Puntate integrali
LORENZO VARGAS
Un avvocato vi contatta e vi informa che una zia deceduta, di cui non sapevate niente, vi lascia tutto. Partite per il luogo dove viveva, una foresta remota dall’altra parte del mondo. Inserite nel racconto: un uomo che parla una lingua incomprensibile, un animale mai visto prima e un sasso.
WELCOME TO THE JUNGLE
Un'Odissea per un sasso.
M'ero fatto migliaia di chilometri credendo all'avvocato.
“Hai presente quella tua zia veramente ricca e un po' tocca?”.
“No”.
“Ecco, ti ha lasciato tutto, ma te lo devi andare a prendere in mezzo alla giungla nera”.
Perfettamente inutile, se non a percuotere il cranio di qualche sadico legale.
Volevo tornare a casa, dove le zanzare non vengono usate come cavalcature e l'umidità non infradicia i vestiti peggio della pioggia. Il percorso di ritorno, poi, fu una pena per via della guida. Mezza nuda, nata dalla corteccia degli alberi, inveiva contro i bianchi usurpatori in un idioma incomprensibile.
L'avrei in seguito scoperta Dottore in Antropologia a Cambridge.
Ad un tratto, un proiettile piumoso e starnazzante irruppe dalla boscaglia e lo travolse. Era una bestiola di grossa taglia, tonda, variopinta e col becco da picchio.
SQWAK, sentenziò. Poi tentò di assalire anche me.
Tutte io. La fregatura, il finto indigeno dottorato e per finire, l'attacco di un ignoto uccello tropicale.
E facciamola fruttare l'eredità, a questo punto.
Scartai, colpendo col sasso il pennuto, che crollò esanime.
Senza fiato, mi lasciai cadere a terra. La guida era morta, trafitta dal becco dell'animale.
Almeno il sasso era servito a qualcosa