Uscite dal nido

[Racconto di Giovanna Gra]

 

Prima parte



Madre Natura:

L’estate è arrivata, l’ha annunciata il Sole molti mesi fa.

Tutti gli animali se ne sono accorti e allungano gli artigli e distendono le pellicce alle carezze dei raggi caldi e ipnotici.

L’estate è arrivata e scuote e strapazza gli umori già scossi dalla primavera.

Un’estate dirompente, energica, ma soprattutto bollente.

Qualcuno vagola in cerca di acqua.

Qualcuno si accoccola in cerca di ombra.

Altri ancora cinguettano e litigano, fuori dal becco, per un ramo più alto.

C’è chi scommette sull’ora in cui la brezza sarà più lieve.

Chi si impegna a sfuggire al raggio più caldo.

Una lucertola sfida i più, rimanendo spalmata al Sole per molte ore.

Immobile e discreta, silente e fissa.

Poi anche lei, quasi sudata, si lancia su uno zerbino di muschio rinsecchito e croccante e scompare in una crepa umida e buia. 

Fa caldo.

Molto caldo.

Troppo caldo!

Il bosco sembra un inferno improvvisato.

"Pignaaaaaaaaaaaa!", urla qualcuno dall’alto.

E una pigna si schianta al centro della radura, dopo un discreto voletto.

Il Bacca sbuffa asciugandosi ben tre goccioline verdi e tiepide dalla fronte.

Anche sbuffare costa fatica, figuriamoci schivare una pigna!

Il vecchio Jo Farfalla concorda e ansima.

 

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Immagine di una volpe dentro un tronco d'albero (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede una volpe accucciata nella sua tana ovvero un buco in un tronco d'albero.Particolare del muso della volpe.Particolare del corpo della volpe.
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"Almeno loro non hanno il guscio!", fa notare affranto Frank Coccino, indicandosi le spalle, lì sotto è come stare dentro un’armatura.

Come faranno le lumache? Che caldo!

 

Nemo (con un fil di voce): "E che stanchezza…"

 

Madre Natura: Interviene Nemo, facendo capolino da un tronco spezzato avvolto nell’edera.

Jo fa la cronaca: non si muove una foglia e sono sette giorni che si sbattono qui e lì sotto un Sole impietoso.

Poi, sfinito, si domanda se vedranno la fine della stagione.

Accidenti, finire dovrà finire prima o poi, o i raggi incandescenti abbrustoliranno anche il centro della terra?

"Dev’essere successo qualcosa al mondo, prima funzionava meglio!", chiosa il Bacca stressato.

 

Nemo (strilla): "Guardate! Si sta sciogliendo tutta la resina degli alberi!"

 

Madre Natura: "Purché non si sciolga anche l’ambra", borbotta timoroso il Bacca.

 

Nemo: "Brutte notizie, anche l’ambra è molliccia!"

 

Madre Natura: Il Baco è incredulo e deglutisce amaro…

 

Nemo: "Eh, già… ti annuncio che anche l’ambra è a un notevole punto di cottura, guarda, ci posso infilare un dito…"

 

Madre Natura: Jo, con il poco fiato che gli è rimasto, le urla di smetterla.

 

Nemo (infastidita): "Perché?"

 

Madre Natura: Jo, paziente, spiega che quella è un’ambra antica, tant’antica che lei non può immaginare quanto.

 

 

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Immagine di tre faine, in figura intera (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vedono tre faine, su due zampe, una addossata all'altra, su di una collina. Sullo sfondo il cielo stellato.Particolare di una faina.Particolare di due faine.
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Nemo: "Beh, si sta sciogliendo lo stesso!"

 

Madre Natura: Ribatte la ragazzina continuando a cincischiare con l’impasto caldo e gommoso.

Jo Farfalla la osserva con orrore, poi incomincia ad urlare che, con quelle stupide dita, sta impastando trentacinquemilioni di anni!

 

Nemo (divertita): "Boooom! E anche oggi l’hai detta grossa, Jo!"

 

Madre Natura: Ma Frank, con eccezionale tempismo, allontana la mano di Nemo commentando che stavolta ha ragione Jo.

 

Nemo (curiosa): "Sarebbe a dire?"

 

Madre Natura: Sarebbe a dire, spiega Frank, che trentacinquemilioni di anni prima, quella goccia d’ambra era resina allo stato puro.

E se guarda bene al suo interno vi troverà incastonata una zanzara.

 

Nemo: "Oh, sì, è vero, che buffo!"

 

Madre Natura: Il Bacca, da intenditore, la definisce molto giurassica.

 

Nemo: "Mh-mh!"

 

Madre Natura: "Potrebbe essere un’idea per un logo… tipo Jurassic city! O anche un gioiello per la regina delle api: ci sbatti al centro la zanzara incastonata e andrebbe a ruba!", fantastica il Bacca che ipotizza di cucire uno stendardo di seta per l’occasione.

Ma Frank Coccino lo scuote dai suoi sogni.

Terribile, il Bacca, quando gli prendono i deliri da imprenditore!

 

Nemo (sognante): "Beh, ma se si scioglie, magari la zanzara vola via."

 

Madre Natura: "Poetico ma naaaaaa, niente da fare.
L’acciaccheremmo al primo movimento", sentenzia lugubre il vecchio Jo.

 

Nemo (impressionata): "Ma Perché? Jo, cosa dici?!"

 

Madre Natura: Jo spiega risoluto che sul suo pezzo di cielo non volerà mai una zanzara giurassica.

Non gli piace l’idea, non si sa come la pensi e chi cavolo sia!

Il Bacca, realista, fa notare che stanno discutendo su una stupida goccia, solo un po’ più molliccia… piuttosto, qualcuno ha un’idea su come far rinfrescare l’aria?

L’ha già detto, ma lo ripete: secondo lui è successo qualcosa.

Sì, insomma, il mondo funziona peggio dell’estate scorsa.

Sì, sì, infatti l’ha già detto che il mondo non funziona più come una volta, sbuffa di nuovo Jo Farfalla.

Bacca fa notare che lo dice perché lo pensa.

Frank, invece, si è fatto l’idea che il bosco sia collegato alla luna.

"E con ciò?", mugugna il Bacca, scettico.

Frank si domanda se lo stupido bruco verde abbia mai osservato la luna.

Naturale, replica piccato il baco, è capitato anche a lui di guardare il cielo la sera, ma questo non significa che abbia capito qualcosa fra tutte quelle stelle.

Frank vuole solo far osservare che, come la luna scompare di giorno, anche loro, ai suoi occhi, cioè agli occhi della luna, andranno da qualche parte, di notte.

Bacca è sicuro, la luna, a loro, non se li fila affatto.

Ma Coccino non è dello stesso parere e continua.

Pensa che la faccenda debba funzionare pressappoco così: di notte la luna si illumina e loro si spengono, o qualcosa del genere.

"Embè? Anche se fosse?", domanda il vecchio Jo, accaldato

"Embè, embè, embè… vuol dire che se la notte sono freddi e spenti, di giorno sono caldi e accesi."

"Quindi?", domanda il Bacca confuso.

Quindi… Frank non lo sa, però a volte pensa che, quando si accendono, poi diventino troppo caldi...

"Bah, bella teoria! E la luna li guarda lentamente abbrustolire, è così?", domanda il baco trattenendo un risolino.

Insomma, non sarà una teoria scientifica ma Frank è convinto di avere ragione! Chiosa facendo una linguaccia al bruco.

 

Nemo (sfinita): "Resta il fatto che si soffoca e che, indubbiamente, il Sole ci riscalda da pazzi!"

 

Madre Natura: Altroché, annuncia Jo, lui si sente così riscaldato che avverte una gran puzza di bruciato!

Bacca sentenzia che più che la combustione è il potere della... suggestione.

Ma Jo insiste, anzi, sente anche un impercettibile sfrigolio molto simile a foglie fritte.

No... annusando, si corregge... forse... sembrerebbero di più rami tostati… oppure, oppure, si potrebbe ipotizzare… una grigliata di ghiande!

Accidenti, Jo sta dicendo un mucchio di fandonie! Ma quello che fa rabbia al Bacca è che riesce sempre a suggestionarlo! Adesso lo vede anche lui un filo di fumo svolazzare alle sue spalle!

"Suvvia, è solo un filo di pavidità", scherza Frank, sprofondando fra pochi, esili, depressi fili d’erba.


... fine prima parte.

 

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