Anno : 2021
Associazione :
WWF
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WWF
Raccolta Fondi del WWF Italia 2021
SOS LEONE: IN 100 ANNI CROLLATO IL 90% DELLA POPOLAZIONE IN AFRICA
Simbolo da sempre di fierezza e forza della natura, il leone è il re della foresta e nessuno si immagina un mondo senza questo meraviglioso felino. Eppure questa specie iconica in Africa sta scomparendo ad un ritmo impressionante. Oggi il leone africano (Panthera leo) sopravvive solo nel 10% del suo areale storico e in 100 anni la popolazione è passata da 200.000 a meno di 20.000 individui, con un crollo pari al 90%. Questo declino, causato soprattutto dal degrado degli habitat naturali, da bracconaggio e commercio illegale, è accelerato negli ultimi anni, con la più recente classificazione IUCN, che stima un calo del 43% tra il 1993 e il 2014. Le tendenze attuali suggeriscono che in assenza di misure efficaci e di progetti di conservazione dedicati i leoni diminuiranno di un ulteriore 50% nei prossimi due decenni in Africa occidentale, centrale e orientale.
Dobbiamo agire ora per non perdere questo predatore, la cui presenza indica lo stato di salute e integrità degli habitat e la cui diminuzione determinerebbe effetti negativi a catena su tutto l’ecosistema. Per questo il WWF lancia il progetto “SOS Leone”, che contribuisce ad un programma globale per salvare i grandi felini del pianeta con l’obiettivo di raddoppiare entro il 2050 il numero dei leoni che vivono in natura, invertendo una tendenza che rischia di portare ad una loro rapida e inesorabile scomparsa. La raccolta fondi aiuterà il WWF a fornire ai ranger l’equipaggiamento e le attrezzature per combattere la piaga del bracconaggio, a donare agli allevatori lampade solari che allontanano i leoni dalle loro mandrie, evitando così che vengano uccisi per vendetta. Il WWF potrà inoltre finanziare la ricerca sul campo per censire i nuclei superstiti dei leoni e collaborare con enti e aree protette per trovare le soluzioni più efficaci per salvare questa specie. La campagna è sostenuta da Rai per il Sociale.
Lo stato di conservazione
Storicamente, tutti i leoni africani sono stati classificati come singola sottospecie (Panthera leo leo), ma recenti studi considerano i leoni di Asia, Africa occidentale, centrale e settentrionale come appartenenti alla sottospecie Panthera leo leo, mentre quelli dell’Africa meridionale e orientale vengono classificati come Panthera leo melanochaita. In attesa che la nuova sistematica venga formalmente adottata, il leone è ancora trattato come una singola specie e inserito nella Lista Rossa delle specie a rischio estinzione nella categoria Vulnerabile. Questa generalizzazione maschera però successi di conservazione locali e fallimenti: ad esempio la popolazione dell’Africa occidentale è considerata in Pericolo Critico (con un declino tra il 1993 e il 2014 pari al 66%), mentre la popolazione orientale è considerata in Pericolo (declino nello stesso arco di tempo pari al 57%); l’Africa meridionale è quella che in passato ha registrato il declino più significativo, ma recentemente alcune popolazioni sono rimaste stabili mentre altre hanno mostrato segni di ripresa. Le aree protette sono considerate la roccaforte della specie, ma la verità è che solo il 56% dell’areale della specie ricade all’interno di aree protette, e tutte le popolazioni più numerose di 500 individui sono in fase di declino, mentre leoni e prede sono in fase di declino in un’elevata porzione delle aree protette africane. I leoni si sono già estinti in 26 paesi africani e oggi sono presenti solo in 27.
La presenza dei leoni non solo offre benefici ai sistemi naturali, ma può contribuire a migliorare le economie dei paesi dove vivono e produrre notevoli benefici per le comunità locali attraverso le attività legate al turismo, essendo i leoni una delle specie ritenute più carismatiche e iconiche al mondo. Con l'espansione della popolazione umana e delle relative attività tra cui l’allevamento del bestiame, gli habitat dei leoni stanno velocemente scomparendo, degradando e frammentando. Ciò si traduce inevitabilmente in una minore disponibilità di prede selvatiche per i leoni e con la sempre più stretta vicinanza fra leoni e persone. In assenza di interventi e misure di mitigazione, la vicinanza uomo leone significa aumento dei conflitti, aggravati anche dagli effetti del cambiamento climatico.
Per poter sopravvivere e svolgere le loro funzioni ecologiche e contribuire al sostentamento delle economie locali, i leoni hanno bisogno di territori vasti con popolazioni di prede stabili, condizioni particolarmente difficili in un continente che vede una rapida crescita della popolazione umana.
I leoni, trovandosi ai vertici delle catene alimentari e dei processi ecologici, devono affrontare una miriade di minacce, spesso aggravate dalla mancanza di azioni di conservazione coerenti e integrate e dall’assenza o scarsa attuazione di corrette politiche di gestione del territorio. Recentemente, poi, l’impatto della pandemia sull’economia e sulle comunità locali si è aggiunto alle cause storiche di declino della specie, creando una tempesta perfetta, che, senza interventi e investimenti mirati, potrebbe non solo cancellare l’impegno finora profuso per la conservazione dei leoni, ma determinarne definitivamente la loro estinzione con tutte le conseguenze che ne deriverebbero per i sistemi naturali africani, le comunità locali e i nostri valori culturali
Campagna Raccolta Fondi autorizzata da Rai per il Sociale dal 17 al 23 maggio aprile 2021.
Numero solidale 45585 - Valore della donazione 2 euro con sms da cellulare Wind3, Tim, Vodafone, Iliad, Postemobile, Coop Voce e Tiscali. Oppure 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa, Twt, Convergenze e Postemobile. Oppure 5 o 10 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.
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