Sciopero della fame
per 1200 detenuti palestinesi
In occasione della Giornata dei Prigionieri Palestinesi, 2300 detenuti hanno annunciato che avrebbero rinunciato alla razione di cibo quotidiana. Altri 1200 hanno proclamato l'inizio dello sciopero della fame. Vi proponiamo 2 articoli sull'argomento
Gulf News (Emirati Arabi Uniti), 17 aprile 2012
Sciopero della fame per 1200 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane
Gerusalemme occupata: Circa 1200 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane hanno iniziato uno sciopero della fame mentre altri 2300 rifiuteranno il cibo per un giorno intero. Lo ha comunicato una portavoce dell'IPS, Israel Prisons Service martedì scorso. "In occasione della Giornata dei Prigionieri (Palestinesi), 2300 detenuti hanno annunciato che avrebbero rinunciato alla razione di cibo quotidiana. Altri 1200 hanno proclamato l'inizio dello sciopero della fame" ha detto Sivan Weizman, portavoce dell’IPS alla AFP. In segno di solidarietà, anche altre otto detenute donne hanno rifiutato il cibo. "Ci è già capitato in passato di far fronte a situazioni simili. L’IPS sarà preparato anche in questa occasione" ha aggiunto la portavoce.
Martedì (17 aprile) nella West Bank e della Striscia di Gaza viene celebrata la Giornata dei Prigionieri, un’occasione per esprimere vicinanza con i circa 4700 palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane.
Già all'inizio di questa settimana Eisa Qaraqaa, che si occupa delle condizioni dei detenuti palestinesi, aveva annunciato all’agenzia di stampa che 1600 detenuti avrebbero intrapreso uno sciopero della fame, in segno di protesta contro la loro condizione.
Secondo l'Associazione dei Detenuti Palestinesi, nelle carceri israeliane c'erano già 10 detenuti palestinesi in sciopero della fame, 4 dei quali trasferiti in ospedale a causa delle loro delicate condizioni di salute. Due di loro, Bilal Diab, 27 anni, e Thaer Halahla, 34, hanno rifiutato il cibo per 50 giorni e i medici sono seriamente preoccupati per il rapido deteriorarsi delle loro condizioni di salute. Si tratta di dieci persone trattenute senza processo, con ordine di “detenzione amministrativa”, un provvedimento che consente l’arresto di sospetti militanti senza autorizzazione giudiziaria per un periodo fino a sei mesi. Secondo l'Associazione dei Detenuti Palestinesi, nelle carceri israeliane ci sono 4699 detenuti palestinesi, 319 dei quali in fermo cautelare.
Haaretz (Israele), 17 aprile 2012
1200 detenuti palestinesi in sciopero della fame a oltranza
di Jack Khoury e Ani Issacharoff
Martedì (17 aprile) circa 1200 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane hanno cominciato lo sciopero della fame a oltranza: lo ha reso noto il dipartimento carcerario israeliano IPS proprio mentre è atteso il rilascio di Khader Adnan, che nel febbraio scorso ha interrotto uno sciopero della fame di 67 giorni.
I detenuti palestinesi hanno iniziato lo sciopero della fame per protestare contro quelle che definiscono "misure umilianti" in uso nelle carceri israeliane, come le perquisizioni corporali dei familiari in visita e le perquisizioni notturne delle celle. In segno di solidarietà altri 2300 detenuti rinunceranno alla razione di cibo per tutta la giornata di martedì, in occasione della Giornata dei Prigionieri palestinesi in Israele.
Con questo gesto i prigionieri intendono protestare anche contro la "detenzione amministrativa", un provvedimento che permette alle autorità israeliane di arrestare sospetti militanti su base di informazioni riservate di intelligence note solo a un giudice militare, senza processo e per un periodo di tempo che può essere prolungato di sei mesi in sei mesi. La protesta dovrebbe avere luogo nelle carceri di Ofer in Cisgiordania e a Ramallah.
Le celebrazioni della Giornata dei Prigionieri sono cominciate lunedì sera, con una fiaccolata nei pressi della casa di Khader Adnan, il recluso che aveva sostenuto un lungo sciopero della fame contro la pratica della detenzione amministrativa, che consente l'arresto di un cittadino senza accuse specifiche e senza processo per un periodo indeterminato. Adnan aveva sospeso lo sciopero della fame a febbraio, dopo aver chiuso un accordo con lo Stato per la sua scarcerazione alla fine di altri quattro mesi in carcere. Il rilascio di Adnan è previsto proprio nella giornata del 17 aprile.
Nelle carceri israeliane ci sono altri detenuti in sciopero della fame da tempo; tre di loro hanno rifiutato il cibo per più di 40 giorni. Tair Halala, originario dell'area di Hebron, e Bala Diab del villaggio di Rai, nei pressi di Jenin, scioperano per la scarcerazione da 48 giorni; Hassan Safdi, di Nablus, è in sciopero da 41 giorni, e Omer Abu Shlal da 40. Il dipartimento carcerario israeliano IPS ha confermato che tutti e quattro stanno ricevendo assistenza sanitaria, precisando che il loro sciopero della fame dura da 27 giorni.