Art.1 - Criteri di selezione
La Rai, nell’ambito degli spazi editoriali che annualmente dedica gratuitamente all’interno dei suoi programmi per iniziative di sensibilizzazione su uno specifico evento o argomento di carattere sociale, si riserva di valutare tramite la Direzione Rai Per la Sostenibilità-ESG le richieste di partecipazione a trasmissioni, collegamenti, ecc., presentate da associazioni iscritte nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore costituite per il perseguimento - senza scopo di lucro - di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale (di seguito anche complessivamente “Enti” o singolarmente “Ente”) se in linea con i seguenti criteri:
L’aspetto editoriale di ogni iniziativa è a cura della Rai e la selezione è affidata alla Direzione Rai Per la Sostenibilità-ESG, che effettuerà le scelte e determinerà le autorizzazioni allo svolgimento delle campagne di sensibilizzazione a suo insindacabile giudizio.
Nell’identificazione degli Enti cui attribuire le diverse tipologie di spazi gratuiti in palinsesto la Rai farà ogni ragionevole sforzo per favorire ove possibile la più ampia rotazione dei soggetti scelti, scelti - nei limiti e compatibilmente con la natura e l’oggetto associativo, nonché tenuto conto della linea editoriale dei programmi in cui le iniziative sono inserite - così da sostenere e incrementare il pluralismo associativo, tenuto in ogni caso conto delle capacità e competenze di carattere sociale di alcune realtà del Terzo settore tali da farne un punto di riferimento per l’opinione pubblica nelle rispettive aree tematiche di azione.
Art.2 - Rapporti con Rai
La Direzione Rai Per la Sostenibilità-ESG, nella sua articolazione dedicata alle Campagne Sociali, intrattiene rapporti diretti esclusivamente con gli Enti, come definiti dal precedente art.1 e che offrano le garanzie di seguito indicate. Rai non ha pertanto rapporti diretti e/o indiretti con le agenzie di comunicazione in quanto utilizzate dagli Enti per lo sviluppo delle loro campagne.
Art. 3 – Documentazione richiesta
Gli Enti richiedenti dovranno trasmettere, pena l’inammissibilità della richiesta, la seguente documentazione:
a) iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;
b) atto costitutivo e relativo Statuto comprovanti la mancanza di finalità di lucro negli scopi perseguiti nonché la documentazione che attesti la costituzione da almeno 3 esercizi compiuti;
c) bilancio o altro idoneo documento contabile statutariamente previsto depositato, relativo almeno all’esercizio sociale dell’anno precedente la richiesta, dal quale risulti, con specifica evidenza, la consistenza e la gestione delle risorse afferenti all’attività di assistenza, beneficenza e altre similari.
Art. 4 – Tempistiche e materiali
Le richieste per spazi per campagne di sensibilizzazione - corredate della documentazione di cui all’art. 3 riguardante le dichiarazioni di responsabilità e in relazione agli obblighi previsti all’art. 5 - devono essere inviate nel corso del bimestre marzo/aprile per il secondo semestre dell’anno in corso e nel corso del bimestre settembre/ottobre per il primo semestre dell’anno successivo alla casella di posta elettronica: raiperlasostenibilita.campagnesociali@rai.it.
Eventuali materiali a supporto della comunicazione dovranno essere predisposti in file formato.mp4 e inviati - sempre via mail al suddetto indirizzo - tramite servizi di trasferimento file di grandi dimensioni (ad esempio WeTransfer o Google Drive).
Art. 5 – Obblighi per gli Enti richiedenti
Gli Enti richiedenti, a pena di inammissibilità della richiesta:
Art. 6 – Vincoli di comunicazione durante le iniziative di sensibilizzazione
Le comunicazioni e gli interventi in ambito editoriale, finalizzati a sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di tematiche di interesse collettivo, non dovranno avere direttamente e/o indirettamente rilevanza pubblicitaria e non dovranno sollecitare o attivare in alcun modo raccolte di fondi, iniziative di commercializzazione e il reclutamento diretto di soci.
Nel caso di presenza di loghi commerciali nei materiali informativi di supporto, ne verrà richiesta l’eliminazione. In caso di mancata eliminazione la comunicazione e gli interventi non potranno essere realizzati e l’Ente non potrà rivendicare alcun diritto nei confronti di Rai.
Art. 7 – Rispetto della normativa e delle disposizioni aziendali in materia di comunicazione
Ogni iniziativa dovrà attenersi alla vigente normativa primaria e secondaria e gli spot dovranno essere realizzati secondo le disposizioni e le regole in vigore per la comunicazione radiotelevisiva e pubblicitaria sulle reti della Rai, nonché in coerenza con i principi del Codice Etico Rai.
Art. 8 – Organizzazioni alle quali non si applica il regolamento
Le norme previste nel presente regolamento non si applicano alle Organizzazioni che costituiscono emanazione diretta dello Stato italiano e/o di organismi sovranazionali (ad esempio ONU) in quanto le iniziative di comunicazione sociale intraprese dai predetti soggetti sono regolate da appositi accordi che la Rai pone in essere direttamente con le Istituzioni di riferimento.
Art. 9 – Campagne escluse
Non saranno accolte richieste relative a iniziative di sensibilizzazione per:
Altresì non sarà possibile prendere in esame, e dunque accogliere, le richieste che non presentano la corretta documentazione e i supporti prescritti.
[1] Pluralismo associativo.
Il nostro Paese è caratterizzato dalla presenza di una fitta rete di associazioni impegnate nel campo dell'assistenza, della marginalità sociale, della promozione dei diritti, della tutela ambientale e così via. Un patrimonio di volontariato che va maggiormente rappresentato, valorizzato e sostenuto dalla Rai. È auspicabile un raccordo permanente, anche al fine di promuovere specifiche trasmissioni di servizio, tra la Rai ed il mondo associativo. Per quanto riguarda le trasmissioni nel corso delle quali vengono organizzate pubbliche raccolte di fondi, va assicurato che a beneficiarne siano a rotazione tutte le associazioni più rappresentative e che offrano adeguate garanzie: a questo riguardo si richiedono alla Rai delle regole precise, che la Commissione si riserva di valutare.