La comprensione dell'ombra




[Racconto di Paola Manoni]


ascolta l'audiodescrizione[ascolta l'audiodescrizione]



La storia di Mercurio Hipp si svolge nel secolo scorso e racconta di una persona fuori dal normale, mai adattatasi alle circostanze del comune sentire, con un'intelligenza talmente agile da ispirare nei suoi genitori adottivi il nome della divinità romana alata.
Egli era un bambino trovatello, di origine russa, con i capelli rossi, la corporatura gracile e le ginocchia sempre graffiate per qualche ruzzolone imprevisto.
Giocherellone, socievole, buono d'animo e, sempre, tanto affamato.
Ma il suo aspetto più caratteristico e straordinario era una strabiliante memoria di tipo video-sensoriale.
I suoi primi flashback risalivano alla voce e all'odore della madre biologica, che lo aveva abbandonato poco dopo aver compiuto i due anni e tornavano alla mente nelle circostanze di vita più diverse.
Ricordava distintamente anche il giorno dell'affidamento: il tribunale, il percorso in carrozza e l'ingresso alla nuova casa; la sensazione di estraneità di un grande spazio: stanze con i soffitti molto alti e con le pareti coperte da grandi librerie, cariche di tanti libri.
I suoi genitori adottivi erano librai e condividevano entrambi la passione per la lettura.
Il piccolo di 5 anni non sapeva ancora leggere tuttavia, appena arrivato, giocava a memorizzare lettere e numeri poiché uno dei suoi giochi preferiti era tirare giù i libri dagli scaffali e sfogliare le pagine.
Era attratto dal colore dei dorsi delle legature, dall'odore delle pagine, dalla polvere che si accumulava sui tagli dei libri.
Le righe stampate erano composte di segni totalmente estranei.
Ma imparare a leggere e a scrivere fu per lui un processo molto veloce.
Aveva il vantaggio di poter ripescare i ricordi di tante righe di testo osservate come ghirigori di pura forma che si erano stampati nella mente.

 

 Link all'immagine in bianco e nero per epilettici  Link all'immagine con colori virati per ipovedenti
Immagine di una nuvola che nasconde il volto di quattro persone. (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vedono, in fila, quattro persone in figura intera con la testa immersa in una nuvola che le sovrasta, simboleggiante la trasmissione del pensiero collettivo.Particolare di due persone, lato destroParticolare di due persone, lato sinistro
 Storia  Protagonisti  Fatti  Fenomeni anomali  Mondi paralleli  Alla ricerca del vs. ESP  Glossario  Sommario  Uscita
 



Mercurio aveva un suo modo particolare di associare lettere e numeri a suoni, colori, forme, odori e sapori.
Insomma, mescolava le sensazioni derivanti da ogni esperienza, così da avere per ciascun minimo dettaglio una ricchezza di particolari che ne rendevano nitido il ricordo.
Ad esempio: un testo da ricordare non era solamente legato al suo significato ma all'evocazione sensibile che le parole avevano nella mente.
Anche le singole lettere erano per Mercurio associabili a una gamma quasi illimitata di sensazioni.
Sicché poteva imparare interi brani, anche in lingue a lui sconosciute e riprodurne la pronuncia avendo memorizzato la traccia del suono di ciascun termine, ascoltato persino una sola volta.
Da suo nonno materno, rabbino, aveva sentito recitare interi brani in lingue antiche; lui da bambino li aveva facilmente imparati a memoria ma ne comprese il significato solo da adolescente, quando intraprese lo studio dell'ebraico antico e dell'aramaico.
Mercurio aveva un'immaginazione ricchissima che lo accompagnò anche in età adulta.
Da bambino non amava andare a scuola: faticava a alzarsi la mattina presto, a uscire da casa nel rigore invernale.
Aveva risolto il disagio in via immaginaria: c'era un secondo allievo Hipp che si alzava e dava corso alla giornata mentre lui, poteva restare nel tepore del suo lettuccio.
E quando si trovava oramai a scuola, continuava lo sdoppiamento, affidando all'uno o all'altro Hipp compiti, ricordi, azioni mentali da 'condividere', raddoppiando lo spazio mentale disponibile, grazie a questo vasto mondo d'immaginazione produttiva.
Mercurio era veloce, mobile come il liquido argenteo che designa il suo nome.
Tuttavia il suo difetto più grande era l'incostanza.
Era tipico per lui intraprendere una molteplicità di cose, riuscire in modo brillante ma per qualche motivo abbandonarle poco dopo.
Solamente la passione per la musica ebbe un'interruzione per causa di forza maggiore.
Da adolescente frequentava il conservatorio per studiare il violino.
Un'infezione all'orecchio malcurata ebbe come conseguenza una riduzione dell'udito per la quale smise di suonare.
Finito il liceo decise di andare a lavorare presso la redazione di un giornale.
Poco a poco si fece strada nell'attività di reporter.
Negli ultimi anni della guerra mondiale, con spostamenti spesso improbabili e pericolosi, si distinse come valente giornalista di guerra.
Dopo la guerra seguì per lui un periodo di maggiore stabilità e consolidamento professionale.
L'attività di giornalista era varia e spezzava la continuità che lui non riusciva in alcun modo a sopportare.
Mercurio Hipp era legato da un rapporto di grande stima con il suo capo redattore il quale, affascinato dal prodigio della memoria, lo convinse a indagare su questa sua capacità fuori dal comune.
Anzi, fu proprio costui a presentargli il neuropsicologo che scandagliò per diversi anni il grande serbatoio della sua memoria.
I test cui lo sottoponeva lo psicologo miravano inizialmente a provare il limite della ritenzione dei ricordi.
Ma Mercurio riusciva a ricordare, anche a distanza di anni, lunghe liste di termini o tavole di numeri complessi, sulla base di una semplice e rapida lettura, che poteva durare qualche minuto soltanto.
Era sufficiente per lui osservare con estrema attenzione il contenuto di questi tabulati.
Con la sua immaginazione, mai sopita fin dall'infanzia, trasponeva i contenuti associandoli a distinte sensazioni.
Se l'esercizio consisteva nell'ascolto e poi nella ripetizione di termini in lista, allora socchiudeva gli occhi, totalmente assorto, a causa della riduzione del suo udito.


 

 Link all'immagine in bianco e nero per epilettici  Link all'immagine con colori virati per ipovedenti
Immagine di un uomo con un casco collegato a cavi colorati (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede un uomo di profilo che indossa un casco da cui dipartono una serie di cavi colorati e aggrovigliati, simboleggiante lo studio dei fenomeni mentali.Particolare dei cavi.Particolare dell'uomo.
 Storia  Protagonisti  Fatti  Fenomeni anomali  Mondi paralleli  Alla ricerca del vs. ESP  Glossario  Sommario  Uscita
 


E se un termine non chiaramente scandito, non era subito percepito, attorno ad esso visualizzava uno sbuffo, una nuvoletta di vapore che gli impediva la visione del ricordo.
Per lo psicologo fu presto evidente che la chiave di volta della sua memoria era, in una parola, la sinestesia.
Il termine scientifico deriva dal greco 'synaisthesis'.
Nella sua attualità, esso lega la percezione al sincronismo funzionale di più sensi concomitanti.
Mercurio classificava tutte le sue esperienze legando i fatti alle evocazioni interiori.
Le voci, ad esempio, erano distinte da una gamma cromatica.
"Che voce gialla!" - esclamò quando incontrò per la prima volta lo sperimentatore.
E le parole, nel suo mondo interiore, risuonavano multidimensionali: potevano avere una determinazione spaziale: essere pesanti, leggere; potevano emanare odore oppure avere qualche caratteristica di sapore.
Normalmente le parole sono riconosciute per il loro specifico senso che indica una certa connotazione, riconosciuta per tutti gli oggetti o le entità che ad essa si riferiscono.
Se diciamo, ad esempio, 'matita', intendiamo lo strumento per scrittura e disegno, costituito da una mina di grafite, racchiuso in una guaina di legno dolce o in un astuccio.
E tutti gli oggetti che corrispondono a questa connotazione sono matite pertanto, per chi conosce la lingua italiana, la determinazione fonetica ovvero la successione dei suoni 'm a t i t a' non è altro che questo significato.
Ebbene, per Mercurio Hipp si trattava di questo, con l'integrazione di tutto il suo corredo sinestesico!
Il suo mondo non era come il nostro: per lui vigeva una sorta di "registro sensibile unificato" che abbatteva i confini tra vista, udito, tatto, gusto, olfatto.
Esistevano per lui suoni lisci e freddi, tinte salate, odori chiari, luminosi e pungenti... tutti attributi che favorivano il riconoscimento dei ricordi nelle mirabili tracce mnestiche della sua mente!
Lo psicologo raggiunse degli esiti eccezionali dagli esperimenti eseguiti con Mercurio.
Risultati che lo portarono a un notevole successo nello studio sulla memoria.
Per Mercurio era molto importante il lato umano, il rapporto di amicizia e di fiducia stabilito con lo psicologo che fu l'unica persona, in tutta la sua vita, a conoscere e accettare la sua anomala dimensione mentale.
I suoi rapporti sociali non erano facili, fatta eccezione dell'attività professionale.
La gente non lo capiva e Mercurio, quanto più provava ad aprirsi tanto meno trovava accoglienza negli altri.
A scuola, da ragazzo, era 'lo strano' e solo come tale veniva accettato dal gruppo.
Con l'età imparò ad alzare delle barriere protettive: omissione, difesa, riservatezza per apparire 'più normale' agli occhi della gente comune.
E nonostante si fosse fatto una famiglia: una buona moglie, un figlio intelligente... anch'essa era comunque fuori dal suo intimo.
Nella sua visione mentale la famiglia appariva come avvolta da un velo di nebbia...
Come diceva il suo psicologo, nel mondo della realtà Mercurio - isolato dalla sua dimensione immaginativa - rimaneva come un ospite temporaneo.

Tra le tante cose che era abituato a tacere, si colloca un episodio, davvero misterioso, che lasciò Mercurio molto turbato, come si legge da una pagina del suo diario.

 

 Link all'immagine in bianco e nero per epilettici  Link all'immagine con colori virati per ipovedenti
Immagine di una persona, seduta a gambe incrociate e braccia conserte, che indossa una gabbia come fosse un cappello (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede una persona a torso nudo, gambe incrociate e braccia conserte che ha in testa una gabbietta con dentro un uccellino, simboleggiante la gabbia del pensiero.Particolare del corpo.Particolare della gabbia.
 Storia  Protagonisti  Fatti  Fenomeni anomali  Mondi paralleli  Alla ricerca del vs. ESP  Glossario  Sommario  Uscita
 



4 settembre 1951
Oggi è una giornata memorabile per la storia mondiale.
E' avvenuta la prima trasmissione televisiva intercontinentale, in mondovisione, in diretta da San Francisco, in occasione della Conferenza per la firma del Trattato di pace giapponese.
Le nazioni che avevano partecipato alla guerra del Pacifico hanno firmato la pace con il Giappone.
Questo trattato sancisce il riconoscimento della fine della seconda guerra mondiale in Asia e l'inizio del protettorato degli Stati Uniti sul Giappone.
E' la prima volta che vedo la televisione e quest'occasione la devo all'invito dell'ambasciata degli Stati Uniti che ha riunito giornalisti di diverse testate per condividere l'evento televisivo.
Le parole che ho sentito arrivare in diretta dalla California, i discorsi e i commenti del reporter che ha condotto il collegamento, mi hanno assai impressionato perché bizzarramente le ho percepite totalmente incolori e prive di sapore.
Il discorso era ovviamente pieno di significato ma insipido - nei miei stretti e privati termini - e quasi completamente privo di 'corpo sensibile'.
Per questo motivo, nonostante io fossi assai concentrato nel voler ricordare, non ho saputo imprimere quasi nulla nella memoria, se non un'impressione generale circa lo storico evento, al pari di una qualunque persona
normale.
E allora, forse a causa di un totale stordimento - perché mai prima di allora avevo sentito 'neutralizzate' le parole - mi sono quasi assopito, nonostante fossi in un ricevimento esclusivo, in Ambasciata, ospite di un evento speciale.
Con gli occhi chiusi (come ho detto, causa di forza maggiore!) ho avuto una brevissima e cruenta visione: l'esecuzione di un suicidio rituale giapponese, alla presenza di uomini in divisa militare: il cosiddetto seppuku (parola per me scura, dall'odore pungente di un miscuglio di funghi ammuffiti e fango).
Per un momento ho avuto la sensazione vivida di vedere la scena in televisione, come se fosse stata sospesa la trasmissione da San Francisco.
Subito dopo mi sono risvegliato da questo stato, cercando di placare l'agitazione che era in me.
E' andata bene perché credo che nessuno abbia colto l'imbarazzo del mio attimo allucinatorio: si sarebbe potuto pensare che fossi lì annoiato, mezzo addormentato, non sapendo cogliere l'importanza dello storico momento!


Questa pagina di diario pone molti interrogativi. L'annullamento della consueta attivazione del meccanismo sinestetico, come nella percezione sbiadita delle parole, poteva aver provocato in Mercurio Hipp la visione di un evento lontano?
In caso affermativo: in che modo? E perché?
Quale sarebbe il nesso tra la trasmissione di San Francisco con la morte in diretta?
Una spiegazione, incredibile come molti altri fenomeni che si sono svolti attorno alla vita di Mercurio Hipp, farebbe confluire le circostanze verso un'unica ipotesi di ambientazione giapponese: l'anticipazione di un evento futuro!
Questa pista porterebbe a un nome: Yukio Mishima, personaggio difficile e complesso.
Romanziere, drammaturgo, poeta giapponese, famoso anche in Occidente per le sue opere letterarie ma soprattutto per lo spirito di nazionalismo nostalgico nipponico. La sua radicale e pubblica fedeltà all'imperatore gli fece rifiutare qualunque apertura del Giappone verso il mondo esterno.
Il suo atteggiamento fanatico e estremo fece proseliti fra coloro che lo seguirono nel gruppo Tate no Kai (Associazione degli Scudi), fondato da Mishima allo scopo di formare un piccolo esercito volontario di giovani, invasati e pronti all'azione, al fine di combattere nel nome dei valori tradizionali.

 

 Link all'immagine in bianco e nero per epilettici  Link all'immagine con colori virati per ipovedenti
Immagine di una testa sulla cui volta cranica è rappresentato il pianeta Terra (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Una testa in cui si vedono le figure dei continenti e dei mari, simboleggiante il pensiero universale. Sullo sfondo una falce di luna.Particolare della testaParticolare della falce di luna.
 Storia  Protagonisti  Fatti  Fenomeni anomali  Mondi paralleli  Alla ricerca del vs. ESP  Glossario  Sommario  Uscita
 



L'evento per il quale il Gruppo passa alla storia, ha la data del 25 novembre 1970, 19 anni dopo l'esperienza di Mercurio.
Mishima, insieme ai quattro più fidati membri del Tate no Kai, occupò di forza l'ufficio del generale Mashita, ubicato in una caserma di Tokyo. Dal balcone dell'ufficio, di fronte a circa un migliaio di uomini del reggimento di fanteria, oltre che a reporter e operatori televisivi sopraggiunti sul luogo, egli tenne il suo ultimo discorso attorno all'esaltazione dello spirito del Giappone, alla condanna della costituzione del 1947 e del trattato di San Francisco, contrari - secondo Mishima - al sentimento nazionale giapponese.
Poi, fedele al suo intendimento, compì il suo estremo sacrificio, sotto gli occhi di un pubblico ignaro e sconvolto.
Mercurio Hipp, 19 anni prima, ne aveva avuto la preveggenza?
Il fatto rimbalzò sulle cronache del mondo.
Quando Mercurio lo venne a sapere, ricordò la sua esperienza allucinatoria.
L'associazione gli apparve subito evidente e ne rimase così colpito che in lui si rafforzò una convinzione personale, non comprovata dalla scienza.
Mercurio aveva più volte osservato una certa influenza del mezzo televisivo nelle sue visioni psichiche, nei suoi percorsi di memoria costruiti sulle sfumature di sensi incrociati.
Era persuaso del fatto che vi fosse un'interferenza tra le onde elettromagnetiche televisive e i suoi meccanismi mentali.
Aveva letto qualcosa sulla propagazione elettromagnetica nell'acqua e aveva sviluppato una sua teoria circa l'amplificazione delle onde nel corpo umano che, come è noto, ha un'alta composizione fluida in tutti i suoi tessuti, con maggiore concentrazione nel cervello.
Insomma, temeva che le onde risuonassero in lui creando un disturbo nella sua visione interiore, producendo effetti 'anomali' come quello della precognizione.
Aveva trovato una giustificazione che, in qualche modo, lo acquietava perché gli faceva accettare i misteri irrisolti delle sue qualità mentali a cui nessuno aveva saputo dare una spiegazione effettiva.
Sicché Mercurio aveva sviluppato una sua saggezza, fondata su una serie di massime che sovente ripeteva a sé stesso e agli altri e che si sintetizzano, grosso modo, nei termini seguenti:
"Ciò che è irrazionale è solamente ciò che ancora non conosciamo e che attende di essere incluso all'interno dei nostri paesaggi familiari, relativi a consuetudini e abiti mentali.
Tutta la ragione ha avuto, un tempo, uno status di irragionevolezza.
L'assurdo è spesso il grado zero del razionale.
La verità è tale perché esiste il falso.
Ciò che chiamiamo luce, altro non è che comprensione dell'ombra".

Questo racconto narra episodi di fantasia ed è liberamente ispirato alla figura di Solomon Seraseveskij, divenuto famoso grazie allo studio condotto sulla sua straordinaria capacità mnemonica da parte del neuropsicologo russo Alexander Romanovic Lurija, nell'estate del 1965.

Bibliografia di riferimento:


- Lurija, A. R., The mind of a mnemonist, a little book about a vast memory, New York, Basic Books, 1968.


- Mazzeo, M., Storia naturale della sinestesia, Macerata, Quodlibet, 2005.


- Japanese Peace Conference, San Francisco, September 4-8, 1951, Washington, D.C., Dept. of State, Division of Publications, Office of Public Affairs, 1951.


- Yourcenar, M., Mishima, ou la visione du vide, Paris, Gallimard, 1980.

 

 

 

 

 Torna all'elenco dei racconti  Torna al sommario