La prigione per fuggire dalla realtà
STAMPA ESTERA - Il 29 gennaio un giovane si è presentato al posto di polizia di un quartiere periferico di Biskra, in Algeria, con della droga in tasca. Voleva essere arrestato e messo in prigione
El Watan per Courrier International (Francia), 5 febbraio 2013
Algeria - Chissà se si tratta solo di un fatto insolito o di un indice di profondo malessere sociale. Il 29 gennaio un giovane si è presentato al posto di polizia di un quartiere periferico di Biskra, in Algeria, con della droga in tasca. Voleva essere arrestato e messo in prigione.
Sarà, ma era la terza volta che succedeva dall’ottobre scorso: tre giovani diversi che hanno messo in atto una pratica "suicida", apparentemente senza motivo. “Sbalorditi davanti a tale comportamento, i poliziotti hanno fatto di tutto per dissuadere i giovani e convincerli a trovare soluzioni alternative ai loro problemi; hanno chiamato i genitori e cercato invano il sostegno di psicologi e specialisti” si legge sul quotidiano El Watan.
"Insegnanti, psicologi e docenti universitari dovranno impegnarsi per capire cosa spinga a tanto questi ragazzi, quali sono le quotidiane difficoltà sociali, scolastiche ed economiche o familiari che li portano a commettere azioni sconsiderate, fino al suicidio” conclude il quotidiano algerino.