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Cugino & Cugino
In onda il martedì alle 21.10
Credo che nella storia della fiction italiana sia la prima volta che i protagonisti di una serie sono due uomini non omosessuali che vivono sotto lo stesso tetto comportandosi come una normale coppia con figlio unico.
L’idea richiama chiaramente La strana coppia, l’indimenticabile commedia di Neil Simon con la regia di Billy Wilder e con quei due mostri di bravura che hanno il nome di Jack Lemmon e Walter Matthau. Il solo riferimento a quel capolavoro farebbe tremare i polsi a qualsiasi regista. E anche i miei polsi hanno tremato.
Ma l’avere avuto miei compagni di viaggio due attori come Giulio Scarpati e Nino Frassica, e un gruppo di sceneggiatori all’altezza del compito mi ha consentito di arrivare in porto con una certa tranquillità, dando una credibile versione italiana di questa “coppia strana” formata da due singolari e divertenti cugini.
L’altra novità di questa serie è l’aver affrontato, anche qui per la prima volta nella fiction italiana, la vita di un istituto di pena, in quelle particolari e lodevoli iniziative di corsi e laboratori che sono stati creati per accompagnare il reinserimento dei detenuti nella società.
La collaborazione del Dipartimento di Polizia Penitenziaria e dei suoi funzionari è stata oltremodo preziosa per rappresentare una realtà poco conosciuta all’esterno di un carcere. Ma anche qui attori come Francesco Paolantoni, Giorgio Borghetti, Gianni Musy, Bruno Bilotta, Gennaro Cannavacciuolo, Fabio Traversa, Massimo Corvo e tanti altri mi hanno facilitato il compito dando ai loro personaggi quel sapore della commedia italiana che sa rappresentare con un sorriso anche l’amara e durissima realtà che si vive dietro le sbarre.
Ma questa non è una storia solo al maschile. Accanto ai nostri protagonisti troviamo una donna magistrato (Euridice Axen), una madre separata (Denny Mendez), una single stufa di essere tale (Edy Angelillo) e tante altre figure femminili.
Per non parlare di due piccoli attori (Gabriele Caprio e Pierpaola Janvier) compagni di scuola che sanno guardare con ironia e furbizia il mondo dei grandi. Il tentativo è quello di mescolare sentimento e divertimento, dramma e commedia, così come accade nella nostra vita.
L’idea richiama chiaramente La strana coppia, l’indimenticabile commedia di Neil Simon con la regia di Billy Wilder e con quei due mostri di bravura che hanno il nome di Jack Lemmon e Walter Matthau. Il solo riferimento a quel capolavoro farebbe tremare i polsi a qualsiasi regista. E anche i miei polsi hanno tremato.
Ma l’avere avuto miei compagni di viaggio due attori come Giulio Scarpati e Nino Frassica, e un gruppo di sceneggiatori all’altezza del compito mi ha consentito di arrivare in porto con una certa tranquillità, dando una credibile versione italiana di questa “coppia strana” formata da due singolari e divertenti cugini.
L’altra novità di questa serie è l’aver affrontato, anche qui per la prima volta nella fiction italiana, la vita di un istituto di pena, in quelle particolari e lodevoli iniziative di corsi e laboratori che sono stati creati per accompagnare il reinserimento dei detenuti nella società.
La collaborazione del Dipartimento di Polizia Penitenziaria e dei suoi funzionari è stata oltremodo preziosa per rappresentare una realtà poco conosciuta all’esterno di un carcere. Ma anche qui attori come Francesco Paolantoni, Giorgio Borghetti, Gianni Musy, Bruno Bilotta, Gennaro Cannavacciuolo, Fabio Traversa, Massimo Corvo e tanti altri mi hanno facilitato il compito dando ai loro personaggi quel sapore della commedia italiana che sa rappresentare con un sorriso anche l’amara e durissima realtà che si vive dietro le sbarre.
Ma questa non è una storia solo al maschile. Accanto ai nostri protagonisti troviamo una donna magistrato (Euridice Axen), una madre separata (Denny Mendez), una single stufa di essere tale (Edy Angelillo) e tante altre figure femminili.
Per non parlare di due piccoli attori (Gabriele Caprio e Pierpaola Janvier) compagni di scuola che sanno guardare con ironia e furbizia il mondo dei grandi. Il tentativo è quello di mescolare sentimento e divertimento, dramma e commedia, così come accade nella nostra vita.
Vittorio Sindoni