Un marziano in chat




[Racconto di Giovanna Gra]


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durata 14 minuti - Credits




L'Agenzia Federale per l'Aviazione degli Stati Uniti ha già dato l'ok e il Duca Bianco, al secolo David Bowie, ha incominciato a cantare il primo verso della sua canzone, domandandosi se c'è vita su Marte e se quello che vede è la realtà o uno spettacolo in TV.

Ed è proprio sulle note della famosissima canzone che il mega super arci razzo Falcon Heavy è stato lanciato in cielo dando il via all'impresa più incredibile e fantascientifica dell'imprenditore Elon Musk.
Elon Musk, l'Uomo che vorrebbe traghettare nell'arco di un secolo la specie umana su Marte.

Le cronache del futuro intanto ci dicono che l'arrivo sul pianeta è previsto per il 2020, almeno per quel che riguarda la NASA.
I primi lanci sperimentali e le prove generali iniziano nel 2018 con lo Space Lunch System, protocollo per lanciare missili nello spazio che le cronache scientifiche descrivono come un sistema che non può replicare il lancio, una volta avvenuto.

Ma andare su Marte non è un'impresa facile.
E, per gli equipaggi, significa innanzitutto imparare a procacciarsi il cibo e produrre scorte alimentari.
Significa anche manipolare e accumulare le scorte con modalità specifiche.
I cibi per gli astronauti avranno diversi trattamenti: saranno ridotti in polvere e poi sterilizzati.
Questo per evitare che gli alimenti conservati diventino la tana di batteri, funghi e muffe.
Insomma, in poche parole, garantire la vita per un viaggio così lungo prevede un protocollo altrettanto lungo, elaborato e complesso.

Perciò, per analizzare tutto questo e prevedere le difficoltà che si potrebbero incontrare sul manto marziano, qualcuno sta cercando di ricreare l'atmosfera del globo rosso direttamente sul nostro Pianeta.

Per questo, in un punto preciso della Terra, cioè nel deserto, l'8 febbraio del 2018 un gruppo di coraggiosi e coraggiose hanno dato vita a uno strepitoso esperimento: vivere su Marte.

Una simulazione in perfetto stile marziano che consentirà ai cinque valorosi di esplorare, testare e condividere la vita come se fossero sul Pianeta Rosso.

Ma non è tutto.
Molti altri viaggi sono previsti nel 2018.
Il motivo principale, o almeno il più razionale, sarà stato forse la ricerca disperata di risorse.
Per gli amanti dei simboli, invece, sarebbe colpa del numero 8 che, messo in orizzontale, ci suggerisce il simbolo dell'infinito.

Chissà.
A ogni modo, i viaggi saranno tanti e diversi.

 

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Immagine di corpi celesti (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). In primo piano, particolare di pianeti nel cosmo.Particolare del pianeta arancione.Particolare del pianeta verde.
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Oltre a Marte, infatti, abbiamo puntato il muso delle nostre navicelle verso Mercurio e le lenti delle nostre sonde alla ricerca di nuove stelle e nuovi paradisi.

Di tanto in tanto ci troviamo a schivare asteroidi e sassi spaziali o ad ammirare comete dal galoppo sfrenato.
Ma siamo davvero sicuri che i sentimenti che animano le nostre missioni attuali e future sarebbero condivisi dagli abitanti dello spazio?
In altre parole, il punto di vista di un Marziano, all'idea che i terrestri puntino la prua verso il suo pianeta/mondo, sarebbe favorevole?

E se no, quali potrebbero essere i maggiori timori di un extraterrestre nell'intercettare le nostre rotte?
Saremmo in grado di affrontare le sue paure?
Quali sarebbero le sue domande?
Quali i suoi avvertimenti e, se ci fossero, quante le sue istanze?

Per questo, e indagando per sommi capi quanto potrebbe essere nocivo l'avvento terrestre sulle terre cosmiche, abbiamo immaginato di scambiare le nostre impressioni con un marziano in chat.
Mentre, cioè, una navicella terrestre si avventura verso l'infinito mondo o il Pianeta Rosso e ad attenderla ci fosse qualcuno a noi totalmente sconosciuto.


Marziano:
Ciao Uomo, spero che questo segnale ti giunga in tempo e nonostante gli anni luce tu possa rispondermi.
Ho bisogno di parlarti, ho bisogno di comunicare.
E, per cominciare, anzi, non per cominciare ma per prevenire, voglio avere la certezza che tu condivida alcune regole del cosmico correct.
Per questo ti contatto, prima che il tuo lungo viaggio giunga quaggiù.

Uomo:
Ehi, abitante di Marte!
Ciao!
Sono contento di sapere che esisti, in fondo mi sentivo molto solo nell'universo e poi ho sempre scommesso sulla tua presenza.
Amico, scrivimi pure, ma non credo potrai fermare il mio viaggio.

Anche perché, in effetti, sono già partito.
Naturalmente non voglio che tu mi sia ostile, quindi accetterò di buon grado questa conversazione in chat.

Marziano:
Molto bene.
Allora, per prima cosa, vorrei avvisarti che sulla mia sfera non potrai collocare armi convenzionali e/o non convenzionali.
Domanda:
per caso ne sei al corrente?

Uomo:
Ma va?
Ma davvero?
Mi stupisce questa cosa, detta da te.
Beh, sì, scusa... Marte non era il dio della guerra?

Marziano:
MARTE?!
Il dio della guerra?
Ma siamo impazziti?
Questa è una tipica e stupida leggenda umana.


 

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Immagine di corpi celesti (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). In primo piano, particolare di pianeti nel cosmo.Particolare del pianeta marrone.Particolare del pianeta giallo ocra.
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Qui non c'è nessun dio della guerra, assolutamente no!
Marte è un pianeta pacifico e, come abitante di Marte, tengo moltissimo alla sopravvivenza del mio globo quale globo mite e neutrale.
Perciò ti ripeto e ti chiedo:
sei consapevole che sul mio manto marziano non potrai mai, dico mai, venire armato?

Uomo:
Occhei, occhei, d'accordo.
Io sono al corrente che nel 1967, le super potenze firmarono un Trattato che normava lo spazio extra atmosferico e che vietava di rilasciare armi di qualsiasi tipo a levitare nell'orbita terrestre.
Alludi a questo?

Marziano:
Non solo a questo, amico mio.
Ed è opportuno che tu sappia che esistono ben altre leggi per muoverti nello spazio.
Insomma, esiste un diritto spaziale, oramai, ed è talmente dato per assodato che, ne ho notizia da alcuni miei satelliti, sempre più spesso anche nelle vostre università gli studenti di legge vengono chiamati, nelle prove d'esame, a dirimere contese e vertenze extra galattiche.

Uomo:
Immagino tu stia alludendo alla Luna.
Se è così, tranquillizzati.
Certo, la Luna ha le sue leggi, lo so.

Marziano:
La Luna non ha le sue leggi, è difesa da un Trattato.
Una domanda:
stai facendo il furbo o sei semplicemente distratto?

Uomo:
Forse distratto, ma se alludi al Trattato sulla Luna sono al corrente anche di quello.
Ti dico perfino la data:
fu sancito nel 1979 e, in soldoni, ci dice che la Luna non si tocca.
La Luna non sarà mai in territorio nemico, la Luna è come la Svizzera, cioè sempre neutrale.
La Luna è, e sarà sempre, un suolo demilitarizzato... innamorati a parte.

Marziano:
Molto bene.
Hai idea del perché ti stia facendo tutte queste domande?

Uomo:
Non lo so, cioè lo hai detto all'inizio, mi pare.
Vuoi sapere se conosco il diritto spaziale.

Marziano:
Voglio sapere se sarai rispettoso.
Voglio sapere se sei consapevole di quante risorse lo spazio ti stia offrendo.
Voglio sapere se sai, quando infili il cellulare nella giacca, che hai riposto un poco di spazio interstellare nella tasca.
E voglio sapere se avrai rispetto per tutto questo.
Insomma, non potresti rispondere, nè telefonare o chattare con gli amici senza quella manciata di stelle.


 

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Immagine di stelle (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). In primo piano, stelle nel cosmo illuminato sul lato destro.Particolare del cosmo, lato sinisto.Particolare del cosmo, lato destro.
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E ancora, puoi seguire eventi in diretta dai poli estremi della Terra grazie a un satellite che galleggia nel cosmo, sopra la tua testa.
Capisci quanto è importante rispettare questa nuova dimensione?

Uomo:
Ovviamente.
E allora?

Marziano:
E allora, vorrei che tu fossi consapevole che lo spazio in cui stai navigando non è il tuo spazio, ma un luogo per il quale non devi combattere, non devi sentirti al centro della scena e, soprattutto, sulla scena non c'è niente da rivendicare.

Uomo:
Beh.
Non sono sicuro di potermi impegnare in tal senso.
Nel mio Pianeta le posizioni sono controverse.
C'è chi la pensa come te e c'è chi invece ritiene che lo spazio intergalattico vada diviso.
Cioè, che le nazioni della Terra debbano in qualche modo spartirlo, disegnarlo, pretenderlo.

Marziano:
Negativo amico, l'unico modo per occupare quello spazio è ripulirlo.

Uomo:
Ripulirlo? Da cosa, di grazia?

Marziano:
Ripulirlo dai detriti che, dopo il mare, tu e la tua specie state producendo in cielo.

Uomo:
Accidenti, ma il cielo è grande!
I detriti se ne andranno verso altre galassie!
E cosa sarà mai se qualche bullone o qualche vite imboccano la Via Lattea?

Marziano:
Amico mio, la vostra specie non si limita mai a qualche bullone e qualche vite.
Senza contare che nessuno ha ancora interpellato la forza di gravità.

Ad ogni modo, per tua info, avete farcito la terra, l'aria e il mare di porcherie assolute.
Quindi è ragionevole temere anche per il quarto spazio, non credi?
Ma c'è di più.

Uomo:
Cioè?

Marziano:
Sembra che alcun studi, futuribili quanto vuoi ma non del tutto peregrini, abbiano evidenziato che esistono buone probabilità che un detrito possa scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Che ne pensi?

Uomo:
Penso che mi viene da ridere, anzi penso che ci rido proprio.


 

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Immagine di tre pianeti blu di diversa grandezza (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). I pianeti sullo sfondo cosmico puntellato di stelle.Particolare del pianeta al centro.Particolare del pianeta a sinistra.
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Insomma, penso che sia una follia.

Marziano:
Eppure...
Poniamo il caso che l'equilibrio geopolitico diventi ancora più critico di oggi.
Poniamo il caso che la Corea del Nord, per prendere un paese a caso, come già accade, manifesti l'idea di lanciare nuovi satelliti per esplorare lo spazio.
E poniamo il caso che non lo faccia per scopi bellici, ma solo per avere un proprio feedback sulle previsioni meteo.
Poniamo il caso che i rapporti con il suo eterno nemico, gli Stati Uniti, subiscano l'ennesima impennata.
E poniamo il caso che, nel corso di una diatriba diplomatica, uno dei satelliti meteo di ultima generazione messi in orbita dalla Corea del Nord venga urtato da un detrito di passaggio.

Uomo:
Allora?
Mi vuoi dire che si potrebbe sostenere che quel bullone o quella vite appartengono... al Pentagono?

Marziano:
No, no, per carità, ma gli scienziati ci dicono che un urto del genere non è facile da verificare.
E ci dicono anche che non sarebbe facile stabilire di chi sia la responsabilità,
Infine, ci dicono che l'impatto potrebbe essere usato ad arte per attaccare briga, come illustra molto bene un'espressione decisamente umana.

Uomo:
Mi sembrerebbe davvero un pretesto stupido.

Marziano:
Non tutti gli umani sono intelligenti.
E gli sciami di detriti sono una realtà del vostro cielo.

Uomo:
Sugli umani concordo con te.
Sugli sciami vorrei discutere.

Marziano:
Non ora, passiamo agli asteroidi.

Uomo:
Oh, mamma, e adesso cosa c'entrano gli asteroidi?

Marziano:
Gli asteroidi nascondono un sacco di tesori.
Gli asteroidi celano nei loro cuori miniere di sostanze utili a voi umani.
Naturalmente, alcune super potenze hanno già legiferato per poter rapinare i nostri sassi.

Uomo:
Ok, fuori i nomi!

Marziano:
Naaaa, naaaa... non farò nomi.
E poi, tutto sommato, li puoi immaginare.

Uomo:
Ok, immaginati.
Quindi?

Marziano:
Quindi...
piccolo Uomo avvisato, piccolo Uomo mezzo salvato.

Uomo:
Magari gli intelligenti, o almeno quelli con un po' di buonsenso, avranno un piano C.

Marziano:
Un piano C?

Uomo:
Già.
Il piano A è salvare la Terra, il piano B è evitare la guerra e il piano C è migrare verso altri pianeti.

Marziano:
Si, e al piano C credo che stiano pensando in molti.
Ma non sarete i soli in cerca di ossigeno, sole e acqua.

Uomo:
Stai cercando di dirmi che non siamo gli unici in questo Universo?

Marziano:
Beh, come diceva Carl Sagan nel film Contact trasmesso più volte dai vostri satelliti:

"Se la Terra fosse l'unico pianeta abitabile nell'universo sarebbe un vero spreco di spazio."




 

 

 

 

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