Cani in guerra
Sin dalla fine dell'800 l'esercito tedesco era dotato di un centro per l'addestramento di cani militari.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'organico complessivo dell'esercito comprendeva già seimila cani che svolsero un lavoro importante, soprattutto nelle zone di guerra con terreno impervio e non facilmente raggiungibile.
Vi erano cani specializzati nei disseppellimenti che salvarono molti soldati rimasti intrappolati sotto le macerie delle esplosioni.
I Dobermann, agili e veloci, svolgevano il delicato compito di fare da postini e il servizio si rivelò molto efficace nella caratteristica guerra di posizione che consentiva di addestrare i cani nel raggiungere punti di riferimento costanti.
Il fronte occidentale aveva in servizio 200 cani portaordini.
Alcuni cani eroici, passarono alla storia; tra questi vi furono:
Hans (conduttore, il luogotenente Müller), svolgeva un servizio di posta regolare lungo un percorso di 10 chilometri. Ebbe una volta un compito molto delicato: srotolare mille metri di cavo per congiungere due reparti avanzati ed esposti al fuoco dall'artiglieria francese.
Roff effettuò invece numerose staffette ma poi fu catturato in Francia dai soldati del 18° battaglione australiano.
Roff, vista la sua grande intelligenza, fu poi inviato in Australia a svolgere altri compiti.
E ancora, il cane Citto passò alla storia per delle perigliose consegne da cui uscì illeso, nonostante il fuoco aperto dal nemico contro di lui.
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