Limoni elettrici


[Racconto di Paola Manoni]

Prima parte


Jackie: Questa mattina ho trovato sulla finestra del mio laboratorio un sacchettino di cuoio con dentro alcuni semi.
Sono di varia forma: tondi, oblunghi, a stella, al tatto molto duri.
Ho richiuso l'involucro e l'ho lasciato lì dove l'ho trovato poiché, in questo mondo della meraviglia, varie possono essere le spiegazioni circa il perché una scarsellina di sementi può essere stata depositata sul davanzale della mia finestra.
Ad esempio, se fosse di uno gnomo sbadato (e gli gnomi, è cosa nota, sono distratti!) sarebbe di fondamentale importanza fargli ritrovare quanto ha perduto... altrimenti non vi libererete più di lui e vi farà dispetti su dispetti fino a che non gliela renderete!
Potrebbe anche trattarsi dei valletti di Primity che seminano i campi... o di un segnale di altra natura... insomma, al di là delle ipotesi ho preferito non dare sfogo alla mia curiosità scientifica, rinunciando all'analisi del reperto botanico.
Mi sono alzato presto, stamattina, devo recarmi dalle reginsorelle...
Iggy ieri sera è venuto personalmente a chiedermi di incontrare Fanfauna... sicché ho la libertà di vestirmi come mi pare... visto che Floriflora è partita per la presentazione della sfilata di moda Boccioli di primavera e fantasia di nastri e, come si sa, la regina della fauna (a differenza della sorella) non bada all'etichetta!
Mi infilo i jeans più sdruciti del mio guardaroba, una maglietta, un paio di scarpe da ginnastica e sono già in strada.
Ma che dico... e sono già in cielo... a bordo dello Stravacante, il velivolo che ho ottenuto per gentile concessione del Drago!
Atterro sul tetto del regale palazzo e discendo le scale fino ad arrivare alla sala del trono.
All'ingresso trovo Iggy.
Ha appena accolto la regina delle formiche rosse che attraversa ora la sala del trono con uno stuolo di migliaia di insetti-sudditi a suo seguito.
Guardo la scena sbigottito perché dopo qualche minuto la grande sala è interamente occupata da un mare di formiche.


Fanfauna (urla, assisa sul trono dall'altra parte dell'aula dei ricevimenti): "Ehi, Jackie, fatti avanti!!!"


Jackie: "Non posso, mia regina! Temo che se muovo un passo, schiaccio qualcuno!!!"
A queste mie parole vedo la massa informe di insetti tagliarsi di netto in due parti, lasciando un corridoio libero, che punta dritto verso il trono della regina.
Mi incammino a disagio perché mi sento osservato da migliaia di esseri silenziosi...
Finalmente termino l'attraversamento del guado, in tempo per sentire il discorso della formica regina.
Sta raccontando a Fanfauna che il suo territorio è seriamente minacciato da un pericolo sconosciuto.
La regina della fauna chiede spiegazioni e la regale formica replica come il formicaio sia diventato invivibile.
Sotto il terreno le formiche normalmente scavano diverse camere, alcune adibite per le uova, altre per le larve, altre ancora per la tana invernale e, quelle meno interne per la tana estiva.
La regina formica è a capo di una comunità di cinquecentomila formiche operaie più altre trecento femmine e mille maschi.
Ora, per ciascuna di loro, sembra sia diventato impossibile dormire a causa di una vibrazione tremenda che scuote il terreno.
Le uova si sono schiuse prima del tempo e molte formiche, per via dell'insonnia, si aggirano sotto i pini come impazzite.
E in questa tremenda situazione, i bruchi della Processionaria sono assai soddisfatti e si fanno beffe delle formiche.


Fanfauna (preoccupata): "Questa storia ha l'aria di essere un disastro ecologico!", poi, rivolgendosi a me, aggiunge, "Per questo vi ho fatto chiamare!
Iggy mi aveva informata della colonna di formiche, in marcia verso il palazzo.
Per arrivare fin qui, hanno impiegato diversi giorni.
Saranno stremate!"


Jackie: "Condivido la vostra preoccupazione, regina...", non finisco la frase che Fanfauna mi interrompe:


Fanfauna (con tono da bisbetica): "Non vi ho cercato per condividere una pena ma per risolvere un caso!!!
Io ho il dovere morale di dare un tetto a questa comunità di animali che, in assenza del loro nido, saranno ospitati nelle cantine della reggia, dove potranno godere finalmente di un sano riposo.
Ma voi, caro Jackie...", ora il tono della regina si fa un po' più dolce e suadente, "...dovete aiutarmi a capire il mistero di questa vibrazione sotterranea!!!"


Jackie: "Ogni desiderio delle reginsorelle, è un ordine!", rispondo inchinandomi e continuo, "Dovrò predisporre un sopralluogo e studiare il da farsi.
Vi terrò costantemente aggiornata."


Fanfauna: "Molte grazie, caro Jackie!
Contate pure sull'aiuto del mio gatto per le vostre indagini!", conclude Fanfauna alzandosi da trono per darmi una vigorosa pacca sulle spalle.


Jackie: "Affare fatto! Iggy verrà nel bosco a darmi una mano!", replico io cercando di tenermi in equilibrio, dopo il colpo ricevuto.
Esco dalla sala con Iggy al seguito e, nuovamente, le formiche si fanno da parte per farci passare.
Sono nel mio laboratorio, con il gatto, e stiamo cercando di organizzare le idee per la comprensione del caso.
Bussano alla porta e io vado ad aprire.
E' Micky Mick, il quale ci riferisce di essere stato anche lui convocato per le indagini.
Dopo poco si sente un'altra scampanellata.
Entra Primity la quale pretende di partecipare alle indagini poiché il mistero accade nella stagione primaverile da lei governata...
Ora siamo al completo!
Cinquecentomila formiche sono nelle cantine regali e noi siamo ancora un gruppo non coordinato e senza piano di azione!
Devo fare ordine nella mia testa... devo stare da solo... e così congedo tutti senza troppi convenevoli.
Per pensare devo stare in silenzio....
Abbozzo qualche ipotesi sul caso e... poi mi addormento... per la nota teoria che il sonno porta sempre delle idee brillanti!
Sogno mio fratello Freddie che mi rammenta come i formicai siano generalmente composti da piccole celle scavate nelle parti di terreno più impermeabile.
Poi mi suggerisce di recarmi sul posto con un rilevatore antisismico e di ripetere la rilevazione ad ampio raggio, nella zona circostante, per valutare se il bosco sia soggetto a fenomeni tellurici.
Appresso, nel sogno, sento un'altra voce, più fioca che si raccomanda di non dimenticare come gli animali non siano tutti uguali!!!
Questa è la voce della nonna.
Con queste parole, mi sveglio.
Non faccio in tempo nemmeno a ripetere a me stesso il sogno che la voce stridula di Primity, fuori in strada, raggiunge il mio padiglione auditivo e la membrana del timpano mi riporta la sgradita percezione che:

- Nessuno è stato ancora da me convocato;
- Il sole è già alto;
- Sono un inaffidabile e scorbutico professore.

Primity, nonostante tutto, ha ragione.
Ho dormito sedici ore di fila... accidenti, dovevo essere davvero stanco morto!
Non mi lavo nemmeno la faccia, preparo uno zaino con gli strumenti di rilevazione, seguendo come un automa il consiglio onirico ed esco dal laboratorio trafelato.
Il gruppo è al completo...


... fine prima parte.

 

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