Uno sguardo su tutto il mondo del fumetto e su tutto il mondo, visto dai fumetti
Fumetti con le ruote - Paperino e la 313 La Bantam Car Company, nota anche come American Bantam fu un'industria automobilistica fondata nel 1935 sulle ceneri della fallita American Austin Car Company, per assemblare e vendere negli USA una versione rivista della britannica Austin Seven. Riprese la produzione dal 1937 al 1940, spostandosi poi sull'industria bellica, con un prototipo della Jeep. La piccola macchina utilitaria poco si addiceva ai grandi spazi americani, e riscosse poco successo, tanto che nei 3 anni di produzioni uscirono dalla fabbrica solo 6000 esemplari. Questa macchina piccola, economica, sfortunata, ben si addice però alla vita e alle possibilità economiche di Paperino. -- FORD MODEL T La Ford Model T, è stata una vettura prodotta dalla Ford Motor Company dal 1908 al 1928. Fu tra le prime vetturaeprodotte su scala nazionale in ampia serie utilizzando la tecnica della catena di montaggio. La Model T venne progettata da Henry Ford, Charles Harolde Wills e da due emigrati di origine ungherese, József Galamb e Jenő Farkas. La rivoluzionaria vettura era dotata di un motore 4 cilindri in linea di 2893 cm³ di cilindrata. La potenza erogata era di 20 hp (15 kW). Il modello che avrebbe ispirato la macchina di Paperino è la Ford Model T Runabout 1913 Era conosciuta anche come Tin Lizzie. Lizzie era un nome molto comune per i cavalli da traino dell'epoca, e quindi Tin Lizzie, Lizzie di latta, un ronzino meccanico, insomma, perfetta come compagna di viaggio di Paperino.
Fumetti con le ruote, tutti i sabati in onda su Isoradio, dalle 10:30 alle 10:45
Su Rai Isoradio, ogni sabato dalle 10.30 alle 10:45 si parla di macchine, viaggi e avventura con un taglio inedito che prende spunto dal mondo dei fumetti. Moltissimi eroi, super-eroi, cattivi e cattivissimi, nelle loro avventure sono alla guida di una macchina, una moto o addirittura un camion divenuti col tempo un personale segno di distinzione, oltre che un mezzo di trasporto.
Il Maggiolone Volkswagen di Dylan Dog, l'inconfondibile Jaguar di Diabolik, La Batmobile dell'Uomo Pipistrello, la sgangherata 313 di Paperino: sono tanti i mezzi di trasporto che scarrozzano gli eroi dei fumetti in giro per le strade del mondo.
A raccontarli sono proprio i loro autori, disegnatori, editori che ogni settimana saranno ospiti della rubrica "Fumetti con le ruote", nata da un'idea del direttore di Isoradio Danilo Scarrone, realizzata e condotta da Riccardo Corbò e Pasquale Martello, con la regia di Mauro De Cillis.
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Il personaggio della puntata
PAPERINO
Paperino, o Paolino Paperino, Donald Duck nell'originale americano, è apparso per la prima volta in un cartone animato della Disney il 9 giugno del '34. The Wise Little Hen, la gallinella saggia. Nei fumetti arriva pochi mesi dopo, per le matite di Al Taliaferro.
Ma è il geniale Carl Barks, a tirare fuori il meglio dal personaggio, insieme alla sterminata famiglia e clan dei paperi di cui lo circonda. I più stretti e famosi sono ovviamenti i nipotini Qui Quo Qua, lo Zio Paperone, l'eterna fidanzata, anche se talvolta tradita, Paperina. Il fortunatissimo cugino Gastone, l'amico inventore Archimede Pitagorico.
Papero di piumaggio bianco, indossa abitualmente una blusa e un berretto da marinaio
Le prime storie realizzate in Italia apparvero nel 1937 nella rivista Paperino Giornale.
E' simbolo ormai universale dell'uomo medio, con tutte le sue frustrazioni, problemi, rancori, ire, fallimenti, pigrizie ma anche colpi di genio e un grande cuore.
La sua macchina è la 313. Il nome è mutuato dal numero della targa, che coincide con una delle possibili date di nascita fumettistiche di Paperino, ovvero il 13 marzo. La macchina con questa targa, compare nel 1938, disegnata sempre da Al Taliaferro, ma un un suo prototipo compare l'anno precedente nel 1937, nel cartone animato "Don Donald", ambientato in Messico, e con co-protagonista anche una proto Paperina, ovvero la sensuale papera latinoamericana Donna Duck.
Come è scritto in una delle prime storie, la macchina fumettistica avrebbe un motore bicilindrico Mixwell del 1920 a trazione anteriore, una carrozzeria decappottabile Dudge del 1922, dei semiassi Paclac e ruote di falciatrice.
Nonostante venga detto che sia stata costruita da Paperino, ha anche una marca immaginaria, la Belchfire Runabout.
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L'anteprima della settimana
Le grandie storie Disney, L'opera omnia di Romano Scarpa
48 volumi settimanali, da 360 pagine cadauno
Esce in allegato al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello Sport l'opera integrale di Romano Scarpa, un Maestro riconosciuto a livello mondiale e un simbolo del magico spirito della Disney, con storie restaurate per l'occasione e alcuni inediti assoluti.
Alcune delle pagine più belle, emozionanti e divertenti del fumetto Disney sono per la prima volta raccolte in corposi volumi, con protagonisti Paperino, Topolino, Paperone e tanti altri eroi Disney.
In ogni uscita un ricco approfondimento redazionale, con storyboard, schizzi e tanto altro.
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L’ospite della puntata
LUCA BOSCHI
Sceneggiatore, disegnatore, giornalista, critico, saggista, direttore editoriale
Si occupa di fumetti, disegni animati, illustrazione, teatro e tv.
Sceneggia e disegna dal 1979, è giornalista e storico, nonché autore di decine di saggi, cataloghi e monografie, direttore culturale di Lucca Comics fino al 1999 e di Napoli Comicon dal 2001
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La macchina della puntata
AMERICAN BANTAM
Il fumetto della settimana
GRAPHIC NOVEL IS DEAD
GRAPHIC NOVEL IS DEAD è il nuovo libro a fumetti di Davide Toffolo, uno fra i più importanti autori di fumetto italiani e voce e chitarra del gruppo rock “Tre allegri ragazzi morti”.
Autobiografia a cuore aperto, con un approccio ironico e moderno, spesso irriverente, sempre sorprendente.
Toffolo parte dalle foto dello scorso tour estivo di Jovanotti, del qualei i tre allegri ragazzi morti sono stati gruppo spalla, per passare poi al fumetto, usato in molteplici sfumatore, grazie alla maestria dell'autore, che si incarna fisicamente in un personaggio a fumetti alla fine della narrazione, tra i cosplayer del Napoli Comicon.
E' disponibile, per gli amanti del digitale, anche in versione per i tablet, con tantissimi contenuti speciali aggiuntivi.
140 tavole, suggestive come canzoni, raccontano i pezzi di un’esistenza speciale.
La rappresentazione fotografica ci restituisce Davide che suona negli stadi italiani, nella sua veste pubblica di Eltofo, il cantante vestito da Yeti del gruppo Art Rock Tre allegri ragazzi morti.
Davide diventa poi fumetto nell’intima identità di Davide Toffolo, a casa, impegnato a disegnare e a capire il mondo e se stesso.
A fargli visita nella sua casa laboratorio persone reali, fantasmi del passato e affetti che non ci sono più. Con lui Andy Kaufman, suo oracolo personale, e Pepito, la sua “spalla comica”, un piccolo pappagallo domestico, che lo accompagna nel suo viaggio interiore e in un passato talvolta doloroso e che offrirà alla fine del racconto un divertente colpo di scena.
In questo suo ultimo lavoro Toffolo ha collaborato con la fotografa Cecilia Ibanez, che lo ha seguito nell’ultimo tour negli stadi con Jovanotti e al Comicon di Napoli. Il colore e la supervisione del lavoro sono a cura di Alessandro Baronciani
“A quindici anni diventai punk. Era il 1980. Mi attiravano quegli strani individui vestiti come alieni. Volevo diventare come loro.
Ma è stato a Napoli, precisamente al Comicon del 2013, che ho portato a termine il mio piano.
L’autore che diventa personaggio. Un salto mortale triplo. Io, uguale fra gli uguali. Assieme agli ultimi, come è sempre stata la mia vocazione.
A prendere la vita, per farne letteratura e mostrarla al mondo.
Io, autore e personaggio, fra i personaggi e le loro incarnazioni.
Io uguale fra gli uguali.”
DAVIDE TOFFOLO è nato a Pordenone nel gennaio del 1965. Vero innovatore nel campo del fumetto e tra i maggiori autori italiani di graphic novel, ha all’attivo numerose opere tra le quali – solo per citarne alcune – Pasolini, Il Re bianco, L’inverno d’Italia e Très! Fumetti per il teatro. Motore di esperienze importanti come il gruppo “Mondo Naif” e le riviste “Dinamite” e “Fandango”, è molto amato anche per la sua seconda identità, quella di cantante del gruppo art-rock "Tre Allegri Ragazzi Morti".
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Gli autori e conduttori:
Riccardo CORBÒ
E’ tra i fondatori del primo magazine telematico dedicato al fumetto, nella prima metà degli anni 90. Dopo aver lavorato per le principali case editrici di fumetti romane, nei ruoli redazionali più disparati, è passato in Rai. Ha collaborato dal 1996 al 2004 al programma radiofonico “Golem”. Dal 2001 al 2005, a Rainet, è stato il Portal Manager e Community Manager di Rai.it. Ha curato il sito del Tg1, di Vincenzo Mollica e l’offerta dei canali Rai su Youtube. Attualmente lavora al Tg3, dove si occupa per il web della rubrica “Comics” e per la televisione realizza servizi per il “Tiggì Gulp” (in onda su Rai Gulp) e per la rubrica “Agenda del mondo” (in onda su Rai Tre).
Insegna da otto anni “Morfologia e critica della paraletteratura” al Master in Critica Giornalistica dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Pasquale MARTELLO
Tra i suoi lavori annovera vignette satiriche e umoristiche per numerosi quotidiani; illustrazione, grafica e cura di saggi sul mondo del fumetto. E’ stato tra i disegnatori del fumetto Tiramolla. Per Rainet, è stato l’art director delle prime interfacce web e multimediali del servizio pubblico. Attualmente è web master del sito del Tg3, per il quale realizza anche la vignetta giornaliera presente in home page e presentata settimanalmente nel corso della trasmissione “Fuori Tg”. Per “Tiggì Gulp” il telegiornale per ragazzi della Rai, realizza regolarmente servizi sulle novità tecnologiche. Per Isoradio è anche autore de “La vignetta alla Radio”, in onda tutti i giovedì mattina.
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Il regista
Mauro DE CILLIS
Ha iniziato ad occuparsi di comunicazione nel 1975, scrivendo per il settimanale musicale "Nuovo Sound". Dal 1980 collabora con Radio RAI, come autore, conduttore, regista e giornalista. Nei vari ruoli ha seguito produzioni diverse per Radio Uno e Radio Due: trasmissioni musicali, varietà, contenitori, programmi in diretta con gli ascoltatori, sceneggiati, sit-com e altro ancora. Nel 2006, insieme ai colleghi Massimo Forleo, Emilia Morelli e Francesca Vitale, ha rappresentato Radio Uno al Prix Italia, con il documentario "Cefalonia. Non immaginavo che ci ammazzassero...", selezionato tra i sei migliori lavori d'interesse storico e poi compreso nell'antologia "Cento voci dall'Italia" (RAI Teche, 2011).
Nel 1991 l'associazione dei critici radiotelevisivi (AICRET) e l'Ente dello Spettacolo lo hanno premiato quale miglior regista radiofonico italiano.