Puntate integrali
NIKOLA SAVIC
Un avvocato vi contatta e vi informa che una zia deceduta, di cui non sapevate niente, vi lascia tutto. Partite per il luogo dove viveva, una foresta remota dall’altra parte del mondo. Inserite nel racconto: un uomo che parla una lingua incomprensibile, un animale mai visto prima e un sasso.
UB INIRI
Nikos riposato aprì gli occhi. L’Obolo personale percepì la veglia e diffuse la luce del Sole e la fragranza di cedro. Nikos inspirò con gioia. L’Obolo personale si raddrizzò e si aprì lasciando Nikos uscire.
Dall’albero vicino scese Medu. Si issò su due degli otto arti robotici. Nikos percepì la sua melodica voce artificiale: “Impellente com. burocrate Druho, no etichetta”.
“Garantito”. Nikos usò la vera voce anticipando la lezione di canto pomeridiana.
Medu dalla pancia proiettò la copia virtuale della burocrate Druho.
“Nikos, recarsi su Nebula 7, Iniri tuo genoma congruo, ti lascia il suo Lavoro Grande”.
“Integrazione dati garantita”, pensò Nikos. La copia virtuale scomparve. Medu si portò sulla sommità dell’Obolo. Lo cinse con le braccia robotiche premendo la sua pancia morbida sulla punta. L’Obolo accolse Nikos aggiustando il gel anatomico.
Nikos batté le ciglia e uscì dall’Obolo su Nebula 7. Enormi alberi gialli oscuravano la luce delle due stelle. Il muschio blu, calpestato, emanava un odore di sandalo: “Caravi ub Iniri. Caravi too”. Un umano genoma 2 usava la vera voce da sopra un quadrupede peloso.
Medu tradusse: “Prendi da Iniri, Prendi questo”.
Nikos osservò il Lavoro Grande di Iniri. Una pietra levigata.
“Integra gli Oboli, devo riflettere”.
Nikos accarezzò la pancia di Medu.