Anno : 2014
Associazione :
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Associazione :
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
NASTRO ROSA: MESE DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO
dal 29 settembre al 5 ottobre
XXII edizione finalizzata a sensibilizzare il mondo femminile sull’importanza della prevenzione contro il tumore al seno.
L’iniziativa prevede visite, controlli, esami diagnostici e consulti gratuiti e la presenza di stand informativi nelle principali piazze italiane per l’intero mese.
La Campagna Nastro Rosa - ideata nel 1989 negli Stati Uniti e promossa in tutto il mondo dalla Fondazione Estée Lauder - ha come obiettivo sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella.
Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile - con circa 46.000 i nuovi casi annui - registrando un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio.
Sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore
motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione come metodo di vita e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute.
Per tutto il mese di ottobre i circa 400 Punti Prevenzione delle 106 Sezioni Provinciali LILT offrono visite senologiche e controlli diagnostici clinico-strumentali nei loro ambulatori, organizzano conferenze e dibattiti, distribuiscono materiale informativo e illustrativo e mettono in atto molteplici iniziative volte a responsabilizzare sempre più le donne su questa problematica.
lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore sono bassi e il processo di metastatizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette altresì di poter eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità del seno, simbolo della femminilità.
Risultati impensabili solo 30 anni fa quando il cancro al seno era considerato una malattia “incurabile”, con una percentuale di guarigione del 40-45%.
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