Puntate integrali
STEFANO BUSSA
Ospite: Concita De Gregorio
Tema: Vi hanno chiesto di scrivere un romanzo che ha come protagonista Oriana Fallaci all’apice del suo successo. Scrivete la pagina in cui lei si presenta o viene presentata.
Ci eravamo conosciuti in un bar di Saigon, io ero lì per AFP, lei tornava dalla zona di guerra, sconvolta per aver visto delle braccia senza un corpo. Era bellissima, con il viso sporco, le unghie nere e la terra sulla camicia; aveva passato 3 giorni su un camion ma non sembrava stanca.
A quel tempo condividevamo tutte le idee, l'orrore per la guerra, la sua totale idiozia, la ferocia inutile, che genera solo vendette ancora più imperdonabili. Sapevamo cosa era la paura, l'avevamo provata, l'accettavamo, non l'avremmo mai negata. Faceva parte dell'essenza umana. Negavamo solo il fascino della guerra, la sua “perversa seduzione”, questo non volevamo ammetterlo, non potevamo comunicarlo.
Per noi la libertà era sopra tutto il resto, era sacra, pensavamo che giustificasse qualunque tipo di lotta.
Ora sto aspettando che arrivi in un bar di Parigi, lei è molto famosa, i suoi scritti hanno riempito il mondo. Ma io non condivido più tutte le sue idee, adesso mi sembrano troppo categoriche, non lasciano spazio ai tentativi di comprensione, non ammettono repliche. Il suo pensiero è sempre libero ma meno obiettivo, meno disposto al dialogo.
Ma eccola che entra, sicura come sempre, forse troppo. Mi alzo e guardo il suo viso, mi sorride, vedo quel volto giovane sporco di nero, è sempre lo stesso.