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Borghesia Decoro Totale
in onda domenica 6 maggio 2012 alle 13.25
Un quadro, venduto a 135 milioni di dollari nel 2006, battendo tutti i record di allora, è il protagonista della storia di questa settimana: si tratta del “Ritratto di Adele Bloch Bauer”, dipinto da Gustav Klimt nel 1907, un’opera dalla storia straordinaria e, per certi versi, avventurosa.
La signora del quadro, Adele Bauer, di nascita ebraica, sposò ventenne il signor Bloch, ben più vecchio di lei e ricchissimo proprietario di una fabbrica internazionale di zucchero che serviva a rendere dolce l’ansia acida dell’Austria decadente. La loro casa era il centro di serate musicali e di ricevimenti famosi in tutta Vienna, una città che viveva un periodo culturale straordinario, con personalità quali Mahler, Strauss, Freud, Wittgenstein, Musil, Klimt stesso. Adele morta ancora in giovane età, nel 1925, non poteva certamente aspettarsi l’orrore anti-ebraico, scatenato di lì a poco da Hitler in tutta Europa, Austria compresa. Il marito vedovo si rifugiò a Zurigo dove morì nel ’45: i suoi quadri, dopo esser finiti nei depositi nazisti passarono alla Galleria Nazionale d’Austria attraverso un percorso post bellico sostanzialmente viziato, fino a quando nel 1998 l’Austria promulga finalmente una legge per la restituzione dei beni tolti agli ebrei. L’ultima erede di Adele, la signora Maria Altman sua nipote diretta residente in California, vince la causa con l’Austria nel 2006: il quadro di Klimt arriva così in America e viene venduto all’asta a quell’incredibile cifra.
Una mostra al Museo Correr di Venezia “Gustav Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione”, offre il suggello visivo del racconto di puntata, che descrive il complesso mondo artistico creatosi attorno al fenomeno della Secessione viennese, dove emergono, accanto a Klimt, personalità quali Jan Toorop, Fernand Khnopff, Kolo Moser, Joseph Hoffmann, Otto Wagner, Joseph Olbrich. Proprio sulle tracce di Olbrich, si passa da Vienna a Darmstadt, all’Institut Mathildenhohe, per registrare la versione tedesca della potentissima forza centrifuga di questa estetica secessionista nata a Vienna, che lascerà segni evidenti anche in altre realtà nazionali e culturali.