Voci del Glossario

Manifesto, cartellone.

Varietà di roccia calcarea, traslucida, a struttura fibrosa e zone di color bianco o anche tendente al giallo-bruno.

Camera da letto, spesso come simbolo d'intimità amorosa.

Motivo ornamentale che raffigura un fanciullino alato con faretra simboleggiante il mitologico Amore.

Espressione popolare: arrivare a cose fatte.

Cfr. Dante Alighieri, Divina commedia. Paradiso, XXXIII canto.

Custodie che designano sia i vani sottostanti l'altare paleocristiano per accogliere le reliquie, sia i cassoni nuziali del Settecento.

Jacopo Arnolfo di Cambio, banchiere, protettore di Michelangelo.

Una delle sette corporazioni di arti e mestieri di Firenze: era l'arte che contava il maggior numero di lavoratori, circa un terzo della popolazione fiorentina.

Giovanni Pietro Bellori (1613-1696), commissario per le antichità di Roma, sotto Clemente X, e antiquario e bibliotecario di Cristina di Svezia. Scrisse le Vite de' pittori, scultori et architetti moderni (1672).

Gian Lorenzo Bernini (1598-1680). Architetto, scultore, pittore. Figura cardine dello stile figurativo barocco. Tra i suoi capolavori più noti a Roma: la Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona, compiuta nel 1651, il Baldacchino di S. Pietro (1624-33), L'estasi di S. Teresa (1647, Roma, S. Maria della Vittoria).

Francesco Borromini (1599-1667). Architetto operante a Roma in età barocca che firmò opere monumentali che cambiarono il volto alla Roma Seicentesca: la trasformazione della basilica di S. Giovanni in Laterano, la Chiesa di S. Agnese in Piazza Navona, il Collegio di Propaganda Fide.

Ballerine del Can Can.

Jean de Bilhères de La Groslaye, benedettino francese divenuto cardinale nel pontificato di Alessandro VI.

Ludovico Ludovisi (1595-1632), cardinale bolognese, nipote di papa Gregorio XV, famoso collezionista d'arte.

Beatrice Cenci (1577-1599), giovane nobildonna romana, ingiustamente condannata a morte per parricidio, eroina popolare.

Attrezzo per battere lo scalpello.

Espressione popolare: sta a significare la necessità di far sentire la propria voce se si vuole ottenere un beneficio, come accade al lattante che piange quando ha fame e di conseguenza viene attaccato al seno materno.

Camille Claudel (1864-1943), scultrice francese, apprendista e modella di Rodin. Visse una lunga relazione con il famoso scultore al cui termine ebbe una crisi psichica che la portò in manicomio. Una delle sculture più conosciute della Claudel è il grande bronzo L'Âge Mûr.

Detto di colonna rivestita di una fascia decorativa a elica (per esempio, la colonna Traiana a Roma).

Luis Miguel fu un famoso torero, figlio d'arte del celebre Domingo. Nato a Madrid nel 1926, ebbe un immenso pubblico e molti grandi ammiratori tra cui Pablo Picasso e Ava Gardner, con la quale ebbe una relazione che fu poi interrotta nel 1954 a causa della love story con l'attrice italiana Lucia Bosè.
Morì nel 1996.

Spada di Orlando, il paladino di Carlo Magno.

Denominazione con cui Warhol chiamava il proprio studio. La prima Factory fu a New York City tra il 1962 e il 1968, al quinto piano, 231 East 47th Street, a Midtown Manhattan.

Area dell'antica Roma lungo la riva sinistra del fiume Tevere, tra Campidoglio e Aventino: il mercato dei buoi.

Jacopo Galli, banchiere, protettore di Michelangelo.

Fratello dell'imperatore romano Caracalla.

Divinità romana, signore delle fasi di passaggio e per questo rappresentato bifronte.

Balenio di luce riflesso su una superficie da un vetro.

Ammone era una divinità egiziana, il dio creatore di tutte le cose, successivamente identificato nel greco Zeus e nel latino Iupiter Hammon.

Ingorda.

Scalpello.

Persone di scarso buon senso, ingenui, babbei.

Di colore bianco come latte.

Antica popolazione di origine celtica, stanziata nelle Alpi centro-occidentali.

Che concerne il luminismo (contrasto di luci e di ombre).

Manetto Ammanatini, detto il Grasso, vittima della beffa ordita da Filippo Brunelleschi nel 1409, passata alla storia come la Novella del Grasso legnaiuolo.

La famiglia Mattei appartenne al più antico nucleo del patriziato romano.

Giovanni Battista Bugatti, detto Mastro Titta e noto anche come er Boja de Roma, fu un celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio.

Attrezzo per battere lo scalpello.

Figura mitologica greca: essere mostruoso e feroce, con il corpo di un uomo e la testa di un toro.

Attributo generalmente riferito ai musulmani che occuparono la Spagna nell'VIII secolo.

Candido come neve.

Cfr. Dante Alighieri, Divina commedia. Paradiso, XXXIII canto.

Orlando, il paladino di Carlo Magno, narrato nei poemi cavallerischi di Ludovico Ariosto: L'Orlando Furioso e L'Orlando innamorato.

Edificio di Roma nel quale hanno sede il Consiglio di Stato e la Galleria Spada. Si trova in Piazza Capo di Ferro.

Figura mitologica greca: ninfa, figlia di Helios e di Perseide, madre del Minotauro.

Vento occidentale, lieve, a regime di brezza di mare che spira dal Tirreno verso la città di Roma.

Corrente artistica della seconda metà del XX secolo che deriva dall'inglese popular art, ovvero arte popolare.

Sbozzatori.

Dimensione del raggio con cui si curva la calotta della cupola del Duomo di Firenze e corrisponde alla misura dei quattro quinti della diagonale dell'ottagono di base nella parte interna.

François-August Rodin (1840-1917), famoso scultore francese. La sua opera si caratterizza per il luminismo impressionista e per gli elementi di derivazione simbolista.

Pieter Paul Rubens (1577-1640), pittore fiammingo, antesignano del barocco europeo.

Chiesa barocca al centro del lato occidentale di Piazza Navona, a Roma. L'opera fu conclusa da Borromini tra il 1653 e il 1657.

Chiesa barocca di Roma, situata in via XX Settembre.

Scalpello appuntito per la lavorazione del marmo.

Set di 100 lavori, prodotti da Pablo Picasso tra il 1930 e il 1937 su commissione di Ambroise Vollard (1866-1939).

Persone piccole e grasse.

Roccia sedimentaria calcarea, molto utilizzata nell'edilizia presente a Roma.

Pittura che intende fornire l'illusione della realtà mediante la cura degli effetti prospettici.

Cfr. Dante Alighieri, Divina commedia. Paradiso, XXXIII canto.