Seconda parte
Jackie: Floriflora è lievemente risentita per la mia prolungata assenza.
Floriflora: (sarcastica) "Ah! allora avete finito di fare lo scivolo sul mio uovo!"
Jackie: "Sì, maestà!", ammetto, pensando che i paggi di corte sono dei veri pettegoli.
Floriflora: "E dunque? Ditemi cosa ne pensate di questo benedetto uovo. Abbiamo notizie della madre?"
Jackie: "Nessuna, maestà. Voi avete news?"
Floriflora: "Sì, Jackie caro, e tengo a rammentarvi che ci sono tre casi che dovete risolvere."
Jackie: Fa schioccare le dita e all'istante entrano tre paggi con dei grossi scatoloni.
Quindi prosegue inesorabile.
Floriflora: (petulante) "E mi sembra che annaspiate su tutti i fronti!"
Jackie: E' vero, penso dentro di me, è disperatamente vero!
Non ho idea di cosa affligga la mia regina, non capisco questo vento caldo, tanto meno comprendo quello strano uovo e tutte le foglie cadute senza motivo.
E poi ignoro le origini di questa puzza orribile.
Floriflora: "Ho saputo che il mio popolo è allarmato e inquieto.
Non posso permettermi scene di panico nel regno!
La gente sa che sto poco bene, passa ore al buio perché il vento spegne le lanterne, teme quell'immenso uovo che avete con tanta cura condotto a corte e patisce tutto il resto.
E vi confesso che anche io ho la sensazione che qualche disastro incomba sulle nostre teste.
Francamente, vorrei evitare che accadesse.
Insomma, quel che voglio dire è che dovete aiutarmi Jackie caro.
E' possibile? Siete sempre così pieno di idee!"
Jackie: "Avete ragione mia regina, chiedo il permesso di ritirarmi nel laboratorio reale, ho bisogno di riflettere."
Floriflora: "Permesso accordato, mio caro."
Jackie: La clemenza di Floriflora mi fa sentire tutta la gravità del momento.
Condivido i suoi timori ma... che fare?
La grande pendola del laboratorio batte undici rintocchi, sento il capo castello chiudere a doppia mandata usci, vetrate e cancelli.
La corte del Fiorfiore si ritira per la notte.
Fisso l'uovo attonito: ho commesso un'imprudenza? E se si schiudesse all'improvviso?
Lo guardo e lo scruto con sospetto quando mi accorgo che il telo con cui l'ho cinto è diventano molto più largo, come se qualcuno avesse aggiunto della stoffa.
"Bah...!", borbotto, "dev'essere un'impressione, forse mi sono sbagliato, ero così agitato prima...!"
Quindi sprofondo fra le scatole di foglie inviate dallo scoiattolo Ghianda.
Qualche istante dopo, qualcuno bussa alla porta: è Micky Mick.
Gli hanno riferito che ho bisogno di dettare degli appunti per la mia indagine e lui si sarebbe proposto.
"Ben fatto Mick! Siediti lì e usa pure quel quaderno.
Io ti passerò delle foglie che devo classificare e tu posale..."
Mi guardo intorno e poi concludo: "Lì vicino all'uovo."
All'interno delle foglie esistono vari elementi.
Quelli che ne determinano il colore sono dei pigmenti: i carotenoidi servono per i colori gialli e arancioni e gli antociani determinano la colorazione scarlatta e blu.
In genere, quando le foglie assumono questi colori, stanno per appassire e per terminare il ciclo vitale.
Lo si capisce anche passeggiando! Infatti, le foglie che hanno cambiato colore... scrocchiano sotto i piedi.
Comunque, se riuscissi a trovare alterato uno di questi elementi avrei in pugno il colpevole... Toty, ovviamente!
Mi spiace indagare su di lui, ma se il vento è un suo scherzo sta durando troppo!
Esamino gran parte delle foglie con pazienza.
Il coniglio mi domanda se ho scoperto qualcosa.
"Negativo!", concludo, "Queste son tutte foglie verdi, cioè strappate dall'albero e non cadute come accade in autunno."
Micky sbuffa di preoccupazione.
(cogitabondo)"Mhhh... certo, Toty non esce dai miei sospetti.
E' troppo amico dei Venti per escluderlo del tutto..."
Micky Mick osserva che sarebbero davvero degli stupidi scherzi.
Mi volto verso di lui con un sorriso e resto basito.
(in allarme) "Mick, guarda! Guarda! Le foglie che hai lasciato vicino all'uovo si sono moltiplicate!"
Il coniglio annuisce domandandomi come mai, poi osserva le foglie e incomincia a tremare.
In effetti Micky Mick ha sempre mille motivi per incominciare a tremare.
(agitato) "Dammi una matita!", gli urlo.
Prendo la matita e la poso vicino all'uovo: improvvisamente le matite diventano due, poi quattro, poi otto.
"Quelle biglie, quelle biglie!", urlo eccitato a Mick e le biglie diventano dieci, poi venti e così via.
Il coniglio mi scongiura di spiegargli cosa sta succedendo e si domanda spaventato che strano tipo di uovo/mostro si possa annidare sotto il telo.
"Ancora non lo so, ma ti giuro che farò di tutto per capirci qualcosa!"
La pendola suona le otto del mattino.
Ho moltiplicato occhiali, ampolle, scarpe, martelli, panini... insomma, di tutto.
Sono molto euforico per questa scoperta, anche se qualcosa mi dice che potrebbe essere fonte di nuovi guai.
Floriflora è già sul trono e ha un'aria grave.
Mi guarda come se dovesse trovare la forza per incominciare.
Floriflora: (sussurra) "Ho delle novità non proprio confortanti."
Jackie: (allarmato) "Cioè?"
Floriflora: (bisbiglia complice) "Ho condiviso fino all'ultimo i tuoi sospetti su mio nipote e, in un certo senso, ho anche sperato che questo tifone fosse il suo ennesimo scherzo ma, purtroppo, Toty ha un alibi!"
Jackie: "Che genere di alibi?"
La regina si rivolge a un segaligno Betullo che sosta impettito alla sua destra.
Floriflora: "Bettipop, parlate pure."
Jackie: Il betullino si schiarisce la voce e annuncia che il principe Toty manda a dire che la sua permanenza in questo regno, ovvero nell'emisfero boreale, ovvero nel Fiorfiore, è limitata dal periodo che va dal 23 settembre al 22 dicembre, cioè quando da noi regna l'autunno.
Negli altri giorni dell'anno, da marzo a giugno, esercita nell'emisfero australe. Ergo, non può essere stato lui.
"Perbacco!", esclamo, dandomi una manata sulla fronte, "Non fa una piega". Floriflora mi guarda perplessa.
Le racconto dell'uovo e delle strane moltiplicazioni di foglie, di matite, di biglie, eccetera, eccetera.
Concludo dicendo: "In realtà, anche quando lo abbiamo prelevato io e Percy abbiamo notato un aumento dell'acqua intorno alla sua circonferenza, ma non ci abbiamo badato più di tanto..."
Floriflora è rimasta in silenzio per tutto il mio racconto, seguendolo con vivissimo interesse.
Floriflora: (perentoria) "Conducetemi dall'uovo, devo assolutamente vederlo!"
Jackie: In breve tempo, tutta la corte si trasferisce nel laboratorio reale.
Floriflora: (imperativa) "Scopritelo!"
Jackie: L'operazione richiede diversi minuti perché la stoffa non finisce mai.
Noto che la regina ha uno strano scintillio negli occhi di fronte al globo gallico.
Floriflora: "Lo sospettavo!"
Jackie: (stupito) "Cosa sospettavate Maestà?", chiedo incuriosito.
Floriflora: (autorevole e decisa) "Questo non è un uovo! Questa è una perla, una perla di Drago!"
Jackie: Mi lascio cadere su una sedia ed esclamo incredulo: "Non può essere!"
Floriflora: (scandalizzata) "Pensate che io, Floriflora Centoboccioli, regina del Fiorfiore, figlia di Arcibaldino di Fiandra e di Margherita Nobilipetali, non sappia riconoscere una perla?"
Jackie: Tento un flebile, flebilissimo contraddittorio e sussurro:
"Sì, Maestà, ma un drago..."
Floriflora: (sicura) "Tutte le pietre possedute dai draghi hanno il potere di dare prosperità.
E questo è anche l'unico sistema per riconoscerle."
Jackie: Sono attonito, stremato, sopraffatto dalle emozioni e pieno di domande.
Era forse questo il sentore magico che percepivo da giorni?
Le coincidenze che sembravano magie?
Perché mai avevo deciso di studiare i draghi?
E perché la mia nasceva come una scelta assolutamente casuale mentre non lo era affatto?
E, ora, saremmo stati tutti deglutiti da un drago incantato?
Questo era l'evento magico che avevo insensatamente pronosticato e di cui avevo gioito?
Floriflora mi guarda affettuosamente, sembra quasi rinvigorita dalla terribile notizia.
Floriflora: "Posso offrirvi un biscottino di vostra nonna, mio caro Jackie?
Così, per tirarvi un po' su?"
Jackie: A quelle parole mi viene un'illuminazione e domando: "Novità dai Cavalieri dell'Ordine della Brezza?"
Floriflora: "Hanno consegnato dieci damigiane d'aria rubata a questo vento seccatore e tutte e dieci le damigiane sono per le vostre analisi, Jackie caro."
Jackie: (ansioso) "Posso vederle?"
Floriflora: "Certamente! Andiamo nella sala del trono.
E... soldati?
Conducete le damigiane al mio cospetto."
Jackie: Nell'immensa sala troneggiano i grandi boccioni.
Han tutti fretta di risolvere il caso.
Così, mi accingo a effettuare l'esame.
(piglio professionale):
"Allontanatevi tutti di qualche passo per piacere!"
La regina mi guarda e non proferisce verbo.
Svito il sughero con una certa fatica e finalmente...
Il tappo esce e, con lui, una puzza orribile.
Prendo un taccuino, annuso e scrivo: solfuro di idrogeno.
Annuso di nuovo, annuisco e scrivo: ammoniaca.
Faccio altre due o tre rilevazioni e...
Floriflora: "Allora?"
Jackie: "Allora", commento io, "Se l'uovo è una perla, questa è una puzzetta di drago!"
Impugno un cerino e lo accendo proprio in prossimità di un'altra damigiana appena aperta.
Una grossa fiammata illumina la stanza.
"Vedete maestà?
Questi sono gas.
I gas che compongono una puzzetta sono: il solfuro di idrogeno, l'azoto, l'ossigeno, l'ossido di carbonio, l'ammoniaca e altre varie sostanze che qui sono, disgraziatamente, tutte presenti.
Alcune di queste sono sostanze infiammabili, ve ne ho data testé la prova!
Quindi, il regno corre un grave pericolo perché, è un fatto, siamo travolti da una puzza orribile.
Ora sappiamo anche che la puzza potrebbe esplodere!
Pensandoci bene, sarebbe una fine assai ridicola", concludo.
Floriflora: (allegra) "Bene!"
Jackie: Un mormorio si leva nella sala.
"Come bene?", protesto.
"Ciò significa che il regno è minacciato niente popò di meno che da un drago!"
Floriflora: (serafica) "Sì.
E dalle sue puzze.
Maaaa... almeno, ora, sappiamo cosa dobbiamo combattere."
Jackie: (sarcastico) "Ah, beh, quisquilie combattere un drago!", commento.
Floriflora: "Caro Jackie, si da il caso che una casata nobile e suprema come la mia abbia già avuto a che fare con esemplari del genere e valorosamente per lo più!"
Jackie: Non sono molto convinto e, soprattutto, non voglio finire sgranocchiato da un essere cornuto, né arrostito dalle fiamme del suo fetido alito.
Quindi replico: "E' che come spiedino... ehm... mi ci vedo poco, Maestà."
Floriflora: "Meglio cotti che periti d'inedia, caro ragazzo, o magari... di puzza! Una curiosità: anche... ehm... quelle... ehm... umane si incendiano?"
Jackie: "Sì, maestà", rispondo distratto.
Floriflora: (soave) "Percyyyy... sapete dirmi quando torna mia sorella dalla sua impresa salverò il mondo?"
Jackie: Il betullo Percy scuote la testa mortificato.
Penso di aver intuito lo scopo di tanta premura... che sua maestà voglia stupire la regala sorella con qualche... ehm... furiosa fiammata?
Floriflora: (complice) "Speriamo che questo male non mi passi prima!"
Jackie: Mormora la regina nel mio orecchio.
Mi decido, quindi, a chiedere lumi circa il nostro destino e domando: "Cosa intendete fare maestà?"
Floriflora: "Intendo prendere la mia carrozzina volante e raggiungere questa mefitica creatura, ergo, scambiare la sua perla con la nostra salvezza.
Ah, dovrò pensare a cosa mettermi..."
Jackie: Chiosa sua maestà fra sé.
"E dove pensate di dirigervi, mia regina?", domando incuriosito.
Floriflora: "Questo me lo direte voi, Sir Astronotus, perché avrete l'onore di accompagnarmi."
Jackie: Ciò detto gira i tacchi e si ritira nelle sue stanze.
Mi lascia così, senza parole, ma con una certa inquietudine.
Più tardi, l'inquietudine diventa panico e il panico terrore.
Non sto niente bene, non ho mai avuto tanta paura in vita mia e credo che accetterò la proposta di Micky Mick di bere un po' di latte corretto con il sambuco... molto sambuco!
Non riesco a dormire.
La notte scorre lentissima.
Mi assopisco, poi mi risveglio, svengo di nuovo... sogno molti draghi fumanti, mi sveglio e poi di nuovo cado in un sonno molesto.
Poi, improvvisamente mi viene un'idea.
Certo che conosco la direzione!
Le coltivazioni di sambuco a nord del Fiorfiore!
Ne parlava Micky quella mattina!
Per questo il Drago ha perso la perla e fa tutte queste puzze: avrà un attacco di allergia alimentare, magari dovuta a una scorpacciata di bacche di sambuco!
... fine seconda parte.
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