore del mio viso!
Posso avere anch'io due guance rosse e paonazze, così nessuno potrà più chiamarmi muso giallo.
Sai che a scuola qualche stupido... ma lasciamo perdere!
Non lo trovi fantastico?"


DA posta da inviare account
Lihacker@mailmail.it
Oggetto: terza mail

"Cara Emily, questa è la mia lettera dal futuro.
Sei qui accanto a me, perché un giorno ci siamo incontrati di persona!!!
No, non ho usato il lightweight.
Ci siamo incontrati dal fornaio, tu avevi appena comprato una baguette, io una brioche.
Ho sentito la tua mano sulla mia e mi hai detto:
"Ma tu sei Li, il ragazzo del computer?"

Sì, lo ero, mia piccola Emily.
E lo sono, sono il tuo Li, quello che ha saltato la rete per raggiungerti.
Che ha passato le domande incrociate e le perquisizioni dei firewall.
E che ha affrontato i cyber bulli scatenati, invidiosi del nostro amore, cioè, ehm, del mio amore con la ragazza più fantastica del web!

 

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Immagine delle intestazioni di una e-mail (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede a sinistra una foto segnaletica del volto di Li Hacker, di profilo. Sulla destra, allineate centralmente, le scritte: 'da', 'data', 'a', 'oggetto'.Particolare del volto di Li Hacker, di profilo.Particolare delle intestazioni: 'data', 'a' e sulla sinistra la foto di Li Hacker.
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Sì, Emily, lo so, c'è stata gente senza scrupoli che voleva mettersi fra me e te diffondendo notizie false sul mio e sul tuo conto.
Individui sinistri armati di blog e di tastiere facili.
Oh, sì, lo so, nel futuro del web continueranno questi tecno-soprusi...
Ma io e te abbiamo combattuto per difendere i nostri sentimenti e abbiamo vinto!
Ti ricordi quando ricevetti quella mail nella quale mi dicevi di avere un altro ragazzo nella tua vita?
Oh, quanto ho sofferto Emily!
E per quanto tempo mi sono tenuto dentro la delusione...!
Poi, tu, insospettita dal mio silenzio, mi hai chiesto spiegazioni.
Io ti ho fatto leggere quella mail e tu mi hai giurato di non averla mai spedita.
Lo so, avevi ragione tu: la prima arma per combattere i cyber bulli è comunicare.
Anche se ci sentiamo offesi, confusi, feriti e amareggiati...
COMUNICATE GENTE!!!!!!
Mai tenersi le cose per sé.
Avevi ragione tu Emily, mi sarei risparmiato un sacco di sofferenze.

Per fortuna li abbiamo sconfitti e abbiamo anche capito quanto è vero il motto: "digital is forever".
Ragazzi, qualsiasi cosa mettiate in Internet, qualsiasi passo, qualsiasi movimento lascia una traccia che nessun tasto CANC o DELETE potrà mai veramente cancellare.
In qualunque sito andiate potrete essere rintracciati e intercettati da gente losca... fate attenzione, dunque!

Comunque, ora sono qui davanti a te, Emily, e mi sorridi.
Cos'altro posso chiedere dalla vita?
Come dici?
Oh, sì, certo, mi piacerebbe una bella passeggiata...
Spengo subito il computer...
Ah, sì, hai ragione, mettiamo l'avviso, è giusto:

AVVISO AGLI INTERNAUTI


Ragazzi, navigare in Internet consente di avere il mondo a portata di mano, è vero.
Qualche volta, però, capita di incontrare dei pessimi cyber bulli: non vi fate fare del male!

Lo dico in particolar modo alle ragazze, le wired girl.
So che sono loro a pagare il prezzo peggiore.
Io e la mia Emily ci siamo difesi dai cyber bulli del futuro facendoci aiutare da una brochure elettronica.
Si scarica cliccando dai motori di ricerca sul legame ipertestuale: "SicuramenteWeb"

Lì potete avere tutte le dritte della Polizia Postale per aiutare i ragazzi a evitare molestie sul web, pubblicato col patrocinio del Ministero dell'Istruzione.
Funziona!!!

C'è gente che naviga e crea blog per parlare male degli altri, calunniarli, o addirittura assumerne l'identità.
Costoro possono essere fermati!
Devono essere fermati!

Buon viaggio, allora, dal vostro Li Hacker e da Emily!"

 

 

 

 

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