Un posto al sole

Classe 1985, Cristiana è una vera e propria cittadina europea, di genitori napoletani, che grazie al ruolo ad Un posto al sole vede più spesso ultimamente, ma residente a Londra, dove vive, studia e lavora da anni ormai. Recitare per lei è essenziale come respirare, non ne può fare a meno. Ad un certo punto della sua vita ha capito che doveva essere sul palco, o di fronte ad una telecamera ad interpretare storie per essere se stessa fino in fondo. Un mestiere difficile che riserva molte gioie ma anche dolori, ma che lascia scavare nella propria personalità anche sentimenti che si pensa di non conoscere. Dopo le recite scolastiche, la fine della scuola e il desiderio di frontiere più ampie, Cristiana lascia Napoli e l’Italia alla volta di Londra dove si è diplomata in arte drammatica. Lo studio del suo amato Shakespeare le ha dato la possibilità di calcare le scene vestendo i panni di personaggi come Lady Macbeth o Olivia. Ma le tavole dei palchi londinesi l’hanno vista protagonista di molte altre opere tra cui A Woman Alone e The Jewish Wife. Gli appassionati studi a cui si è dedicate anima e corpo in scuole prestigiose e con tanti insegnanti l’hanno formata non solo per il palco ma anche per la telecamera: Godless Nights, A Perfect Day for a Cake e Moths sono i cortometraggi preferiti da Cristiana, quelli per cui è riuscita a dare il meglio di sé, attingendo alla sua creatività liberandola sul set, proprio come il suo insegnante di improvvisazione Cristopher Heimann le ha fatto riscoprire. Tecnica che le è servita molto ad Un posto al sole, visto che interpreta tre personaggi in uno: con Micaela, Manuela e la finta Micaela ha proprio un bel da fare! Diversi i punti di contatto, o forse lascia che varie parti di sé si manifestino di più o di meno in questo o quel personaggio: Manuela è spigliata e con la battuta pronta e anche lei non ci scherza. Con Micaela, la babysitter, ha dovuto ripescare quella timidezza di quando si è più giovani e ci si sente come un pesce fuor d’acqua, quando siamo ad esempio in presenza di tutti adulti. Ma se lo chiedete a lei, quello che le interessa di più sono i punti di “distacco”, quelli che deve immaginare, quelli che una volta fatti suoi, le danno l’impressione di scomparire del tutto nel personaggio… dal modo di camminare di Manuela, di gesticolare, il modo nevrotico con cui Micaela si aggiusta gli occhiali. Come avrete capito, da buona Vergine cerca la perfezione con grande caparbietà in tutto quel che fa. Si dedica molto alla lettura, alla scrittura e alla pallavolo e da sempre ama la fotografia, che in Inghilterra è per lei una seconda professione.