Quattordici-Diciotto: Itinerari strategici

Itinerari strategici


 

 

Musei all'aperto



I musei all'aperto della Grande Guerra sono disseminati in diverse aree.

La prima si trova tra i passi Falzarego e Valparola dove sorge il Forte dei Tre Sassi, costruito nel 1897 a difesa dei confini meridionali dell'Impero Austro-Ungarico.
La fortezza è stata ristrutturata e ora adibita a museo dove sono esposti attrezzature e oggetti di uso quotidiano dei soldati.
In questa zona, sul Sass de Stria (un punto d'osservazione altamente strategico per gli austro-ungarici) si percorrono facilmente le numerose tracce di trincee e gallerie ben restaurate.

La seconda zona è quella del museo all'aperto del Lagazuoi, dove ci sono percorsi di varie difficoltà che mostrano gallerie, trincee, postazioni di mitragliatrici e la mitica cengia Martini.

La terza zona è in Cinque Torri, dove partono percorsi facili da raggiungere e che mostrano, con pannelli esplicativi, le diverse trincee e postazioni di guerra.

Nelle Tofane, da non dimenticare, è il percorso che conduce alle gallerie del Castelletto scavate per raggiungere la camera di scoppio della mina brillata dagli italiani.

Ancora un importante museo all'aperto è quello della Croda Rossa di Sesto, diviso in cinque settori: Anderter Alpe, Forcella Undici, Castelliere, La Guerra delle Aquile, Cima della Croda Rossa che raccontano la storia di altrettanti eventi di guerra, accaduti in zona.

Infine in Marmolada, nella stazione intermedia di Serauta, si può visitare il Museo della Grande Guerra, con cimeli e racconti della Città di ghiaccio: una grandiosa opera militare costituita da una dozzina di chilometri di gallerie, scavate fino a 40 metri di profondità dai soldati austriaci.


 

 

 

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