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Il Concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra di Johannes Brahms interpretato dai fratelli Renaud e Gautier Capuçon e dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro Semyon Bychkov.

Dopo un lungo sodalizio artistico e di amicizia con il grande violinista Joseph Joachim - Brahms nel 1878 gli dedicò il Concerto per violino - tra i due ci fu una profonda rottura, e il Concerto, scritto nell’estate del 1887 nella sua casa estiva sulle rive del lago Thun, nasce come omaggio e tentativo di riconciliazione. L'amica Clara Schumann definì questo concerto “Versöhnungswerk”, “opera di riconciliazione”.

Si percepisce chiaramente, dice Renaud Capuçon ai microfoni de La Musica di Raitre, come tra il violino e il violoncello ci sia un reale desiderio di riconciliazione, con le due parti che si separano e si ricongiungono più volte. C’è un chiaro desiderio di Brahms di sottolineare questo elemento.

Anche il Maestro Bychkov ci parla del Concerto per violino, violoncello e orchestra e ci racconta che è un’opera musicale molto speciale, perché è piuttosto insolito trovare concerti per due strumenti solisti e orchestra, e Brahms ha scritto un concerto per due strumenti ad arco molto imponenti, creando un’opera che potrebbe sembrare una mini sinfonia.

La regia è di Ariella Beddini

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